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AUTOCOSTRUZIONE: rotabili in scala N - carro F https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=15&t=32613 |
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Autore: | electrofrog [ martedì 13 gennaio 2009, 17:47 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Buona fortuna...anche io sto meditando di autocostruire qualcosa... Il carro F è un classico. Esistono delle ditte che lo fanno in scala N. Su ebey.de ogni tanto si trova ancora il modello Arnold, altrimenti mi pare lo faccia ancora Almamodels. Ora non hanno più i listini sul sito, ma mi sembra intorno ai 14 euro per carro, se non erro... |
Autore: | electrofrog [ martedì 13 gennaio 2009, 17:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Autocostruire rotabili in scala N |
AXEL ha scritto: Sul mercato italiano c'è troppa poca roba in scala N.Specialmente materiale rotabile,e le poche cose in circolazione hanno prezzi decisamente assurdi.
Fosse solo i rotabili...mancano quasi tutti gli accessori e i fabbricati, a parte le produzioni artigianali. Di stile FS mancano stazioni, caselli, colonne d'acqua, cancelli, staccionata, tutti i segnali...e in generale la paesaggistica in tema. Infatti se c'è un'assurdità nei plastici in scala N stile italiano è la presenza di edifici in tipico stile nordico, vista la penuria... Ti consiglio di procurarti qualche numero di una rivista francese, LOCO Revue, in cui ci sono molte tecniche per l'autocostruzione sia di edifici che di rotabili. Lo stile francese ben si presta ad essere reinterpretato in chiave FS, basta abbassare le pendenze dei tetti ![]() |
Autore: | Fabrizio Mungai [ martedì 13 gennaio 2009, 20:27 ] |
Oggetto del messaggio: | |
e le poche cose in circolazione hanno prezzi decisamente assurdi. Vai nel sito della scala N... e cerca nel forum ... troverai cose che non sapevi neanche esistessero... ![]() |
Autore: | mario di treviglio [ martedì 13 gennaio 2009, 21:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Autocostruire rotabili in scala N |
electrofrog ha scritto: AXEL ha scritto: Sul mercato italiano c'è troppa poca roba in scala N.Specialmente materiale rotabile,e le poche cose in circolazione hanno prezzi decisamente assurdi. Fosse solo i rotabili...mancano quasi tutti gli accessori e i fabbricati, a parte le produzioni artigianali. Di stile FS mancano stazioni, caselli, colonne d'acqua, cancelli, staccionata, tutti i segnali...e in generale la paesaggistica in tema. Infatti se c'è un'assurdità nei plastici in scala N stile italiano è la presenza di edifici in tipico stile nordico, vista la penuria... Ti consiglio di procurarti qualche numero di una rivista francese, LOCO Revue, in cui ci sono molte tecniche per l'autocostruzione sia di edifici che di rotabili. Lo stile francese ben si presta ad essere reinterpretato in chiave FS, basta abbassare le pendenze dei tetti ![]() Scusa ma dove vivi ? Non sei mai stato a Novegro e alle 'gloriose' giornate Fiorentine ? Segui il consiglio di Fabrizio , fai un 'giro' senza impegno sul sito dell'ASN .... Cordialità Mario |
Autore: | electrofrog [ mercoledì 14 gennaio 2009, 15:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Autocostruire rotabili in scala N |
mario di treviglio ha scritto: Scusa ma dove vivi ? Non sei mai stato a Novegro e alle 'gloriose' giornate Fiorentine ? Segui il consiglio di Fabrizio , fai un 'giro' senza impegno sul sito dell'ASN .... Cordialità Mario No, mai stato al Novegro o a Firenze. Conosco comunque il sito di ASN. Il punto non è comunque una fiera o un convegno. La produzione in N è comunque ridotta e per il panorama FS non c'è nulla di commerciale. Certo, l'artigiano c'è sempre... ma se prendo un catalogo Faller, Kibri etc... non trovo nulla in N di italiano. Trovo ovviamente di tedesco, austriaco e svizzero...forse francese. Ma FS niente. Panorama FS a parte, come dice qualcuno chi fa la scala N è solitamente un plasticista. Spesso provviene da un passato in H0 e si è stancato di riempire vetrine o di fare stazioni lunghe solo 150cm. Eppure se la scala N avesse una offerta commerciale almeno del 50% di quella in H0, avremmo molti fermodellisti in più, oltre che molti plastici in più. E' infatti curioso che per lo più viviamo tutti in miniappartamenti eppure si continua a snobbare la scala N e a fare H0 solo perchè "altrimenti non c'è FS". Purtroppo non riesco a immaginare un fermodellista soddisfatto senza un plastico... |
Autore: | robraccia [ mercoledì 14 gennaio 2009, 21:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Carissimo, mi unisco al coro dei precedenti, e rispettosamente ti faccio notare che parli di quello che conosci poco. Non è assolutamente vero che la N, soprattutto oggi, sia inferiore alla H0 per qualità e numero di modelli italiani realizzati. Anzi, i produttori in questa scala hanno dimostrato e continuano a dimostrare un dinamismo eccezionale, e impensabile fino a poco tempo fa. Forse la tecnologia a basso costo, forse la frustrazione di decenni, non so, ma di fatto se commercialmente la enne sembra defunta, ci sono tante produzioni artigianali interessanti, e chi lo sa magari , un domani ci saranno anche le tue! Detto questo, la spinta all'autocostruzione che in te (dici) nasce dalla penuria di modelli acquistabili è una cosa bellissima! Devi essere ORGOGLIOSO dei modelli che costruisci, sono tuoi, magari non saranno perfetti, ma ti elevano a fregiarti del nome di modellista (diverso da collezionista). A me piace la ENNE perchè è piena di modellisti, più che di collezionisti (con tutto il rispetto per i collezionisti o vetrinisti che dir si voglia.. ![]() Un consiglio fraterno: vai sul forum ASN e comincia a seguire i temi proposti, guardati i documenti e le foto dei membri e fatti un'idea. Poi, ti aspetto qui e ne riparliamo. ok? ciao Roberto |
Autore: | mario di treviglio [ giovedì 15 gennaio 2009, 8:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Autocostruire rotabili in scala N |
electrofrog ha scritto: mario di treviglio ha scritto: Scusa ma dove vivi ? Non sei mai stato a Novegro e alle 'gloriose' giornate Fiorentine ? Segui il consiglio di Fabrizio , fai un 'giro' senza impegno sul sito dell'ASN .... Cordialità Mario No, mai stato al Novegro o a Firenze. Conosco comunque il sito di ASN. Il punto non è comunque una fiera o un convegno. La produzione in N è comunque ridotta e per il panorama FS non c'è nulla di commerciale. Certo, l'artigiano c'è sempre... ma se prendo un catalogo Faller, Kibri etc... non trovo nulla in N di italiano. Trovo ovviamente di tedesco, austriaco e svizzero...forse francese. Ma FS niente. Panorama FS a parte, come dice qualcuno chi fa la scala N è solitamente un plasticista. Spesso provviene da un passato in H0 e si è stancato di riempire vetrine o di fare stazioni lunghe solo 150cm. Eppure se la scala N avesse una offerta commerciale almeno del 50% di quella in H0, avremmo molti fermodellisti in più, oltre che molti plastici in più. E' infatti curioso che per lo più viviamo tutti in miniappartamenti eppure si continua a snobbare la scala N e a fare H0 solo perchè "altrimenti non c'è FS". Purtroppo non riesco a immaginare un fermodellista soddisfatto senza un plastico... Dicono qui nel bergamasco : poaret ma gnöc ! il cui significato penso si capisca ... sei non vuoi toglierti le fette di salame dagli occhi , abbia almeno l'umiltà di smetterla di pontificare cose non vere ! Cordialità Mario |
Autore: | electrofrog [ giovedì 15 gennaio 2009, 10:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Autocostruire rotabili in scala N |
mario di treviglio ha scritto: sei non vuoi toglierti le fette di salame dagli occhi , abbia almeno l'umiltà di smetterla di pontificare cose non vere !
Cordialità Mario Cordialità in emerito... dalle mie parti si risponde in un'altra maniera volgarotta: è un consiglio di recarsi in un posto preciso... Si, forse non sono umile come intendi te. Ma sono abituato ad argomentare l'inesattenza delle tesi altrui se lo ritengo, non a cercare scorciatoie in polemiche da bar o in sentenze tipo quella che hai espresso nei miei confronti. Questo è un forum e viene frequentato, letto e vissuto anche da persone che non hanno le tue conoscenze, la tua esperienza. I motivi per cui non vado al Novegro e a Firenze sono del tutto personali e privati e per questo non sono tenuto a giustificarmi con te. Motivi che non hanno a che fare con il fermodellismo, tanto per chiarire. Non mi sento un inferiore perchè non vado mai al novegro, nè perchè non frequento le attività di ASN. Quello che invece mi da molto fastidio è il tuo atteggiamento qui e come mi hai risposto. Sono le persone come te che con il loro modo di fare danneggiano il fermodellismo in Italia, in particolare la diffusione e la promozione della scala N stessa. |
Autore: | electrofrog [ giovedì 15 gennaio 2009, 10:58 ] |
Oggetto del messaggio: | |
robraccia ha scritto: A me piace la ENNE perchè è piena di modellisti, più che di collezionisti (con tutto il rispetto per i collezionisti o vetrinisti che dir si voglia..
![]() Un consiglio fraterno: vai sul forum ASN e comincia a seguire i temi proposti, guardati i documenti e le foto dei membri e fatti un'idea. Poi, ti aspetto qui e ne riparliamo. ok? ciao Roberto Ecco, questo modo di rispondere mi sembra più consono e lo apprezzo molto di più. Fra l'altro io mi sento più modellista-plasticista che collezionista-vetrinista. |
Autore: | AXEL [ giovedì 15 gennaio 2009, 21:05 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Prima prova di una fiancata del carro F in scala n in resina ![]() ![]() |
Autore: | Fabrizio Mungai [ giovedì 15 gennaio 2009, 21:14 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao Axel, anzitutto complimenti per il modello in costruzione. Posso condividere che le grandi marche non danno molto spazio allo stile FS in scala N, ma questo non significa che dal fronte dei modelli non ci sia niente di disponibile. Anzi, forse la mancanza cronica di modelli industriali fa venir voglia a molti modellisti di mettersi in gioco e realizzare qualcosa che, nella maggior parte delle volte, torna fruibile anche ad appassionati a prezzi più che ragionevoli.(parlo per esperienza diretta ![]() In attesa che qualcuno si svegli, penso che associazioni come la ASN siano fondamentali per mantenere vivo l' interesse verso questa comodissima scala. Saluti Fabrizio |
Autore: | Antonello [ giovedì 15 gennaio 2009, 22:52 ] |
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Uno dei 'vantaggi' di fare N italiana e' quello di tornare ad una situazione tipo anni '50 in H0 dove ci si doveva fare quasi tutto da soli e qualunque fossero i risultati la soddisfazione era enorme ( e nessuno veniva a fare le pulci sul numero di chiodi e l'interasse di un mm in meno . . . ![]() E soprattutto poter 'giocare' coi treni in poco spazio. Oggi, poi, esistono tecniche e materiali che rendono la vita infinitamente piu' semplice e i risultati superiori. E, questa e' una opinione assolutamente personale, gli ennisti che ho conosciuto sono molto piu' entusiasti e fattivi dei colleghi accazeroisti (non cominciate a sparare, prego, io faccio dall' 1/11,3 fino alla zeta ) Antonello |
Autore: | electrofrog [ venerdì 16 gennaio 2009, 9:17 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Antonello ha scritto: Uno dei 'vantaggi' di fare N italiana e' quello di tornare ad una situazione tipo anni '50 in H0 dove ci si doveva fare quasi tutto da soli e qualunque fossero i risultati la soddisfazione era enorme ( e nessuno veniva a fare le pulci sul numero di chiodi e l'interasse di un mm in meno . . .
![]() E soprattutto poter 'giocare' coi treni in poco spazio. Oggi, poi, esistono tecniche e materiali che rendono la vita infinitamente piu' semplice e i risultati superiori. E, questa e' una opinione assolutamente personale, gli ennisti che ho conosciuto sono molto piu' entusiasti e fattivi dei colleghi accazeroisti o Come molti, sono "nato" accazerista e il mio primo plastico (me lo ha fatto papà , ero piccolo...) è stato un ovaletto simile a quello presentato nel catalogo lima del 1983. Di questo plastico non trovo più nessuna immagine su internet, ma vi assicuro che ha fatto sognare migliaia di bambini e molti ci hanno provato a riprodurlo. Poi, qualche anno dopo, ci ho riprovato con un impianto più complesso ma con scarso successo perchè era mal progettato e il destino dell'opera era chiaramente segnato... Mi sono reso conto da subito che la scala H0 era molto ingombrante e posto non ne avevo per fare quel che desideravo. Poi non c'erano internet, non c'erano molte occasioni di documentarsi e ci si doveva fornire nei soliti negozi con cui avevo pessimi rapporti. Fatto sta che ho mollato il fermodellismo per quasi 25 anni, fino all'anno scorso. Pensavo di ricominciare con un diorama operativo di una piccola stazione in H0, quando mi son reso conto che le rotaie erano ormai ossidate e i motori G erano andati...dopo 25 anni di cantina umida e con temperature invernali fino a -10°.... Da li ho preso una decisione molto importante, cioè di ricominciare dal nulla con la scala N. Uno dei motivi fondamentali alla scelta è stata la mancanza di spazio, o meglio le possibilità che offre la scala N nello stesso spazio. Uno dei motivi che mi frenava di più alla scelta definitiva di passare in N (e vi parlo di riflessioni fatte in 1-2 mesi, mica poco...) era la difficoltà di fare lo stile italiano che tanto mi appassionava. Sui forum infatti si dava per scontato che chi fa N fa stile tedesco o USA... Ho visto un giorno il plastico di Alex Corsico sul suo sito, poi quello di Denny Turani, e ho scoperto un modo nuovo di fare fermodellismo, basato sul traffico realistico e sui sistemi che si usano negli USA da 40 anni. Fare freelance italiano permette di bypassare agevolmente le difficoltà di reperimento dei modelli, adattando quelli di amministrazioni estere in modo simile alla realtà . Inoltre le linee PaP, con controllo a vista del convoglio, unite alle possibilità dei plastici multipiano (che vanno per la maggiore in questo momento negli USA) permettono di contenere al massimo la profondità degli impianti e di sviluppare lunghezza in spazi contenuti. La scala N si presta benissimo a questo approccio in quanto è possibile immaginare una sorta di libreria a scaffali profondi solo 35-40 cm, che uniti fra loro dal basso verso l'alto sviluppano una intera ferrovia in soli 300-350 cm circa. Praticamente in appartamento troverebbe posto un nuovo arredo e il plastico non ingombra, anzi, diventa parte dell'abitazione senza le consuete litigate con i familiari. La scala N quindi permette di avere un plastico a disposizione in casa, alla bisogna, senza mettersi il cappotto d'inverno per andare in garage o in altri posti freddi e umidi. Il problema è che il futuro della scala N, in Italia, è nelle mani dei soli modellisti in quanto non è possibile fare come con la H0 che si va al negozio o che si apre un catalogo commerciale per scegliere. Come avete ben detto con la N ci sono veri modellisti per lo più plasticisti e non collezionisti-vetrinisti. |
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