Il B.I.B. ( Bottom Italian Builder ) sono io e i modelli del B.I.B. sono quelli che ho montato anni fa. Ve ne propino uno, la Bugatti Tipo 13 1^ al G.P. delle Vetturette di Brescia con Ernst Friderich l' 8 Settembre 1921, da cui il nome " Brescia".
Prima di scompisciarvi dalle risate tenete presente che:
1- non ho gli occhi a mandorla
2- l' attrezzatura impiegata era quella standard anni '70 ( lime, carta seppia, bombolette e poco altro)
3- sono negato
4- monto i modelli meglio di come li fotografo
Allego una foto dell' auto vera; vi sono alcune differenze, ma all' epoca Internet non c' era e io usai l' intuito e i consigli del mitico Ugo Fadini su Quattroruotine.
Spero in numerosi commenti sagaci e veraci...
Il kit è un Auto Replicas modificato, coevo dei John Day, ma di migliore qualità.

Mi piace molto
Lo spirito della macchina di quel tempo è ben catturato
Giuseppe Bo

E' molto bella. Adoro i vecchi kit montati in questo modo.

Niente male direi.
Kit e montaggio che rispecchiano quegli anni.
L'ho avuto anch'io quel Kit.Per l'epoca erano frà i migliori.

Amico mio, abbiam montato ben peggio, e anche in tempi più recenti!
A me pare un modello più che dignitoso, e come ricorda il Sarti quello era il livello "al toop" dei kit.
Mi sta venendo voglia di riesumare un kit ERA di Autoreplicas, ancora vergine, e provare a farlo adesso: magari cambiando giusto le ruote, Così, per rievocare il gusto del tempo e lo spirito di quelle vetture e quelle collezioni, che poi sono le nostre, che poi siamo noi.
Pubblica altra roba, forza..

Grazie a tutti! Vi sono comunque molti difetti. Uno dei più evidenti, che non mi sembrava così marcato sul modello, è il fatto che i pannelli dell' abitacolo, che avevo rifatto in lamierino di ottone per ovviare allo spessore eccessivo dell' originale, non combaciano con il cofano.
Dovrei, al minimo, rifare i numeri e mettere i gallettoni alle ruote al posto degli errati, ed enormi, "bottoni" circolari.

Questo è uno dei primi F.D.S., completamente errato.
L' ho rifatto in tempi più recenti ( mi pare una decina d' anni fa), cambiando il fondo dei due siluri e le traverse che li uniscono.
Italcorse Tarf II 1951.

Questo John Day riproduce la Duesemberg 3l 1^ al G.P. di Francia del 25 Luglio 1921 a Le Mans, pilotata da Jimmy Murphy.
Lo schema cromatico è probabilmente errato perché lo scarico dovrebbe essere nero e raggi rossi.
Il contorno del radiatore invece, bianco nella vettura restaurata e in altri modelli, appare più scuro del corpo vettura nella foto dell' epoca allegata, più o meno come il telaio, pertanto ritengo che sia corretto il blu del mio modello.
Tremendo l' attacco dello scarico...ma chi ce l' ha messa tutta quella colla?

Quando torno in Italia scannerizzo la Bugatti Brescia montata da Hayakawa...

Dimmi il giorno e l' ora precisa così preparo la corda e il sapone...

No, non c'è assolutamente bisogno...
Ma per me o per te?

A me piacciono da matti ! COncordo con Madbog: trasmettono la rudimentalità dei veicoli da corsa dell'epoca...! Ad esempio.nella foto della DUesemberg si vede benissimo, ad esempio, che il numero di gara è stato dipinto a pennello....E pensare che noi diventiamo matti per reperire Decals...
Un piccolo appunto:può darsi che io mi sbagli (non sono un grande conosciture di auto da record) ma la bisiluro non si pilotava tramite un paio di leve al posto del volante...? Bellissimo modello ache quello, comunque, anche se non impazzisco per le auto da record !

http://blog.hemmings.com/index.php/2012/04/25/piero-taruffis-record-breaking-italcorsatarf-ii-heads-to-auction/

Per me, per me!

Grazie Blackie!
I numeri della Duesemberg furono ritagliati a mano da una decal spruzzata con lo stesso blu del telaio.
Per quanto concerne il volante hai ragione! ( Grazie Paolo! ), all' epoca lo misi perché c' era nel modello originale e non avevo documentazione dell' abitacolo.

Rompo ancora un po' con le GP anni '20. Se esagero ditemelo che la pianto.
Questa è la Sunbeam DA 2l 1^ al GP di San Sebastian con Henry Segrave il 23 Settembre 1924.
Il kit è un P Stanley modificato soprattutto all' avantreno e con diversi particolari aggiunti.
Per la gioia del montatore il corpo vettura era diviso a metà longitudinalmente.
Scelsi questa versione invece di quella standard 5^ al GP di Francia perché vincente.
Il 1924 fu povero di gare importanti ( solo tre GP " maggiori", Indy, Francia e Italia ), ma vide il debutto di due autentiche icone, ambedue al GP di Francia a Lione, l' Alfa Romeo P2, vincente con Giuseppe Campari, di cui allego la foto di un Minichamps affiancato alla Sunbeam, e la meno fortunata Bugatti 35, che però si rfece ampiamente negli anni a venire.
Di questa marca ho anche una Auto Union A 1^ GP di Germania 1934, montata, e una Delage 1,5l 1927, ancora da montare.