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Trasporto ghisa fusa https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=16&t=20916 |
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Autore: | ET(TO) [ martedì 5 febbraio 2008, 14:06 ] |
Oggetto del messaggio: | Trasporto ghisa fusa |
Ciao a tutti Sarebbe interessante sviscerare questo argomento nella realtà italiana. I cosiddetti carri siluro: 1) Ci sono ? 2) Se sì dove? 3) Chi li ha costruiti? 4) Immatricolazione o meno. 5) Come funziona il servizio degli stessi ? Abbiamo foto? Ciao Grazie ET |
Autore: | carrista [ martedì 5 febbraio 2008, 17:09 ] |
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risposte brevi 1) c'erano 2) all'Italsider di Genova Sestri Ponente (forse anche a Taranto, mai stato) 3) non ho idea 4) che io sappia, non erano immatricolati (non circolavano fuori dall'impianto) se per immatricolazione intendi quella FS, avevano solo dei numeri sulla fiancata per identificarli 5) lascio a chi a lavorato in questi impianti Saluti Carrista |
Autore: | Massimo di Vico [ martedì 5 febbraio 2008, 17:32 ] |
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Sono anche a Piombino. Foto e disegni (anche di altri carri di uso interno alle acciaierie) sui libri di Adiriano Betti Carboncini Ferrovie e miniere in Toscana e Ferrovie e industrie in Toscana. Sono carri di uso interno, però .... ![]() http://img522.imageshack.us/img522/5517 ... o87zv9.jpg Livorno Centrale, maggio 1987. Ciao. Massimo |
Autore: | tobruk [ martedì 5 febbraio 2008, 18:04 ] |
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Rettifico velocemente la prima risposta di Carrista: oltre ad esserci stati, ci sono tutt'ora. ![]() Per esempio a Trieste, per dirne una. Purtroppo devo tornare ad argomenti più grigi, ma sicuramente qualcuno saprà rispondere molto meglio di me anche alle altre. ![]() ciao |
Autore: | Giacomo [ mercoledì 6 febbraio 2008, 8:36 ] |
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http://www.stahlseite.de/ Puoi trovarli in ogni acciaieria con altoforni. |
Autore: | snajper [ mercoledì 6 febbraio 2008, 9:26 ] |
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Confermo quanto detto da Tobruk (almeno fin quando la Ferriera funzionerà ![]() Tempo fa, una decina d'anni circa, c'è stato qualcuno che aveva proposto di usare quei carri non internamente alla ferriera ma per portare la ghisa fusa prodotta a Trieste fino alle acciaierie Danieli (credo). ![]() ![]() Un simile servizio (circa 60 km), sarebbe tecnicamente realizzabile? Per me la ghisa arriverebbe solida... Penso che quel proponente, di cui non so il nome, sia uno di quegli "ingegneri" (virgolette d'obbligo) che per risolvere i problemi di corrosione di un acquedotto lo rivestirebbero d'oro o di platino! ![]() |
Autore: | scartamentometrico [ mercoledì 6 febbraio 2008, 10:10 ] |
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Per quello che ricordo li ho visti costruire a Genova ( Campi ) presso il CMI, lo stabilimento di fronte all'attuale archivio Ansaldo, direi nel 1970 ......... L'interno e' ricoperto da materiale refrattario ( mattoni ), ma non saprei quanto tempo si puo' mantenere il metallo fuso ...... Saluti, sp |
Autore: | Little Earnings [ mercoledì 6 febbraio 2008, 10:56 ] |
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snajper ha scritto: Confermo quanto detto da Tobruk (almeno fin quando la Ferriera funzionerÃ
![]() Tempo fa, una decina d'anni circa, c'è stato qualcuno che aveva proposto di usare quei carri non internamente alla ferriera ma per portare la ghisa fusa prodotta a Trieste fino alle acciaierie Danieli (credo). ![]() ![]() Un simile servizio (circa 60 km), sarebbe tecnicamente realizzabile? Per me la ghisa arriverebbe solida... Beh in realtà tieni conto che per solidificarsi non è che ci mette un attimo,tipo lo stagno delle saldature per capirci ![]() |
Autore: | snajper [ mercoledì 6 febbraio 2008, 11:15 ] |
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Beh, la Ferriera è raccordata a una linea elettrificata che può immettere direttamente sulla Trieste-Monfalcone. Se si ha una traccia libera (di notte, ad esempio), in un'ora si potrebbe coprire il percorso. Ma ci vorrebbe una doppia di E.652 per tre-quattro carri, considerato quanto pesano carichi. E non so se sia possibile tenere più di 60 km/h... Ma in altri paesi ci hanno provato? |
Autore: | Little Earnings [ mercoledì 6 febbraio 2008, 14:18 ] |
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Questo non lo so,ne dubito però...mi pare di ricordare tuttavia in un plastico di stile teutonico apparso nel supplemento dei plastici di un'altra testata un plastico di una fonderia in cui vi erano naturalmente dei siluri(carri) che nelle foto circolavano fuori dalla fonderia,ma non ricordo bene...visto che sono in tema,ma a questo punto dovrei traslare nella sezione modellismo,volevo ricordare come anche questo tipo di rotabile sia stato preso in seria considerazione da vari produttori modellistici,come il modello Lima a 10 assi in 2 livree(bellissimo,ne ho uno che mi è stato regalato dai miei genitori quando ero ancora un ceo)e quello Marklin se non sbaglio,quello ancora più grande e con molti più assi,quasi mille! |
Autore: | Paolini.Stefano [ mercoledì 6 febbraio 2008, 14:29 ] |
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http://www.photorail.com/phr1-leFS/imag ... gnami2.jpg http://www.photorail.com/phr1-leFS/imag ... egnami.jpg http://www.photorail.com/ospiti/dorland ... el%252.jpg In Germania, nella Ruhr, ci sono treni completi in circolazione, ma solo sui lunghissimi raccordi delle varie acciaeierie. Su DB nulla, mi pare. Tra l'altro penso che il peso assiale sia esagerato per le linee normalmente attrezzate. |
Autore: | adria express [ mercoledì 6 febbraio 2008, 14:38 ] |
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Mi pare che recentemente sia stato fatto qualcosa in Austria, tra Linz e Donawitz (Voest Alpine), forse a livello sperimentale, ma devo andare a controllare. Stesso discorso per la Germania, ho letto qualcosa al proposito su un EJ di uno-due anni riguardo un servizio su rete DB ma anche in questo caso devo approfondire il discorso. |
Autore: | A.D. [ mercoledì 6 febbraio 2008, 16:29 ] |
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Io penso che sia molto improbabile l'utilizzo di questi mezzi su normale rete ferroviaria in quanto a pieno carico avrebbero un peso assiale ben superiore a quello ammesso dalle ferrovie.Pur avendo 8 assi, penso che un simile trasporto sia fri da tutti gli standard. achi riesce a vedere la tara ed il lordo di questi carri? |
Autore: | adria express [ mercoledì 6 febbraio 2008, 18:17 ] |
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Trovato. Tanto su EK che su EJ, nei numeri di marzo 2005, si dà notizia del trasporto di acciaio fuso con carri torpedo da Voelklingen (Saar) a Dillingen che è stato rilevato da SBB Cargo. Il treno, della massa di 1455 tonnellate ca., viene trainato da una Re421 (precedentemente da una 139 DB). I carri impiegati hanno una massa a pieno carico di 344 tonnellate ripartite su 16 assi (quindi 21,5 tonnellate x asse) ed un carico utile di 160 tonnellate. I treni sono composti da 4 carri, mentre in precedenza erano di 5 o 6. |
Autore: | mallet [ mercoledì 6 febbraio 2008, 21:03 ] |
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Il trasporto della ghisa fusa mediante carro siluro era previsto tra Trieste Servola e Osoppo (UD), dove si trova un altro stabilimento siderurgico, all'epoca ambedue del gruppo Pittini. Vennero fatte delle prove ma le limitazioni alla circolazione erano parecchie. Per esempio, era previsto il divieto di incrocio con altri treni per cui non era facile trovare una traccia oraria su linee abbastanza trafficate come quelle che erano interessate da questo trasporto. Il risultato fu che venne deciso di lasciar perdere un servizio così impegnativo. Non so se in altri Paesi i servizi simili siano ugualmente sottoposti a restrizioni di tale tipo. Attualmente a Trieste avviene il trasporto della ghisa fusa con un carro siluro sulla così detta "linea bassa" tra Trieste Servola e lo stabilimento Sertubi (produzioni di tubi, appunto). La "linea bassa" però non è più raccordata in direzione di Trieste Campo Marzio per cui è diventata un semplice raccordo industriale. E pensare che un tempo su quello stesso tracciato correvano (si fa per dire) le locomotive serie U e P della Parenzana. Le foto di Paolini, infatti, sono state fatte a Trieste Scalo Legnami, dove un tempo i due scartamenti erano inseriti l'uno nell'altro. La "linea alta", ovviamente, non esisteva. Saluti |
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