Rispondo a 245 da Firenze....
Capisco la tua delusione....Tuttavia considera queste cose....
1) Quando i miei soci del graf,mi incaricarono di individuare un rotabile storico o comunque interessante da acquistare,visionai moltissimi rotabili accantonati. Era la fine degli anni '90 e la normativa sull'amianto in corso di regolamentazione e applicazione. Quella norma ci aveva impedito,già l'acquisto della Ale 792 008 perchè effettivamente,piena di amianto spruzzato nella contro soffittatura del tetto fino alla base dei finestrini ma anche della Ale 790 115 che ne era,apparentemente, priva! Decoibentata dall'amianto e ri-coibentata con palline di "barifol".
In realtà,sui rotabili decoibentati prima del 1988 o giù di lì(sono passati tanti anni)non vi era alcuna sicurezza sull'efficacia delle lavorazioni effettuate perchè,ancora,da un punto di vista legislativo non era stata recepita tutta la pericolosità dell'inquinamento ambientale da amianto e della soglia minima di pericolosità di fibre di questo minerale,ammesse,libere per litro d'aria.
Quindi poteva capitare e io l'ho constatato di persona che rotabili apparentemente privi di amianto,in realtà non lo fossero affatto perchè ciuffi di questo minerale,anche consistenti,si trovavano presenti sopra le cornici dei finestrini o nelle canalizzazioni dei circuiti elettrici o presente sotto forma di tessuto,nastro o compatto in cartoni e impasti di stucco sigillante e guarnizioni....
Ovviamente,troverai sempre qualche "povero demente,imbecille ,frustrato che ti giurerà che sono tutte fesserie e che l'amianto è un toccasana per la salute....
Io non sono salito sopra quella vettura e non mi permetto di contestarti se era già stata decoibentata,quando e da chi e se era disponibile un certificato di restituibilità del rotabile che deve essere prodotta dall'azienda esecutrice con attrezzature e discarica di stoccaggio del tutto a norma secondo la legge vigente.
2) Io credo che la Fondazione ,dopo la petizione,abbiano fatto eseguire i sopralluoghi del caso da tecnici(non da appassionati)e abbiano tratto le ovvie conclusioni.
Tu ci dici che hai informazioni contrarie? Bene.Tirale fuori.Pubblica foto,dichiarazioni,documenti che attestano il contrario e dimostrino la ,vogliamo chiamarla, "malafede" della Fondazione nella gestione di questa storia....Sono curioso.voglio anche io sapere e vorrei vedere una foto dell'interno di questo scompartimento ristoro.....
3) A parte la faccenda dell' amianto,(Ai tempi dell'acquisto della Aln 772 1005 ex-FP dal momento che in prima battuta, non c'era certezza sul tipo di coibente utilizzato per le marmitte dei diesel e nel sottotetto della cassa,chiesi un preventivo a una ditta che era specializzata per questo tipo di operazioni.
Oltre all'onere del totale smontaggio degli interni il costo dell'epoca proposto, fu di 120.000.000 delle vecchie lire...Fate il raffronto con i costi odierni),deve considerarsi lo stato strutturale della cassa.
Il problema non sono i carrelli la cui componentistica è ancora reperibile ma lo stato dei lamierati,laddove il tipo di acciaio impiegato dal dopoguerra ad oggi è più soggetto a corrosione e se questa ha intaccato le travi in prossimità delle ralle come accaduto per i contropattini di appoggio delle casse delle Ale 940,beh è un problema,certamente risolvibile ma ha anche un costo non da poco e conosco benissimo,quello che scrivo!
Comunque,anche in questo caso:hai prove diverse? Ti prego di pubblicarle.....
Io credo che alla Fondazione,una X in più facesse anche comodo a parte la storicità del pezzo. Quelle salvate fanno si un treno ma se poi questo viaggia e ha successo,ci vogliono i rinforzi e le sostituzioni per manutenzione....Quindi credo che l'atteggiamento fosse più che positivo....
Fino ad oggi ho avuto a che fare (nel senso che a vario titolo ho rifatto)Locomotori tranviari,locomotori ferroviari,locomotive a vapore,elettromotrici,e....carrozze ! Un bagagliaio tipo DI,ben 2 volte e mi appresto a rifarlo per la terza volta,le vetture a terrazzini in tanti interventi manutentivi piccoli e grandi e ci metto anche un Dm sottratto alla sua triste fine di dormitorio equivoco di sbandati e messo al sicuro,qui a Roma eppoi anche 2 carri chiusi,di cui uno trasformato in officina....Evidentemente la cosa è sfuggita!
In ogni recupero,certamente, andavo e vado di persona. Mi sporco le mani quando è necessario per smontare apparati e non correre il rischio di brutte sorprese. A differenza di chi la ferrovia la conosce solo dal catalogo dei treni e sceglie e vorrebbe comprare,così, anche in scala 1:1,io preferisco ragionare,valutando caso per caso.
Ricordo che per trovare solo una,UNA elettromotrice 790 in buono stato mi girai tutte quelle accantonate a Novi Ligure.
Un ultima cosa. quando si fanno trasferimenti di rotabili accantonati o demolendi,questi avvengono isolando tutti i distributori del cilindri a freno. In molti casi non si utilizza neppure la condotta di questi ma si applica una condotta posticcia esterna passante. Ovviamente per usura o mancanza di componenti dei carrelli,si impongono severe riduzioni di velocità (fino a 25 Km/h)
Un caro saluto
Massimiliano Marchetti