Buongiorno a tutti, ritiro su il thread. Sono nuovo del forum poiché da poco sono ritornato al modellismo ferroviario che lasciai circa 25 anni fa. L’abbondanza di modelli disponibili, il livello di dettaglio raggiunto e la consapevolezza della distruzione del mondo ferroviario reale da me da amato fin da bambino mi hanno spinto a dedicarmi nuovamente a questa passione.
Mi sono imbattuto per caso, ad una mostra, nei carri PAY in vendita al banco della Duegi. Senza neppure controllare se le “voci” in giro potessero ritenerli un valido prodotto o meno e tenuto conto del prezzo di offerta (10 euro), ho deciso di comprarne sei per poterli poi costruire, con calma, nel tempo.
Cominciata la costruzione del primo, mi sono scontrato da subito con le sue ormai note problematiche, soprattutto a livello di organi di movimento (assi, boccole ecc.) per quanto io debba dire sono rimasto positivamente stupito dalla progettazione in alcune sue parti: la curvatura dei piani auto, l’incastro del pancone sulle testate del carro sono esempi di una realizzazione plastica perfetta, purtroppo drasticamente invalidati dagli assi in plastica di misura variabile e comunque non precisa per le sedi che la dovrebbero ospitare.
Ho deciso allora di documentarmi attraverso questo utilissimo forum ed ho completato l’opera con le note diffuse dal progettista sul suo sito. Sono giunto alla conclusione che, pazienza per l’isostaticità, avrei integrato le boccole in plastica con le Romford in ottone ed avrei provato a mantenere le ruote in plastica. Ed ecco i risultati:
1. I carri risultano all’altezza corretta a livello di respingenti. Effettivamente i ganci risultano più bassi di un buon millimetro, ma il problema lo ritengo del tutto ininfluente giacchè il mio convoglio girerà a composizione fissa e quindi il problema riguarderà solo l’aggancio del primo vagone al locomotore, comunque possibile senza grossi problemi;
2. La scorrevolezza è assolutamente accettabile, soprattutto in rettilineo. In curva, ovviamente in quelle più strette, il carro tende ad avere problemi di inserimento dovuti alla rigidità del carro portante (il semicarro è appoggiato sul suo pianale inferiore e su un asse) che, data la sua lunghezza, denota il problema di un qualsiasi carro di tali dimensioni con due assi alle estremità. L’appoggio isostatico qui cambierebbe poco la situazione, giacchè il problema è la non perpendicolarità dell’asse alle rotaie sul piano orizzontale, mentre nulla rileva in merito al piano verticale;
3. L’appoggio isostatico diventa una mancanza importante su tracciati con curve molto strette e molto inclinate, per ovvi motivi: una ruota non appoggia ed alla luce del prossimo punto questo può portare al deragliamento;
4. I carri sono estremamente leggeri, soprattutto se non li si vuole caricare con auto; importantissimo quindi, rendere il sistema di scorrimento il più fluido possibile in modo da evitare impuntamenti o sforzi nella traslazione che, messi a sistema con lo scarso peso, porterebbero i mezzi a uscire dal binario; le boccole Romford sono perfette. Unica cosa, stante la non omogeneità degli assi a corredo del carro a livello di misura dei coni da inserire nelle boccole (tre assi, tre misure diverse in tutti i kit), l’inserimento delle boccole nelle sedi in plastica va studiato asse per asse, provvedendo a realizzare la sede per ospitare la singola boccola più o meno profonda nella plastica che la dovrà contenere
5. I modelli sono, di per sé stessi, molto belli e molto ben realizzati: l’unico neo, a livello estetico, sono i mancorrenti decisamente grossi che però, una volta montati e verniciati soprattutto nella versione grigio scura, tutto sommato perdono di evidenza.
6. Ho terminato e testato su plastico sociale il primo carro prodotto. Non ho ancora testato il convoglio completo poiché gli ulteriori cinque carri li ho costruiti ora che mi trovo per lavoro all’estero e senza binari a “portata di mano”.
Allego alcuni scatti del primo modello (fatte a casa) e dei successivi (fatte fuori sede)
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Commento file: Il carro versione grigio scuro. Verifica allineamento semipianali (martinetti da verniciare).
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Commento file: Verifica quote respingenti. I martinetti sono ancora da veniciare in rosso.
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Commento file: I respingenti hanno la quota esatta. Il gancio è leggermente più basso della quota prevista (per confronto con E645 Lima Expert)
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Commento file: Uno dei pianali inferiori, posti su semitelai non simmetrici, va lavorato alle estremità
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Commento file: La sporcatura dei pianali
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