Marco, tieni sempre presente che sono un vecchietto (secondo alcuni).
Quando avrai la mia età (l' anno prossimo), capirai . .
On 9 September 1943, the Allies made their first landing on the European mainland at Salerno, Italy. After encountering heavy German resistance, they spent the rest of the month building up men and supplies in the beachhead in preparation for an offensive to capture the port city of Naples. Three days after the first Allied troops entered Naples, the advance party of the 703d Railway Grand Division (Atlantic Coast Railroad Company) reached the port only to find that the combination of Allied bombing and German demolition had left the rail yard in shambles. Technical Sergeant Louis L. Russel of the 713th Railway Operating Battalion described the scene on Wednesday 6 October: “Charred and twisted cars were strewn around haphazardly, with lengths of rail cross ties still attached, pointing toward the sky.” It was a mess, but the next day, First Lieutenant R.H. Anderson, a yardmaster from Newton, Kansas, was optimistic when he said, “I believe we can get a train out of this by Sunday.” With everybody in the battalion, including conductors, engineers, and firemen working to clear the debris, Anderson proved correct. On Saturday, a test train consisting of an old Italian locomotive pushing five cars moved four miles out of the yard. Four days later, six trains moving an average of 450 tons each, rolled to the forward railhead.Dal chè capisco :
Il 9 sett. '43 gli Alleati fecero il loro primo sbarco sulla terraferma europea a Salerno, in Italia. Dopo aver incontrato una forte resistenza tedesca, trascorsero il resto del mese a costruire fortificazioni e rifornimenti nelle retrovie in preparazione di un'offensiva per catturare la città portuale di Napoli. Tre giorni dopo l' entrata delle prime truppe alleate a Napoli, l'avanzata della Grande Divisione ferroviaria 703d (Atlantic Coast Railroad Company) raggiunse il porto solo per scoprire che la combinazione di bombardamenti alleati e demolizione tedesca aveva lasciato le stazioni ferroviarie in rovina. Il sergente tecnico Louis L. Russel del 713 ° Battaglione Operativo Ferroviario ha descritto la scena mercoledì 6 ottobre: "I carri carbonizzati e contorti erano sparpagliati a casaccio, con tratti di rotaia con le traverse ancora attaccate, che puntavano verso il cielo". Era un disastro, ma il giorno seguente, il primo tenente R.H. Anderson, un direttore di cantiere di Newton, nel Kansas, era ottimista quando disse: "Credo che potremo far partire un treno domenica". Con tutti quelli del battaglione, compresi conduttori, ingegneri e pompieri che lavoravano per eliminare i detriti, Anderson ebbe ragione. Il sabato, un treno di prova costituito da
una vecchia locomotiva italiana che spingeva cinque carri si muoveva quattro miglia dalla stazione. Quattro giorni dopo, sei treni che trasportavano una media di 450 tonnellate ciascuno, circolavano per ferrovia.
Ecco, non avevo notato la linea aerea nella foto con la Gr835, ma avevo notato l' ultima parte di questo stralcio, con la parte che ho evidenziato in neretto.
Come "vecchia locomotiva" avevo visto possibile la Gr835.
Quindi, non in Africa, ma a Napoli.
La foto non sarà esattamente quella della "vecchia locomotiva" citata, ma è sicuramente del periodo.
Notata la livrea americana, coi respingenti presenti per uso in Italia, mi è venuto in mente il paragone col modello Rivarossi americanizzato.
Non so se ne avessero, poi, portate negli Stati Uniti, ma la foto mostra come furono dipinte durante la liberazione americana.
Quindi è un globetrotter particolare : non si è mossa dall' Italia, ma non era più sotto la giurisdizione italiana.
Stefano Minghetti