marco_58 ha scritto:
Forse non a tutti è così evidente, ma la fondazione sta recuperndo, da ogni dove, e a costo zero (se non il mero costo del trasporto), veicoli che nessuno ha (per fortuna) avuto la volontà di decidere sul cosa farne.
Esempio parecchi mezzi storici delle ex concesse sono diventati di proprietà delle regioni, essendo tali veicoli non più utili all'esercizio non sono passati nel patrimonio delle aziende di trasporto, alle regioni conviene di fatto lasciarli marcire piuttosto che mettere in moto la macchina dell'allienazione, ora cederli alla fondazione costa ancora meno che lasciarli marcire.
Nel caso peggiore la fondazione può ricavarne pezzi di ricambio o soldini dalla demolizione definitiva.
Ora, con 3/4 D341 magari riescono a farne almeno 1.
Il discorso ALe o/e ETR, è un pò diverso, fino a ieri si pensava solo al treno storico e non a quello turistico.
Nell'immaginario collettivo, anche degli appassionati, il treno è storico solo se fa fumo ed ha le panche di legno: 428, 626, 636 vanno bene perchè hanno ruote alte, fanno un gran baccano, e ricordano i 20 anni a molti appasionati.
Un po' di tempo fa' avevo scritto che un'idea potrebbe essere di individuare alcuni DL dismessi ( al posto di recuperare locomotive arrugginite o marcie ) in varie parti ben definite d'Italia e farne un diciamo un Museo con le locomotive ricuperate e non piu' atte alla circolazione per motivi tecnici e normativi,e messe in condizione ideale e di sicurezza per poterle visitare
Esempio tipo Breil Sul Roya ( possibilmente piu' grande )