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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2014, 22:08 
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Iscritto il: giovedì 21 ottobre 2010, 23:00
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Andrea Pd ha scritto:
Ma se ce ne sono già due in servizio dello stesso tipo non è una priorità. Io, ribadisco, spero che recuperino una 341, al limite anche riprendendole da altre imprese. Ci sono le tre FCU a Umbertide, quelle della Satti a Savigliano, imprese di lavori. Poi ci sono ancora in ballo carrozze X, gran confort non revampizzate, Eurofima, ora bisogna concentrarsi su quelle prima che bengano demolite o ristrutturate.


Se per quello ci sono anche di LFI ad Arezzo...341 ce ne sono da tutte le parti, basta scegliere..giusto per precisare visto che sono dei posti, quelle ospitate a Savigliano sono GTT al 100% e finché non decidono qualcosa agli alti piani di Torino, non si fa nulla.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2014, 4:47 
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Iscritto il: martedì 14 maggio 2013, 1:12
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aiupira ha scritto:
Seguendo questa logica la maggior parte dei musei dovrebbe chudere e al posto degli scavi di pompei dovrebbero costruire un bel centro commerciale.
Spesso sono proprio le banche, uno degli enti più attenti al guadagno per eccellenza, a finanziare con le loro fondazioni il recupero di beni storici e culturali.
Evidentemente, per fortuna, in questi casi non si guarda solo ed esclusivamente al mero profitto.

Invece si parla di profitto pure qui: non è altro che pubblicità. Si promuove l'immagine aziendale promuovendo iniziative socio-culturali.


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 Oggetto del messaggio: Re: R: E 428 033
MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2014, 7:02 
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Iscritto il: sabato 18 febbraio 2006, 22:49
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Appunto: credo che la fondazione dovrebbe avere proprio quest'ottica e non solo calcolare quanto incassa con il treno storico in veneto o in puglia.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2014, 10:58 
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Iscritto il: martedì 14 maggio 2013, 1:12
Messaggi: 857
aiupira ha scritto:
Appunto: credo che la fondazione dovrebbe avere proprio quest'ottica e non solo calcolare quanto incassa con il treno storico in veneto o in puglia.

Però è grazie a quegli incassi che rimane in piedi!
Ricordiamo inoltre che la zecca è solo a Roma e quindi i soldi sono quello che sono. Magari si è preferito investire dei soldi nell'equipaggiare con l'SCMT alcuni mezzi (il primo che fa polemica sull'SCMT ai mezzi storici lo prendo a cinghiate...) piuttosto che spendere soldi per una macchina a cui vanno aggiunto altri soldi per tenerla al coperto.
Inoltre poi finirebbe come tutte le volte con frasi del genere: "all'MFP tutto è in malora, guarda come tengono male la roba", "perché non vieni a darci una mano allora? Abbiamo bisogno di gente", "eh, si... Dai, ci sentiamo!" Poi non si fanno più vivi...


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2014, 17:03 
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Iscritto il: martedì 14 dicembre 2010, 19:09
Messaggi: 299
... a differenza di quelle già preservate questa aveva però le prese d'aria laterali basse e raggruppate, mentre la 014 e la 058 le hanno come quelle delle serie successive.

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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2014, 9:07 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 9:11
Messaggi: 438
Località: Padova
Ribadisco che non si può salvare tutto. Mi chiedo però un'altra cosa. Perchè tutti questi clamori per una macchina alienata da un decennio, quando la Fondazione FS non esisteva, e ora in mano a un'azienda privata, quando c'era un altro 428 (lo 032) che era alle officine di Verona usato per i ricambi del 202 e poi demolito e demolendo, ma ancora in ambito Trenitalia? Eventualmente, per una preservazione puramente statica, si doveva puntare su questo ma nessuno si è mosso e ha protestato, ammesso e non concesso che fosse giusto farlo. Ricordo inoltre che la 033 aveva la cassa imbarcata.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2014, 9:56 
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Iscritto il: martedì 14 maggio 2013, 1:12
Messaggi: 857
Andrea Pd ha scritto:
Ribadisco che non si può salvare tutto. Mi chiedo però un'altra cosa. Perchè tutti questi clamori per una macchina alienata da un decennio, quando la Fondazione FS non esisteva, e ora in mano a un'azienda privata, quando c'era un altro 428 (lo 032) che era alle officine di Verona usato per i ricambi del 202 e poi demolito e demolendo, ma ancora in ambito Trenitalia? Eventualmente, per una preservazione puramente statica, si doveva puntare su questo ma nessuno si è mosso e ha protestato, ammesso e non concesso che fosse giusto farlo. Ricordo inoltre che la 033 aveva la cassa imbarcata.

Perché dietro a una tastiera siamo tutti Rambo col pisello lungo 75 centimetri e pieghiamo l'acciaio col pensiero mentre nella realtà ce ne stiamo con le mani in tasca a criticare guardandoci bene dallo sporcarcele...


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2014, 10:03 
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Iscritto il: martedì 14 maggio 2013, 1:12
Messaggi: 857
E comunque vorrei far notare che si, in Germania hanno tantissimi mezzi storici funzionanti, però sono quasi tutti in carico ad associazioni private o dove queste associazioni si sobbarcano i costi di gestione.
Quindi il tedesco muove le manine invece di aspettare che DB mandi a spese sue alle "Officinen Magliolen" i mezzi per esser restaurati.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428 033
MessaggioInviato: giovedì 3 settembre 2015, 11:44 
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Nome: Giorgio Iannelli
Iscritto il: venerdì 26 marzo 2010, 1:20
Messaggi: 256
Andrea Pd ha scritto:
[...] Terza via: la Billifinger, visto che campa sulla "morte" dei treni, poteva fare un "atto di redenzione", restaurarla esteticamente ed esporla nello stabilimento, purchè visibile dall'esterno dagli appassionati, o donarla a un museo. Non lo ha fatto.
Esporla dove? :shock:
Se non ci conosce la BB Bari Srl ed il suo stabilimento, non si sa con cosa si ha a che fare.... :roll:


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