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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 0:38 
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Tra l'altro, i motori passo passo possono avere varie configurazioni circuitali, 2 / 4 avvolgimenti, quindi l'hardware di comando cambia!
E a seconda di queste non necessariamente serve un circuito complesso come L298: ad es: i motorini dei lettori floppy disk hanno 4 avvolgimenti pilotati da transistor , che chudono i circuiti interni verso massa in una sequenza ben definita per avere direzione e velocità richieste!
Il circuito logico può anche essere lo stesso, stesso micro!: ma cambia sostanzialmente il firmware, completamente diverso da quello per i motori in CC.

saluti

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 0:43 
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Avevo chiesto (che è quanto mi ha chiesto chi oggi ha quella piattaforma e quel controller) se si possa pilotare in DCC con la Arduino e la Motor Shield un motore stepper. Io avevo usato un decoder con PIC 629 collegato con dei relè al controller di Nuova Elettronica (replicabile in privato ma non più acquistabile), per questo è venuto fuori un bestio che occupa mezzo modulo... Pensavo che con la famiglia Arduino si potesse fare qualcosa di meno ingombrante.
Infatti pare che nessuno abbia finora costruito un decoder per pilotare uno stepper.
Il motore in questione è un "bipolare" (4 fili, il solo pilotabile con lo schema di NE) riciclato da una vecchia stampante, quindi 3 A non li assorbe nemmeno in corto...


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 0:59 
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Ma allora puoi controllarlo con un Motor Shield di Arduino che all'interno ha un L298P

Guarda qui: https://store.arduino.cc/arduino-motor-shield-rev3

Va bene sia per mori puramente DC (come i nostri treni in scala) e i motori passo passo.
Con un alimentatore esterno tira fino a 4A, altrimenti ti devi limitare a 2A.
Anche la tensione è limitata ai 12 V.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 1:05 
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Forse il circuito di NE al quale fai riferimento è l' LX1419 /LX1420 di Settembre/Ottobre 1999
L'avevo costruito anch'io e non so eppure dove l'ho "archiviato".

Anche quel circuito era basato su un L298, solo che lavorava da 12 a 30V, quindi puoi replicare con il Motor Shield di Arduino provando a 12V, altrimenti devi mettere un alimentatore esterno e lavorarci un po' su.
Ma è fattibile.

Di nuovo...nulla a che fare con il DCC... quindi siamo in Off Topic.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 8:44 
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snajper ha scritto:
Avevo chiesto (che è quanto mi ha chiesto chi oggi ha quella piattaforma e quel controller) se si possa pilotare in DCC con la Arduino e la Motor Shield un motore stepper. Io avevo usato un decoder con PIC 629 collegato con dei relè al controller di Nuova Elettronica (replicabile in privato ma non più acquistabile), per questo è venuto fuori un bestio che occupa mezzo modulo... Pensavo che con la famiglia Arduino si potesse fare qualcosa di meno ingombrante.
Infatti pare che nessuno abbia finora costruito un decoder per pilotare uno stepper.
Il motore in questione è un "bipolare" (4 fili, il solo pilotabile con lo schema di NE) riciclato da una vecchia stampante, quindi 3 A non li assorbe nemmeno in corto...


È certamente fattibile... Non ho capito però il decoder che tipo di comandi dovrebbe ricevere. In genere un decoder accessori DCC pilota un motore per azionamento di uno scambio oppure un segnale, quindi comandi on/off. Nel caso dello stepper, oltre al comando di movimentazione andrebbe indicata la posizione, giusto ?... Non ho ben chiaro come una centrale possa dare questo tipo di comando.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 10:11 
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La differenza tra comandare un motore DC ed un motore passo passo è che il primo viene comandato con un PWM a frequenza fissa, il cui rapporto 1/0 varia in funzione della velocità che si vuole ottenere: un circuito tipo il L298 serve perchè con un driver a ponte si riesce ad invertire il senso di rotazione del motore. in un motore passo passo a doppio avvolgimento, serve pure il L298, ma servono entrambe le sezioni, ciascuna delle quali pilota un avvolgimento: inoltre, la velocità è determinata dalla frequenza d'uscita, che quindi deve essere variabile, e la direzione viene determinata dalla polarità relativa tra i 2 avvolgimrnti.

La ricezione DCC ed il comando del motore sono 2 blocchi ben distinti del decoder, entrambi gestiti da hardware e firmware interno al micro. E' quindi possibile implementare contemporaneamente un qualsiasi firmware, prendendo la parte di ricezione DCC ed accoppiandola a quella di comando del motore. Paradossalmente, se avessi hardware e firmware per comandare un motore trifase da centinaia di kW con ingresso DCC potrei farlo tranquillamente!

Naturalmente questo è un discorso di principio di funzionamento, è chiaro che l'implementazione va ben analizzata nel dettaglio dell'hardware e del firmware disponibile.

saluti

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 10:27 
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antogar ha scritto:
È certamente fattibile... Non ho capito però il decoder che tipo di comandi dovrebbe ricevere. In genere un decoder accessori DCC pilota un motore per azionamento di uno scambio oppure un segnale, quindi comandi on/off. Nel caso dello stepper, oltre al comando di movimentazione andrebbe indicata la posizione, giusto ?... Non ho ben chiaro come una centrale possa dare questo tipo di comando.

Saluti

Hem ragazzi già fatto diversi anni fa (no arduino o simili) : https://www.youtube.com/watch?v=km6oJpr_UZU
non posso dare i sorgenti, per ovvi motivi, però se ci si accontenta del pilotaggio a passo singolo dello stepper è un qualcosa da un paio di giorni.
Ogni comando scambi da una posizione allo stepper, la stessa scheda fornisce un feedback sulla posizione attuale.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 11:39 
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Se leggete il francese qui una panoramica di tutto quello che si arriva a fare con Arduino applicato al modellismo ferroviario. DCC++ è solo una parte, ci sono decine di altri progetti.
http://locoduino.org/

Ci sono cose veramente interessanti, guardate il video di questa pagina: http://locoduino.org/spip.php?article205
Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 12:31 
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Località: Rivalta di Torino (TO)
Senza dimenticare che Arduino ha attirato l'attenzione di multinazionali come la National Instruments.
Terze parti hanno creato delle librerie LabView intere per interfacciare l'hardware Arduino.
Detto semplicisticamente: vuoi crearti un sistema DCC a basso costo ?
Scegli Arduino e ci riesci.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 15:29 
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O forse perchè in Arduino, e consimili, ci hanno visto l'ideale per il piccolo elettronico, e quindi si fa businnes. :wink:

Anni fa c'erano le riviste e i rivendidori dei pochi componenti presenti sul mercato sparsi un pò ovunque, con l'avvento degli integrati prima e poi della tecnologia SMD questi sono naturalmente scomparsi, al loro posto ora c'è Arduino: cioè il Lego dell'elettronica.
Però attenzione, Arduino senza software non funziona, a caricare un software già fatto ci riescono quasi tutti: invece bisogna imparare a farselo.
Il software di Arduino, così come quello dei PLC e consimili non è nè elettronina nè informatica, anche se usa gli stessi elementi, ma è matematica e logica, allora non è più per tutti.

P.s.
Per scrivere un sw per gestione aziendale ci vuole un ragioniere, per gestione sanitaria un sanitario, ecc. per l'automazione qualcuno che conosca l'automazione. ma sempre la matematica deve conoscere: le famose (e magari odiose) espressioni che facevano anche prendere un bel 2 a scuola.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 17:21 
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marco_58 ha scritto:
Per scrivere un sw per gestione aziendale ci vuole un ragioniere, per gestione sanitaria un sanitario, ecc. per l'automazione qualcuno che conosca l'automazione. ma sempre la matematica deve conoscere: le famose (e magari odiose) espressioni che facevano anche prendere un bel 2 a scuola.

A scuola non avevamo ancora Excel/LOCalc... Oggi l'espressione ce la scrivi intera in una cella e quello ti restituisce la soluzione in un colpo solo. :wink:
Semmai il problema è conoscere le formule di base, più che calcolarle.
Non pensavo di scatenare un vero flame chiedendo solo se si possa costruire un decoder capace di azionare un motore stepper.
Se è stato fatto da un'azienda (visto che i sorgenti sono segreti, non può esser altro), forse può essere fatto anche a livello hobbistico In più, nel caso che avevo sottomano, le posizioni da controllare sono solo due.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 17:26 
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snajper ha scritto:
A scuola non avevamo ancora Excel/LOCalc... Oggi l'espressione ce la scrivi intera in una cella e quello ti restituisce la soluzione in un colpo solo. :wink:
Semmai il problema è conoscere le formule di base, più che calcolarle.
Non pensavo di scatenare un vero flame chiedendo solo se si possa costruire un decoder capace di azionare un motore stepper.
Se è stato fatto da un'azienda (visto che i sorgenti sono segreti, non può esser altro), forse può essere fatto anche a livello hobbistico In più, nel caso che avevo sottomano, le posizioni da controllare sono solo due.


Ma no dai... :D nessun flame! Dimmi piuttosto cosa vuoi che faccia questo decoder: ad ogni comando dritto/deviato, lo stepper fa X passi in una direzione o nell' altra ?


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 17:56 
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antogar ha scritto:
snajper ha scritto:
A scuola non avevamo ancora Excel/LOCalc... Oggi l'espressione ce la scrivi intera in una cella e quello ti restituisce la soluzione in un colpo solo. :wink:
Semmai il problema è conoscere le formule di base, più che calcolarle.
Non pensavo di scatenare un vero flame chiedendo solo se si possa costruire un decoder capace di azionare un motore stepper.
Se è stato fatto da un'azienda (visto che i sorgenti sono segreti, non può esser altro), forse può essere fatto anche a livello hobbistico In più, nel caso che avevo sottomano, le posizioni da controllare sono solo due.


Ma no dai... :D nessun flame! Dimmi piuttosto cosa vuoi che faccia questo decoder: ad ogni comando dritto/deviato, lo stepper fa X passi in una direzione o nell' altra ?

Ti posso dire cosa fa adesso: il controller di NE ha due deviatori con cui scegliere la direzione e la piena o la mezza velocità e un pulsante che fa materialmente funzionare lo stepper. Tutto è controllato da un decoder (tranne la presenza di un sensore che diseccita il relè che ha le funzioni del tasto quando si arriva a una delle due posizioni. Le quattro uscite sono destra/sinistra, veloce/lento avviamento e un arresto manuale (si sostituisce al sensore di posizione).
Quindi puoi capire che se si può fare un decoder che con gli stessi comandi, anche con diversi numeri di scambio, possa azionare direttamente lo stepper, senza usare un collage di circuiti tanto complicato.
Ah, sì, alle dimensioni del "bestio" contribuisce anche lo stabilizzatore a 5 V per una parte del circuito (non so per quale motivo, NE non previde mai di montare lo stabilizzatore nel circuito).
Io ho un secondo circuito di NE, nel caso quello originale si danneggi, ma sapere che si possa fare un decoder che controlli motori passo-passo sarebbe molto più rassicurante (peraltro, io ne ho in casa una decina...).
Sarebbe sufficiente avere tre coppie di dispositivo: destra/sinistra (deviato/dirtto A), fermo/movimento (diritto/deviato B) e se del caso la mezza velocità (diritto/deviato C) ma quest'ultima sarebbe opzionale, basta rendere abbastanza lenta la piattaforma.
Per dirla breve, una Arduino con la sua Motor Shield potrebbe fare un tutto unico per pilotare degli stepper attraverso un segnale DCC? Il segnale ovviamente c'è già.

PS: prima di abbandonare la N avevo motorizzato anche la piattaforma manuale Fleischmann ma avevo usato un motore/riduttore in continua alimentato da un decoder per locomotive! :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 17:57 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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marco_58 ha scritto:
O forse perchè in Arduino, e consimili, ci hanno visto l'ideale per il piccolo elettronico, e quindi si fa businnes. :wink:

Anni fa c'erano le riviste e i rivendidori dei pochi componenti presenti sul mercato sparsi un pò ovunque, con l'avvento degli integrati prima e poi della tecnologia SMD questi sono naturalmente scomparsi, al loro posto ora c'è Arduino: cioè il Lego dell'elettronica.
Però attenzione, Arduino senza software non funziona, a caricare un software già fatto ci riescono quasi tutti: invece bisogna imparare a farselo.
Il software di Arduino, così come quello dei PLC e consimili non è nè elettronina nè informatica, anche se usa gli stessi elementi, ma è matematica e logica, allora non è più per tutti.

P.s.
Per scrivere un sw per gestione aziendale ci vuole un ragioniere, per gestione sanitaria un sanitario, ecc. per l'automazione qualcuno che conosca l'automazione. ma sempre la matematica deve conoscere: le famose (e magari odiose) espressioni che facevano anche prendere un bel 2 a scuola.


Uuuuhhh che pauraaaa....

Ecco...atteggiamenti negativi come questi hanno e tutt'ora continuano ad allontanare la gente da tutto un mondo tencologico creativo e spingono a rinbambirsi davanti a videogiochi e social network non facendo altro che ingrassare le tasce dei soliti noti e rendere la massa dei pecoroni.
Nel nostro hobby tante persone sono state "fregate" dai soloni che sul DCC (quando comparve nei negozzi) iniziarono a dire "è complicato" "serve solo a fare andare i treni in automantico" "con i sezionamenti il DCC è superfluo"...ecc ed ora noi fermodellisti italiani siamo il fanalino di coda dell'espansione del digitale quando all'estero ci sono addirittura riviste solo dedicate alla materia.
Per arduino il discosro è diverso perchè siamo prorpio stati noi italiani a idearlo (curiosità; il progetto è nato a Ivrea da un gruppo di amici di varie nazioni capitanati da un italiano, Massimo Banzi, il progetto prese il nome Arduino in onore di un bar di Ivrea dove il gruppo si ritrovava) ma essendo opensource viene visto come fumo negli occhi da chi è stato abituato a lavorare su hardware e software propietari ecco perchè chi usa Arduino viene visto come un superficiale, uno che gioca col lego elettronico ecc...sminuendo gli sforzi e smorzando gli entusiasmi.
Certo, si può usare questa piattaforma in modo passivo (compro la scheda gli carico il software e non la tocco più) ma anche in modo attivo e, fidatevi, non bisogna essere un ingegnere x scrivere 10 righe di codice, certamente all'inizio già accendere due led alternativamente sarà difficile ma poi, "rotto il ghiaccio e capito il trucco" le capacità di programmazione e la complessità del codice scritto aumenteranno proporzionalmente ed esponenzialmente.
"Eh certo, lo dici tu che sei perito elettronico"....bhe..si e no... Si perchè ovviamente, ho delle basi scolastiche No perchè sono servite a ben poco.
Quando ho preso il diploma, il computer più potente era il 486 DX2, Internet non esisteva, il sistema operativo era il DOS e c'era un'interfaccia grafica in via di sviluppo che si chiamava Windows 2.0. Al Istituto Tecnico Industriale dove ho studiato, la materia Informatica era relegata a 2 ore alla settimana davanti ad un Olivetti M24 con schermo a fosfori verdi senza hard disk e floppy da 5 pollici con dentro una copia di DOS e Orcad per disegnare scarni shemi elettrici.
La materia Elettronica Industriale aveva un testo dove il componente più recente era il NE555 e in laboratorio eravamo fortunati se trovavamo una manciata di 2N2222 funzionanti!
Tutto questo per dirvi cosa?
Che il 90% di quello che ho imparato e che sono capace di fare adesso è solo frutto della mia curiosità, tenacia e voglia di imparare e non certo grazie agli studi fatti ne a tutti quei detrattori (e ne ho incontrati molti anche molto invadenti) che vedendomi sempre con un giornale di elettronica o con un manuale di programmazione, ridevano e mi dicevano "ma cosa perdi tempo con ste cose tanto sono per gli scenziati e tu guardi solo le figure!"

Tente duro e continuate a giocare con Arduino magari qualcuno di voi ci realizzerà qualcosa di utile per tutti. :wink:

Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC ++ chi era costui?
MessaggioInviato: domenica 14 gennaio 2018, 18:09 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
despx ha scritto:

Tente duro e continuate a giocare con Arduino magari qualcuno di voi ci realizzerà qualcosa di utile per tutti. :wink:

Despx

Con me sfondi una porta aperta. Io non sono neppure diplomato di istituto tecnico (e la cosa un paio di volte stava per crearmi problemi legali...). Eppure ho fatto diversi esperimenti manipolando questo o quel circuito e riuscendoci sempre più spesso.
Diverse persone che sperimentano hanno il diploma di P.I. solo come "pezzo di carta"...


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