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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:25 
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Decisamente!!!!!
Penso che provenga da un´altra galassia, a noi completamente sconosciuta,pero é ammirevole lo sforzo che fa per comunicare con noi miseri umani :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 15:44 
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Principe Anchisi ha scritto:
giovanni andretta ha scritto:
Io abito in una zona d'Italia dove la lingua principale non è l'italiano ma il dialetto, per me parlare in italiano comporta un certo sforzo, e non sempre i risultati sono all'altezza. Mi consolo perchè, nel mio paese, ci sono molte persone che proprio non sanno scrivere in italiano. Di più in Italia ci sono regioni, o parti di esse, dove la madrelingua non è l'italiano ma lo sloveno, il tedesco, il ladino o il francese....per gli abitanti di queste zone penso che lo scrivere in italiano comporti una certa difficoltà. Magari Taurus viene da una di queste regioni e parla e scrive benissimo in una lingua diversa dall'italiano. Noi però gli diamo dell'analfabeta !Ciao, G.


A parte il fatto che i dialetti sono una cosa bellissima e culturalmente importante, di certo i dialetti vanno imparati DOPO aver imparato l'italiano non AL POSTO dell'italiano.
Per quanto rigiuarda poi l'amico di forum "Taurus", direi che possiamo escludere che venga da una regione dove la madrelingua è il francese ... :?


Continuo un po' OT solo per dire che di solito il dialetto si impara prima dell'italiano per il semplice fatto che è il modo di parlare "in casa", poi con la scuola si impara a parlare "in lingua", come si dice da queste parti :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 15:59 
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Dm ha scritto:
Principe Anchisi ha scritto:
giovanni andretta ha scritto:
Io abito in una zona d'Italia dove la lingua principale non è l'italiano ma il dialetto, per me parlare in italiano comporta un certo sforzo, e non sempre i risultati sono all'altezza. Mi consolo perchè, nel mio paese, ci sono molte persone che proprio non sanno scrivere in italiano. Di più in Italia ci sono regioni, o parti di esse, dove la madrelingua non è l'italiano ma lo sloveno, il tedesco, il ladino o il francese....per gli abitanti di queste zone penso che lo scrivere in italiano comporti una certa difficoltà. Magari Taurus viene da una di queste regioni e parla e scrive benissimo in una lingua diversa dall'italiano. Noi però gli diamo dell'analfabeta !Ciao, G.


A parte il fatto che i dialetti sono una cosa bellissima e culturalmente importante, di certo i dialetti vanno imparati DOPO aver imparato l'italiano non AL POSTO dell'italiano.
Per quanto rigiuarda poi l'amico di forum "Taurus", direi che possiamo escludere che venga da una regione dove la madrelingua è il francese ... :?


Continuo un po' OT solo per dire che di solito il dialetto si impara prima dell'italiano per il semplice fatto che è il modo di parlare "in casa", poi con la scuola si impara a parlare "in lingua", come si dice da queste parti :wink:


Già, il problema sta proprio in ciò che dici, perchè così facendo, spesso purtropo i bambini finiscono per imparare il dialetto AL POSTO dell'Italiano, appunto,mentre dovrebbe essere un PRECISO DOVERE dei genitori, anche se fanno fatica, quello di sforzarsi di parlare in italiano ai figli in casa: già siamo in un Paese e in un MonDo in piena crisi economica e senzaCON POCHISSIME PROSPETTIVE DI LAVORO, ma se i figli sapranno solo il dialetto de "bergum" o il "calabbbresssse" stile "Franco, Oh Franco!", che speranze che prospettive avranno nella vita ?
Ripeto, resto ancora ogni giorno sconcertato quando vedo genitori, anche giovani, che parlano in casa in dialetto ai figli: ma scusate, secondo voi gli emigranti italiani che andarono a cercare fortuna negli USa o in america latina o in Australia, non si sforzavano di parlare ai loro figli in Inglese o in Spagnolo in casa, perchè potessero - almeno loro - inserirsi nella Nuova società dove ormai erano nati, oppure continuavano a parlare loro in italiano e magari in dialetto, con il sicuro risultato di farne degli isolati, ancora più di quanto già rischiassero dI essere?


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 16:55 
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A parte il fatto che i dialetti sono una cosa bellissima e culturalmente importante, di certo i dialetti vanno imparati DOPO aver imparato l'italiano non AL POSTO dell'italiano.
Per quanto rigiuarda poi l'amico di forum "Taurus", direi che possiamo escludere che venga da una regione dove la madrelingua è il francese ... :?[/quote]

Continuo un po' OT solo per dire che di solito il dialetto si impara prima dell'italiano per il semplice fatto che è il modo di parlare "in casa", poi con la scuola si impara a parlare "in lingua", come si dice da queste parti :wink:[/quote]

Già, il problema sta proprio in ciò che dici, perchè così facendo, spesso purtropo i bambini finiscono per imparare il dialetto AL POSTO dell'Italiano, appunto,mentre dovrebbe essere un PRECISO DOVERE dei genitori, anche se fanno fatica, quello di sforzarsi di parlare in italiano ai figli in casa: già siamo in un Paese e in un MonDo in piena crisi economica e senzaCON POCHISSIME PROSPETTIVE DI LAVORO, ma se i figli sapranno solo il dialetto de "bergum" o il "calabbbresssse" stile "Franco, Oh Franco!", che speranze che prospettive avranno nella vita ?
Ripeto, resto ancora ogni giorno sconcertato quando vedo genitori, anche giovani, che parlano in casa in dialetto ai figli: ma scusate, secondo voi gli emigranti italiani che andarono a cercare fortuna negli USa o in america latina o in Australia, non si sforzavano di parlare ai loro figli in Inglese o in Spagnolo in casa, perchè potessero - almeno loro - inserirsi nella Nuova società dove ormai erano nati, oppure continuavano a parlare loro in italiano e magari in dialetto, con il sicuro risultato di farne degli isolati, ancora più di quanto già rischiassero dI essere?[/quote]



No Principe. Semmai il contrario All´estero,in casa si parla Italiano, O Solo Italiano nei casi uno dei coniugi si opponga al dialetto,Comunque i genitori cercano di tramandare al figlio almeno la lingua natia.Poi quella del posto símpara per forza Basta mettere piedi fuori casa e s´ímpara.Ma se la tua lingua originaria non la parli in casa sei fritto.Destinato a perderla.
Saluti Bruno


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 20:13 
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No, su questo non sono d'accordo. Nella mia eperienza (ho girato ASSAI il Mondo per il mio mestiere di giornalista) nelle case delgi emigranti si conservava certamente l'italiano, e mi pare una cosa sacrosanta, ma non A SCAPITO della lingua del Nuovo Paese in cui si viveva. Ed è esattamente lo stesso concetto del dialetto parlato in casa: se si parla SOLO o SOPRATTUTTO quello, andiamo male. Se si parla e si insegna ANCHE quello, allora va bene. Non si può pensare di demandare tutto alla scuola o alla società AL DI FUORI della famiglia: la famiglia è tutto: la lingua, così come l'educazione, la cultura e i princìpi si imparano in famiglia e POI vengono semmai RAFFORZATI fuori. Mai il contrario.
Ma questi sono pareri personali, e siano DECISAMETE andati ... OT! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 20:47 
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Mah.
Tanto con lo svitol hai risolto mi pare no?
Giusto per dire che forse l´argomento che ne é spuntato merita qualche riga in piú.Sicuramente parliamo di esperienza o come ben dici opinioni personali.quindi in base alla mia esperienza é cosi.tu poi hai allargato il discorso all´educazione,la quale sono convintissimo anch´io avvenga dentro casa,certe cose la scuola non te le insegna.Ma ristrettamente all´ambito linguistico,si conserva dentro casa l´idioma originario,non sto dicendo che si insegni ma si conserva,cioé ne fa parte, tanto per rimanere in tema e tu sei giornalista quindi lo capisci perfettamente,certe cose o le dici in italiano o non le dici proprio perche in altre lingue non esistono,stiamo parlando di ambito casalingo o casareccio,se vogliamo, quindi qui il cibo la fa da padrone e tutte le operazioni ad esso connesse.Vita quotidiana.Poi la lingua del posto entra anche in casa per forza di cose.Nel mio caso viviamo solo io e mia moglie.a casa lo spagnolo entra dal telefono o se qualcuno bussa alla porta, stop,e ovviamente fuori.
Forse parlo cosi perche siamo nel 2000 inoltrato,ed anche perche ho avuto la fortuna di conoscere questa di cultura,gente che ammira molto il nostro modo di fare.Ma sicuramente non sara la stessa esperienza di qualcuno vissuto negli USA o Canada intorno alla metá del secolo scorso,Dove sovente italiano era un dispreggiativo,quindi in ambito casalingo si facevano sforzi enormi appunto per insegnare la lingua l´inglese per non essere facilmente identificabile dalla societá quindi discriminato.Questo poi e altro argomento.
Rimanendo strettamente in ambito dialettale,sono dáccordissimo con te lítaliano lo devi sapere, e poi culturalmente mantenere anche il dialetto.
Saluti
Bruno


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: sabato 11 giugno 2011, 15:37 
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solodiesel ha scritto:
Rimanendo strettamente in ambito dialettale,sono dáccordissimo con te lítaliano lo devi sapere, e poi culturalmente mantenere anche il dialetto.


Ma come si fa a mantenere il dialetto se non lo si parla abitualmente ??
Nota a margine: nel mio caso, a Trieste, parlare in dialetto è pratica corrente: per strada, nei negozi, negli uffici pubblici/privati, sul lavoro, salvo passare più o meno automaticamente all'italiano se l'interlocutore risponde così.
Sul lavoro ho imparato qualcosa di friulano e bisiaco (dialetto del Monfalconese) :D


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: sabato 11 giugno 2011, 16:30 
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Ciao Dm.
Hai perfettamente ragione.
Il fatto e che si parlava tra italiano e dialetto,e fin qui ci siamo,Pioi io ho introdotto la variante italiano o dialetto versus altra lingua del posto,quindi si sono intrecciati i fili e mi sono amatassato un po.Ma la frase che ho detto e che tu hai evidenziato non é contradittoria.Si devono praticare entrambi,altrimenti si perdono
Ma la sostanza e quella.
Bruno


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: martedì 21 giugno 2011, 6:42 
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giovanni andretta ha scritto:
Io abito in una zona d'Italia dove la lingua principale non è l'italiano ma il dialetto, per me parlare in italiano comporta un certo sforzo, e non sempre i risultati sono all'altezza. Mi consolo perchè, nel mio paese, ci sono molte persone che proprio non sanno scrivere in italiano. Di più in Italia ci sono regioni, o parti di esse, dove la madrelingua non è l'italiano ma lo sloveno, il tedesco, il ladino o il francese....per gli abitanti di queste zone penso che lo scrivere in italiano comporti una certa difficoltà. Magari Taurus viene da una di queste regioni e parla e scrive benissimo in una lingua diversa dall'italiano. Noi però gli diamo dell'analfabeta !Ciao, G.

un pochino O.T.:
Senza OFFESA per alcuno e MOLTO RISPETTO per TUTTI!
Ma se andiamo nell'estremo Nord del nostro beneamato stivale, la lingua italiana è "quasi" un optional poichè, come scrivevi, il tedesco, il ladino o il francese sono prìncipi rispetto alla nostra. Basti pensare che per poter concorrere in un "posto" pubblico devi saper parlare (quindi preclusione per gli altri) in alcuni posti il ladino.
Se fai un concorso in Sicilia non devi saper parlare la lingua - ripeto la lingua - siciliana!!
Dico, ma se i nostri "fratelli" bilinguisti del Nord pagano le tasse in Italia, vivono in una Regione che appartiene all'Italia, hanno carta d'identità italiana (hanno anche le auto della Polizia con la doppia scritta "Polizei") perchè devono godere di particolari privilegi o concessioni che non per tutto il resto degli abitanti dello stivale (Trinacria e Sardegna comprese) sono condivisibili???
Rimango veramente basito, e non vogliatemene, quando sento parlare abitanti dell'Alto-Adige parlare con un accento che nulla ha di italiano!!!! Preferisco un buon casereccio napoletano o pugliese o romano......
chiuso O.T. a priori le mie scuse se qualcuno può risentirsi per il mio intervento che non è mirato ma soltanto manifestazione di un mio parere PERSONALE.
Buona lingua italiana a tutti!!
Marcello


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: martedì 21 giugno 2011, 16:16 
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Non entro nel discorso economico, per quanto riguarda l'accento, secondo me, i confini sopratutto nel nord est si sono spostati con una certa facilità nell'ultimo secolo, e anche prima. Francamente non credo si possa pretendere che una persona cambi la propria lingua madre solo perchè il confine si è spostato!! E' la vecchia storia delle minoranze/maggioranze (linguistiche). Come avrai visto abito a Trieste, nei comuni della provincia la popolazione originaria, non i "cittadini" arrivati da poco, è di madrelingiua slovena anche perchè il confine è a 10 km dal centro di TS. Nell'Istria, suddivisa tra Slovenia e Croazia; c'è una parte di popolazione di madrelingua italiana.
Ho frequentato per 30 anni la val Pusteria, lì è tutto "tedesco": il dialetto, l'architettura, gli orari, ecc.. E' la valle più a sud dove si parla abitualmente in tedesco (quella ancora più a sud, la val Badia è la valle del "ladino") e, francamente non ci trovo niente di strano: lo hanno parlato per secoli e solo da neanche 100 anni fanno parte dell' Italia.
Logicamente è un mio pensiero personale.


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: martedì 21 giugno 2011, 16:21 
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Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
Ricordo, solo per ricordare, che l'attributo "terrone"era stato spalmato ai provenienti dal Sud, fra le altre (lasciamo perdere l'idiozia del prezzemolo coltivato nella vasca da bagno. ...ecc.ecc.) proprio perchè parlavano in dialetto!


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2011, 12:53 
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Nome: Alessio
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Messaggi: 8133
Località: Regno Lombardo-Veneto Königreich Lombardo-Venetien
siamo ben oltre l'OT...
mi pare ormai risaputo da tutti che taurus sono anni che ci piglia per il culo.
e veniamo qui a dire che magari proviene da qualche regione con minoranza linguistica...boh
come se fosse iscritto da ieri....


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2011, 13:48 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
Messaggi: 1378
Località: Friuli Venezia Giulia
Non posso che confermare l'assoluto OT, ma le amichevoli chiaccherate che ci siamo fatti su dialetti e "lingua" sono del tutto estranee al "linguaggio" di taurus, il fatto poi che ci prenda per i fondelli credo sia noto anche all'ultimo iscritto al forum :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: "svitol" .... miracoloso?
MessaggioInviato: domenica 26 giugno 2011, 12:43 
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Iscritto il: lunedì 5 giugno 2006, 19:20
Messaggi: 1123
Località: Città di Castello
Scusate l'intromissione, vorrei far notare che c'è una parola (fin qui letta poco e trascurata assai) che a parer mio sintetizza benissimo tanto il "tema" quanto il "fuori tema" di questo filetto: la parola "anche".

Fuori tema "Lingua-Dialetto":
Il verdognolo ex ministro Zaia ha sentenziato che "noi veneti pensiamo in veneto"... da biologo sono costretto ad evidenziare che lo specificare "in veneto" figura in realtà una sensibile limitazione (anche solo in termini di tempi di reazione) dell'azione "pensare".

Chiarisco con un esempio: chi legge sillabando (ovvero pronunciando mentalmente le parole lette) fa registrare una velocotà di lettura/apprendimento inferiore a chi legge visualizzando (ovvero trasformando direttamente la parola scritta in impulso mentale).

Sono cresciuto all'estero, bilingue fin dall'inizio: se a 60 anni riesco ancora a segnare un Q.I. di poco (scusate la civetteria) superiore alla media (quindi ssostanzialmente nella media...) lo devo sicuramente a questo stimolo ricevuto con lo svezzamento. Non sono un'aquila, ma imparare ad esprimersi in modalità "anche" (anzichè "oppure") mi è stato senza dubbio di gran giovamento.

Concludendo l' OT, potrei dire che l'importante "xè pensar e basta!".

Venendo all' "In tema":
Chiarito che non di "svitol" si tratta, bensì di solvente dielettrico, anche qui va sempre tenuto presente che da solo non risolve i problemi, ma reca un sollievo temporaneo: il suo uso è quindi opportuno venga sempre accompagnato da altri interventi curativi quali pulizia degli interstizi del collettore, controllo delle spazzole, rinnovo del lubrificante etc.

Oleosi saluti,
Andrea Chiapponi


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