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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 agosto 2016, 9:57 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Amici del forum, pubblico altre foto del lavoro avanzato, ma che devo abbandonare per intervenuti problemi familiari. Probabilmente potrò riprendere il lavoro solo tra un anno a partire da adesso e mi dispiace non dare ulteriori ragguagli. Intanto spero che possa essere utile quello che ho fatto.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 agosto 2016, 13:56 
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Messaggi: 396
Lavoro interessante, unico neo sono ceppi dei freni posizionati non rispondenti al originale..............buon proseguimento...........

Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: mercoledì 3 agosto 2016, 15:55 
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Località: Bracciano (Roma)
Grande lavoro Claudio.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo per i problemi a cui accennavi. Spero di vederti a Novegro!


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 4 agosto 2016, 9:59 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Ciao Luca. Grazie al cielo niente di grave, si tratta di un lungo trasloco che mi obbliga a smobilitare la mia OGR con Ufficio Progettazioni annesso. Spero che la data indicata corrisponda infine a quella effettiva, ma si sa come vanno queste cose.
Caro Locovel, rispondo alla tua osservazione concordando con la tua nota. Infatti il carter di chiusura è ancora quello originale della G 10 prussiana. Ma sarà l'ultimo particolare che modificherò, visto che c'è ancora tanto da fare riguardo al tender, ai particolari aggiuntivi e alla verniciatura. I duomi sono ancora appoggiati per una prova di complanarità e la stessa caldaia dovrà essere posizionata al meglio. Insomma, la cosa più importante era mostrare la motorizzazione e la funzionalità (cosa quest'ultima che non è possibile solo con le foto). Ma vi assicuro che le prove si rivelano confortanti.
Rimarrò disponibile in web fino a fine ottobre, spero, dopo di ché seguirà un black out obbligatorio. Potrò intervenire forse con il portatile appena potrò connettermi a qualche ADSL, ma il tutto è lasciato al caso. Intanto Vi saluto cordialmente e invio un abbraccio circolare.
PS: A Novegro ci sarò probabilmente sabato, ma tutto sembra aleatorio per il momento.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 febbraio 2018, 17:48 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Gentili amici, posso finalmente tornare a scrivere sulla mia ultima realizzazione, che ho lasciato in sospeso mesi fa e che da qualche settimana ho ripreso in mano con l’intenzione di portarla a termine nel migliore dei modi. E’ stato faticoso ricostituire una OGR con tutti gli utensili vecchi e nuovi, che nel frattempo ho acquisito, ma alla fine sono riuscito a procedere nella finitura del modello, anche se ancora ci vorrà lavoro e altro materiale di corredo.
Bene, dall’ultima foto postata si poteva notare lo stato dell’arte, pressoché definitivo nelle linee generali e nella meccanica. Adesso si tratta di completare il tutto con i necessari aggiuntivi e gli elementi estetici che danno alla macchina quella caratteristica, che la fecero definire un “forno crematorio” dal personale di macchina che allora la gestì sulle tratte acclivi del nostro tormentato territorio nazionale. Nel metodo non mi sono discostato molto dalla procedura usata per il precedente modello, in particolare nella fase di montaggio degli aggiuntivi mentre, confortato dall’esperienza precedente, ho apportato numerose modifiche rispetto al precedente modello, specie per quel che riguarda le ruote centrali, il blocco cilindri, e la disposizione del motore in caldaia, che ha richiesto molte prove di scorrimento sul binario. Dalle foto si possono notare i particolari aggiuntivi rispetto alle foto precedenti, così come si notano i corrimano e gli altri particolari sul carro serbatoio a rimorchio. Tutti i corrimano sono stati realizzati con saldatura di fili d’ottone di vari diametri (0,4 / 0,35 mm), la porta d’accesso su entrambi i lati è mobile e le chiodature sono state realizzate per punzonatura. Come mia abitudine ho fatto uso di molti particolari in resina, duplicati provenienti spesso dai kit di TTM, da residui degli aggiuntivi PiErre, da aggiuntivi KEYSER, ecc. Insomma, bisogna fare di necessità virtù. D’altronde il modellismo, come si intendeva una volta, è questo: l’uso di materiali disponibili, anche se poveri. Oggi ci si affida sempre di più alla tecnologia della fotoincisione, del disegno al Kad con l’ausilio della stampante o del plotter, il taglio al laser, ecc. Io sono all’antica (ahimé) ma il divertimento è assicurato.
Vi lascio alle foto e spero di poter tornare sull’argomento non appena avrò pronto un ulteriore step da illustrare. Intanto gradirei critiche e osservazioni che possano essere costruttive.
Saluti.

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Commento file: Veduta laterale destra complessiva.
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Commento file: 3/4 posteriore destra.
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Commento file: Veduta laterale sinistra.
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Commento file: Si nota il motore in cabina?
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Commento file: Il rimorchietto serbatoio in avanzata fase costruttiva.
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Commento file: Il rimorchietto lato destro.
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 febbraio 2018, 18:38 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
Ricordati di aggiungere una seconda asta di inversione in parallelo a quella già realizzata.....i motori Plancher avevano le regolazioni separate tra cilindro a bassa e alta pressione....
In cabina davanti al volantino c'era una leva do blocco/sblocco che premetteva di agire separatamente sui distributori.

Personalmente rifarei i mancorrenti sul tender bagagliaio che con quelle saldature....non mi piacciono. c
Cercherei inoltre di realizzare il gruppo cilindri di dimensioni minori, quello che hai montato è palesemente fuori scala....


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 febbraio 2018, 18:57 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:18
Messaggi: 369
Ciao Claudio. Un piacere sentire che sei tornato alla militanza modellistica! Sto seguendo lo sviluppo del progetto con interesse e non vedo l'ora che sia pronto.
Un abbraccio, Salvo.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 febbraio 2018, 19:55 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Grazie Paolo, ottime osservazioni. Non avrei saputo della seconda asta se non studiando la meccanica della locomotiva reale. Provvederò. Anche sui corrimano posso provvedere appena possibile e ricordo bene quello che mi hai detto in fiera a Verona riguardo al blocco cilindri. Evidentemente i cilindri sono fuori scala e dovrebbero essere riprodotti a nuovo, visto che non esiste niente in commercio da cui trarre esempio. Personalmente potrei mettermi a scolpire il pezzo manualmente (l'ho già fatto per altre cose ben più complicate), ma a questo punto non voglio tornare indietro e smontare tutto, con il rischio di alterare l'equilibrio raggiunto fino ad ora. D'altronde dai disegni che avevo dell'ing. Schiassi (si intravvedono i fogli dietro al modello) avrei potuto farlo fin dall'inizio, ma ho preferito il compromesso, coerentemente con la mia filosofia costruttiva, avendo a disposizione i cilindri della vecchia 680 RR (quella commercializzata in kit). Quella era già fuori scala di suo, per cui la mia loco ne eredita il difetto. Inoltre il blocco già esistente è un pezzo in fusione di stagno-piombo, che aggiunge stabilità al modello (l'avevo prodotto già molti anni fa, proprio per questo scopo). Riprodurre il blocco a nuovo mi risulta, in definitiva, oltremodo fastidioso. Pazienza, concedimi questo peccato veniale, visto che in fondo l'aspetto del modello non si discosta molto dal reale.
Grazie sempre per le osservazioni che mi fai, che mi aiutano molto nel procedere. Nelle prossime realizzazioni, dove non avrò a disposizione niente di già pronto, saprò regolarmi meglio e ti dico fin da ora che mi dedicherò alla costruzione integrale di una loco austriaca, sfruttando ancora una volta il carro-telaio di una G 10. Immagina un pò, lì non c'è niente di cui io possa fare uso. Allora sì che sarà una sfida infinita. Ma "ai posteri l'ardua sentenza"!


Ciao Salvo, grazie per l'accoglienza. E' un sollievo per lo spirito poter riprendere l'hobby di una vita, dopo un periodo di forzata repressione dei desideri più profondi. Ad maiora! Ci sentiamo più in là.
Intanto saluti a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 febbraio 2018, 21:05 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
Dalle 475 in poi ce ne sono di gruppi ex austriaci da provare a riprodurre...
Buon lavoro!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: venerdì 9 febbraio 2018, 0:09 
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Iscritto il: venerdì 27 aprile 2012, 0:59
Messaggi: 1350
Località: ponsacco PI
la 680/681 se la memoria non vacilla l'ha fatta oskar.

riuscire a reperire o poter clonare il suo blocco cilindri risolve il problema


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: venerdì 9 febbraio 2018, 10:05 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
La memoria vacilla...
Presentati i campioni delle 680 e 681, ma non ancora uscite nei negozi


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 20 febbraio 2018, 20:12 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Torno nel tread per postare altre foto che documentano il lavoro da me eseguito fino ad ora. Apportate le modifiche suggerite in precedenza, posso dire che il risultato mi conforta. Purtroppo le foto sono state eseguite con il cellulare, dato che la mia fotocamera digitale mi è stata sequestrata dai miei figli per un impiego più importante: una gita fuori porta. Spero di poterla riavere al più presto, poiché i fotogrammi ancorché buoni non danno il giusto risultato ottico, non potendo sfruttare l’ottica macro che normalmente mi ha assistito in passato. Non sono certo un fotografo professionista ma certamente il mezzo specifico aiuta molto.
Aggiungo che in questi giorni giungerò alla fine dell’opera e cercherò di postare il resoconto complessivo, tenendo nel dovuto conto eventuali osservazioni.

Saluti.
PS: Le prime impressioni, guardando le foto, non sono di soddisfazione. Le immagini sembrano deformate. Questo è l'effetto del cellulare.


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Commento file: Veduta laterale della loco.
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Commento file: Prima passata di vernice a spruzzo.
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2018, 22:44 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Salve amici. Mi ripresento per postare le ultime foto del mio ultimo lavoro. Anche stavolta ho dovuto inventarmi qualcosa per rendere più verosimile il mezzo appena realizzato. Certamente anche questa locomotiva ha dovuto subire diverse fasi di rodaggio per giungere alla fine del percorso costruttivo, al fine di facilitare la marcia ed eliminare anti-estetismi in manovra. Da alcune foto ingrandite si intravvedono dei cavetti provenienti dal rimorchio-tender che si affiancano ai tubi di accoppiamento, al vero piuttosto evidenti, per il trasferimento dell’acqua alla locomotiva. Ebbene per facilitare la presa di corrente e quindi la marcia del mezzo ho provvisto gli assi del rimorchio di lamelle prendi corrente che, per mezzo di questi cavetti, trasmettono corrente direttamente al motore. In evidenza ci sono dei tratti blu. Questi altri non sono che degli spezzoni di guaina termo restringente di 2 mm Ø che, come dice il termine stesso, si possono restringere previo riscaldamento con una fiammella generata da un accendino o accostando la punta fine di un saldatore a basso wattaggio. E’ ovvio che la fiammella non deve essere troppo persistente in prossimità della guaina, basta solo accostarla e notare come questa si stringe attorno al cavo interessato. Il rapporto di riduzione e della metà circa. Ho lasciato in blu la guaina perché si possa notare che questa è stata posta in prossimità di una microsaldatura e successivamente sarà ritoccata in nero. Chi avesse disponibile una guaina nera da 2 mm, reperibile in un normale negozio di elettronica, avrebbe già dimezzato il lavoro di verniciatura.
I cavetti che conducono corrente alla locomotiva sono muniti di micro-spinotti realizzati in proprio, ciò per facilitare in qualsiasi momento il distacco del rimorchio per ogni eventuale intervento di manutenzione. Il gancio è formato da due spezzoni di lamierino estremamente snodabile, poiché ancorato da un lato alla locomotiva, libero di ruotare, e dall’altro al rimorchio, con le stesse caratteristiche. I cavetti, di per sé piuttosto lunghi, sono stati inoltre ancorati ai falsi tubi d’accoppiamento (anche qui con l’aiuto delle guaine termo-restringenti) in filo dì’ottone da 0,7 mm dal lato del rimorchio, mentre rimangono liberi lato locomotiva, in modo da assecondare tutti i movimenti traslatori della marcia.
I tubicini che ricevono gli spinotti sono di diametro 1,5 mm esterno e gli spinotti di 1 mm, anche questi tubicini cavi per consentire ai sottili fili di rame di inserirvisi e ivi saldarli.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2018, 22:45 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
In conclusione due parole sulla motorizzazione. Devo dire che il risultato mi lascia soddisfatto per gli accorgimenti messi in pratica in questo progetto, mentre credo che qualche cosa si possa fare per migliorarla. Infatti io mi sono attenuto al progetto dell’ing. Schiassi, come ho precisato fin dall’inizio, ma credo che una trasmissione del moto concepita in maniera diversa darebbe miglior risultato in termini di regolarità e riduzione in scala, considerando il tipo di motore (un Mabuchi a tre poli) che ho usato.
Per es. la cascata di ingranaggi che, con una ruota dentata di piccole dimensioni, si innesta sul rotore e trasmette il moto su un’altra di dimensioni maggiori e poi via via fino all’asse motore, è di per sé abbastanza efficace, ma sarebbe opportuno avere un volano che dia il giusto equilibrio allo spunto. Da questa mia esperienza deduco che sarebbe meglio invece un innesto di vite senza fine già sul rotore che muove poi una ruota dentata con denti trasversi, scendendo infine su un’altra ruota parallela, come avviene per le scatole dei cambi di un’automobile. La vite senza fine che inizia la cascata d’ingranaggi è senza dubbio più efficace, anche senza l’aiuto di un volano, e si rivela più affidabile per la regolarità del moto e la forza di trazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2018, 10:03 
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Messaggi: 2304
Località: Più a est di Vienna
Grande Claudio. Ti seguo sempre con piacere.


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