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Per quanto riguarda la marcia con una terna di motori esclusa, rimane fondamentale il controllo dell'assorbimento di corrente. Dire che gli assorbimenti rimangono invariati, è errato; anzi, nelle combinazioni motori di "serie parallelo" e "parallelo", dove in una abbiamo un ramo motori in meno, e nell'altra il raddoppio della tensione di alimentazione che passa da 500 a 1000 Volt circa, gli assorbimenti sono da tenere costantemente sotto controllo. Bisogna prestare attenzione soprattutto nel caso di treni a forte composizione all'indicazione dell'amperometro totalizzatore; questo perchè in "serie parallelo" con la terna 4-5-6 esclusa (così come in "serie parallelo" con qualsiasi terna di motori esclusa), l'amperometro di ramo, non fornisce nessuna indicazione a causa dell'esclusione dal circuito del suo relativo shunt amperometrico. La ragione ci porterebbe a pensare che avendo 3 motori in meno sarebbe minore la potenza sviluppabile dalla locomotiva; vero ma è anche vero che ci sono 3 motori di meno che trazionano (6 in "serie parallelo"), quindi risultano sovraccaricati gli altri che assorbono più corrente e sviluppano più coppia. Passare poi quasi subito dalla "serie" al "parallelo" è impossibile; il C.E.M. ci obbliga a passare prima per la "serie parallelo" e se non si ha raggiunto abbastanza velocità, il R.A.E. non permette di escludere il reostato. Il segreto di una buona condotta con una terna di motori esclusa e con un treno impegnativo, è quella di far prendere più velocità possibile in "serie" effettuando un'avviamento al limite dei 600 Ampere (non oltre perchè il R.A.E. fa retrocedere l'avviatore); a reostato escluso si mantengono sempre i 550 Ampere con tutti e 5 gli shunt in progressione. In questo modo daremo un'accelerazione costante al treno. Appena la locomotiva va in equilibrio elettrodinamico, si passa in "serie parallelo"; a questo punto se la velocità di transizione e elevata oltre i 60 Km/h, e la linea non è particolarmente acclive non ci sarà un brusco incremento di corrente e comunque ritorneremo prossimi ai 550 ampere e se la linea lo permetterà sarà possibile fare il "parallelo". Ora possono manifestarsi due casi; o il treno lentamente accelera e l'abbassamento dell'assorbimento di corrente ci permette di dare gli shunt, oppure il R.A.E. non riesce a far avanzare l'avviatore per escludere il reostato, a causa dell'assorbimento elevato; a questo punto bisogna ritornare in serie e cercare un punto favorevole per accelerare oppure si rimane in questa combinazione. Se invece si riesce a passare dalla "serie parallelo" al "parallelo" non si pensi che ora è tutto diventato più facile: il totalizzatore arriverà a segnare correnti dell'ordine dei 1500 Ampere e sarà difficoltoso escludere il reostato...........Questo tanto per capirci è riferito ad un treno con forte composizione e in particolari acclività dove la condotta deve essere particolarmente "sentita" perchè avendo a che fare con assorbumenti di corrente più elevati, uno scatto della macchina porterebbe a ripetere i già difficili avviamenti, causando surriscaldamenti al reostato; specialmente alla resistenza 1 da 5.6 Ohm che viene esclusa in 31esima posizione dell'avviatore. L'azionamento della ventilazione reostato diretta, è buona norma utilizzarlo. In caso di treni leggeri, e con linee ad andamento favorevole il compito è assai facilitato e quasi l'esclusione della terna non si avverte, ma e sempre meglio tenerci un pò più di pratica.
Oltre agli assorbimenti una cosa importantissima di cui bisogna tener conto, è la diminuzione dello sforzo di trazione; sulla E 656 il valore massimo del peso trainabile (tranne che in "serie parallelo") è pari a 3/4 della massima prestazione meno 1/4 del peso virtuale della locomotiva (140 tonnellate). La massima prestazione, naturalmente alla più bassa categoria di velocità, la si rileva dal fascicolo orario e deve essere quella relativa al tratto più acclive della linea.
Un'ultima considerazione sulla potenza resa utile alla trazione; dato che in corrente continua, la potenza, è data dal prodotto della tensione con la corrente assorbita, puo verificarsi il caso che la locomotiva, sviluppi la stessa potenza pur avendo una terna di motori in meno. E' sufficiente che la corrente assorbita, sia uguale a quella che si assorbirebbe con tutti i motori inclusi, e maggiore la tensione a causa di una ripartizione sui singoli motori diversa per avere la stessa potenza resa. L'unica cosa che viene a diminuire è solamente lo sforzo di trazione. Se prestiamo attenzione al collegamento dei motori con una terna esclusa, ci accorgiamo che la locomotiva, nella combinazione di "serie" sviluppa una potenza uguale nei confronti di quando ha tutti i motori inclusi; questo perchè ogni singolo motore è sottoposto ad una tensione maggiore, ma essendo il collegamento in serie sono tutti attraversati dalla stessa corrente che comunque è limitata dal R.A.E. a 550 Ampere in avviamento. Quindi con 12 motori abbiamo per ogni singolo motore 250 Volt x 550 Ampere = 137,5 KW x 12 = 1650 KW..........Con una terna esclusa abbiamo, sempre per ogni singolo motore 333.3 Volt x 550 Ampere = 183,3 Kw x 9 = 1649,8 KW Quindi la potenza è la stessa solamente sarà minore l'accelerazione perchè è minore lo sforzo di trazione
Saluti, Andrea
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