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| Spostamento laterale della sospensione secondaria https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=16&t=12973 |
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| Autore: | Barnaba [ sabato 10 marzo 2007, 18:53 ] |
| Oggetto del messaggio: | Spostamento laterale della sospensione secondaria |
Avrei bisogno di alcuni chiarimenti sul funzionamento dei rulli limitatori che entrano in gioco in curva tra carrello e cassa, limitando il recirpoco gioco laterale. Più che altro mi servirebbe qualche disegno in cui poter vedere come sono fatti i rulli e i tamponi su cui vanno a battuta. Ho guardato un po' di disegni di vecchi carrelli motori, ma non ne ho trovato traccia. Mi servirebbe poi, se qualcuno ce l'ha, il disegno dal basso di un qualsiasi rotabile con interperno abbastanza lungo (magari una carrozza Z Grazie in anticipo |
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| Autore: | giovanni andretta [ sabato 10 marzo 2007, 23:56 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
I rulli limitatori si vedono bene sulla vista in pianta del carrello Y270 postata dal Tradotta, sono posti alle estremità interne del telaio del carrello rispetto alla cassa della carrozza. Ciao, g. |
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| Autore: | Il Basso di Genova [ domenica 11 marzo 2007, 10:43 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
certo che sono geniali... Altro che MindenDeutz e 42.. |
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| Autore: | Tradotta [ domenica 11 marzo 2007, 15:25 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
giovanni andretta ha scritto: I rulli limitatori si vedono bene sulla vista in pianta del carrello Y270 postata dal Tradotta, sono posti alle estremità interne del telaio del carrello rispetto alla cassa della carrozza. Ciao, g.
Bene! due piccioni con una fava Commento personale: se penso che quasi tutta l'alta ingegneria FIAT Ferroviaria, svilluppata sui carrelli, sta venendo buttata via dai nuovi proprietari.. mi viene da sboccare. |
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| Autore: | Barnaba [ domenica 11 marzo 2007, 16:38 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Vi ringrazio tanto per l'immagine e la spiegazione. Ci sarebbe modo eventualmente di vedere anche i tamponi su cui i rulli vanno a battere? Altra domanda: come si chiama in gergo ferroviario la trave interposta tra la sospensione secondaria ed il perno del carrello? Grazie di nuovo. |
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| Autore: | Marino [ domenica 11 marzo 2007, 18:43 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Tradotta ha scritto: Invece posso esaudire la tua richiesta di disegno di carrello di carrozza Z, preso dall'album dei tipi dei carrelli edizione 79 con aggiornamenti all'85
Ecco, piuttosto che tante parole, è questo che vorrei vedere più spesso nel forum (ma anche nelle riviste... eh redattori!!!: disegni tecnici, disegni tecnici. Bravo Tradotta, ogni tanto magari, visto che ne hai la disponibilità e secondo la tua ispirazione, buttane là qualcun altro. Grazie, è molto interessante. Marino |
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| Autore: | Tradotta [ domenica 11 marzo 2007, 20:06 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
beh, chiedi... e vediamo quali disegni posso fornirti (basta non abusare eh |
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| Autore: | beppe [ domenica 11 marzo 2007, 21:42 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Nei carrelli tradizionali la trave tra sospensione secondaria e telaio della carrozza si chiama "trave oscillante". Invece nei carrelli moderni con il telaio a doppio collo di cigno come l'Y 270 S, dotati di sospensione secondaria flexicoil, in cui la trave: 1) non ha il perno di trascinamento centrale e gli zatterini per l'appoggio della cassa alle estremità , 2) ma la trave è solidale alla cassa e ha l'alloggiamento per la parte superiore delle molle della sospensione secondaria, la trave in oggetto è definita "trave intermedia". |
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| Autore: | Barnaba [ lunedì 12 marzo 2007, 1:03 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
beppe ha scritto: Invece nei carrelli moderni con il telaio a doppio collo di cigno come l'Y 270 S, dotati di sospensione secondaria flexicoil, in cui la trave:
1) non ha il perno di trascinamento centrale e gli zatterini per l'appoggio della cassa alle estremità , 2) ma la trave è solidale alla cassa e ha l'alloggiamento per la parte superiore delle molle della sospensione secondaria, la trave in oggetto è definita "trave intermedia". In questo caso l'accoppiamento nella rotazione tra cassa e carrello da cosa è garantito? Questo sistema è in uso nelle carrozze oppure anche per i carrelli motori? |
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| Autore: | beppe [ lunedì 12 marzo 2007, 7:33 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
La rotazione avviene grazie alla deformazione delle molle della sospensione secondaria, dotate tra l'altro di appositi "tamponi" di gomma deformabili nei punti di appoggio al telaio del carrello e alla trave intermedia. Prova ad andare in una stazione in curva, meglio se in corrispondenza di uno scambio, vedi benissimo la deformazione delle molle della sospensione secondaria, che assumono una forma grosso modo ad "S". Idem sui carrelli motori. Ovvio che gli sforzi di trazione e frenatura vengono trasmessi con appositi sistemi articolati (funi, o barre) Saluti |
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| Autore: | Barnaba [ lunedì 12 marzo 2007, 10:55 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Mi dici che nel caso di locomotori o elettromotrici, ci sono delle barre o delle funi per trasmettere gli sforzi; sulle carrozze invece i carrelli sono direttamente sospesi sulle molle senza alcun organo guida? Non è un problema per la trasmissione degli sforzi in frenata? |
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| Autore: | marco_58 [ lunedì 12 marzo 2007, 22:21 ] |
| Oggetto del messaggio: | Spostamento laterale della sospensione secondaria |
Nei carrelli progettati fino algli anni 60 era riprodotto il sistema presente, visibilissimo, dei rimorchi stradali, anche se costruito diversamente in quanto non necesssario in quella forma, che in ferrovia è esagerata. Se vi capita di vedere una 668 di prima generazione è li vedere. Poi nei carrelli progettati in seguito, in realtà quasi sempre esiste un perno centrale, che nella parte bassa si collega al telaio del carrello con un sistema di bracci articolati di rinvio, è visibile anche nel disegno di Tradotta, si comporta come una trazione bassa, pur non ostacolando nessun movimento del carrello rispetto alla cassa. Senza quello cassa è carrello se ne andrebbero ognuno per i fatti loro, a prescindere dalle molle utilizzate (altrimenti le molle sarebbero troppo dure, pertanto inutili). Da non dimenticare la sicurezza, se una molle si rompe, senza quel perno è una strage. Diverso è il discorso per i carrelli delle locomotive, provate a gardare una articolata qualsiasi, una 444, una tigre, ed una 402, le differenze sono li da vedere. Saluti Marco |
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| Autore: | Barnaba [ lunedì 12 marzo 2007, 23:26 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
La 402 trasmette gli sforzi dal carrello alla cassa con una barra? Non immagino invece come sia fatto un 632-633. |
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| Autore: | beppe [ mercoledì 14 marzo 2007, 22:23 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Caro Barnaba, scusa se non ti ho risposto prima. Anche sulle carrozze il collegamento carrello-cassa avviene tramite cavi oppure bilanceri articolati intorno ad un apposito"perno", o appendice, solidale alla traversa, a cui sono ancorate apposite biellette solidali con il carrello (le biellette le vedi bene nella vista B-B del carrello, mentre nella A-A si vede l'appendice con l'ancoraggio articolato delle biellette. Sulle E 633 il collegamento cassa-carrello avviene tramite due barre longitudinali lungo l'asse della locomotiva. |
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