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treno protezione civile
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Autore:  deny [ sabato 28 febbraio 2009, 2:38 ]
Oggetto del messaggio:  treno protezione civile

Navigando sono imbatuto in una notizia che parla di un treno della protezione civile costato molti miliardi e mai usato. E un fatto successo una 10 anni fa.Qualcuno mi saprebbe dire qualcosa in piu sopra tutto di che carri e composto il convoglio dato che in questa foto non che si capisce molto. GRAZIE

http://www.striscialanotizia.mediaset.i ... 3404.shtml

Il servizio e al numero 4

Autore:  snajper [ sabato 28 febbraio 2009, 10:06 ]
Oggetto del messaggio: 

Mi pare che hanno recuperato i "container" all'epoca del terremoto in Umbria.
Ma i carri sembra non fossero circolanti per il lungo inutilizzo :shock:
I "container" li hanno trasportati coi camion! :shock: :shock:

Autore:  deny [ sabato 28 febbraio 2009, 13:17 ]
Oggetto del messaggio: 

snajper ha scritto:
Mi pare che hanno recuperato i "container" all'epoca del terremoto in Umbria.
Ma i carri sembra non fossero circolanti per il lungo inutilizzo :shock:
I "container" li hanno trasportati coi camion! :shock: :shock:


Che carri sono, cioe a che famiglia di carri appartengono?

GRAZIE :D

Autore:  tobruk [ domenica 1 marzo 2009, 0:13 ]
Oggetto del messaggio: 

Sono dei carri pianali realizzati da Costamasnaga nel 1990 immatricolati come Uiks, sui quali trova(va)no posto unità abitative d'emergenza (22), un modulo alloggio per potabilizzatore, uno allestito ad infermeria e tre magazzino/di servizio, oltre alla cucina. Uno dei due treni era residente a Bari, l'altro non ricordo. Alcuni di questi carri sono stati successivamente venduti come semplici pianali (che spreco) alla Globalfer (ex Esposito), una ditta lavori molto importante del sud che - a quanto mi riferiscono - li utilizza per caricare traverse e quant'altro. Negli ultimi tempi si sono visti spesso da queste parti.

Autore:  Franz M. [ domenica 1 marzo 2009, 1:48 ]
Oggetto del messaggio: 

tobruk ha scritto:
Uno dei due treni era residente a Bari, l'altro non ricordo. .


Pizzighettone, mi pare. Invece non avevo mai sentito parlare del treno di Bari (dove ce ne era uno della CRI) 8).

Autore:  deny [ domenica 1 marzo 2009, 3:21 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie per l'informazzioni :D

Autore:  tobruk [ domenica 1 marzo 2009, 9:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Franz M. ha scritto:
Pizzighettone, mi pare. Invece non avevo mai sentito parlare del treno di Bari (dove ce ne era uno della CRI) 8).


Non a caso. La CRI si muoveva in sinergia con la Protezione Civile in occasione dell'utilizzo dei rotabili per effetto di una apposita convenzione.

A Pizzighettone credo siano stati ricoverati tutti i mezzi del progetto Copifer, complessivamente. Da quello che so, ai tempi dell'alluvione degli anni '90 la Protezione Civile si mobilitò con quella trentina di rotabili (ogni treno è composto da 28 unità) (indicati al tempo come treno n.2) provenienti da Bari, che era uno dei siti dove i containers (che erano 195) venivano stoccati per essere caricati alla bisogna. Altri moduli si trovavano a Caserta e Roma. Questi rotabili furono inviati anche in Sicilia (almeno una volta) in occasione dell'eruzione dell'Etna e ad Ancona per una emergenza sanitaria.

Per questi mezzi era inizialmente previsto un contratto di manutenzione con Costamasnaga, che non fu mai stipulato perchè ritenuto troppo oneroso e si optò per una convenzione con la C.R.I.; nacquero problemi anche per via di problemi tecnici ai contatori. Al momento della "scoperta" di Striscia i moduli presenti a Pizzighettone erano solo una parte, tra l'altro e furono velocemente spostati, alcuni a Falconara, dove altri erano già stoccati (era un centro di raccolta per il sisma umbro).

Nel marzo 1997 la Prot.Civ. aveva stabilito che quel cacchio di treno costava troppo per via del fatto che tenere i moduli e/o i rotabili dislocati in più punti (per intervenire velocemente) avrebbe comportato una spesa eccessiva rispetto ad un deposito centrale. Nessun Ente interpellato si volle fare carico dei carri e quindi, mentre i containers sono stati mandati in Umbria (il treno serve solo a trasportarli, non è che debbano essere utilizzati a bordo, anzi, questo utilizzo è d'emergenza e prevede installazioni precarie), i carri sono stati messi all'asta:

alcuni sono finiti appunto in mano alla Esposito di Caserta (oggi Globalfer), ovviamente senza unità abitative frattanto sistemate in Umbria e altrove o semplicemente abbandonate. Intorno al 2005 il resto del materiale rotabile che costituiva i treni fu demolito.

Per la cronaca, pare che costò 40 miliardi. Checchè ne dica la Protezione Civile, Striscia rese un ottimo servizio alla collettività, come spesso ha fatto.

Autore:  deny [ lunedì 2 marzo 2009, 1:24 ]
Oggetto del messaggio: 

Un ultima cosa modellisticamente parlando ci sono modelli di questi carri particolari in commercio?

Autore:  tobruk [ lunedì 2 marzo 2009, 12:20 ]
Oggetto del messaggio: 

deny ha scritto:
Un ultima cosa modellisticamente parlando ci sono modelli di questi carri particolari in commercio?


Penso di no.

Autore:  Giancarlo Giacobbo [ lunedì 2 marzo 2009, 14:41 ]
Oggetto del messaggio: 

Questa è un'altra dimostrazione di come vengono spesi male i soldi della collettività. Quando è pantalone che paga, nessuno si pone la domanda se la spesa sia giustificata dall'utilità pratica. Ma soprattutto non c'è nessuno che fa loro le pulci. Solo dopo servizi giornalistici forse si muove qualcosa.

Autore:  Alessio [ mercoledì 4 marzo 2009, 19:06 ]
Oggetto del messaggio: 

Alcuni dei carri Uiks si possono vedere tutt'ora nel piazzale della CostaRail a Costamasnaga che li utilizza per trasporti propri, in particolare carrelli ferroviari e pezzi semilavorati in partenza per le altre aziende del gruppo.

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