tobruk ha scritto:
Devo correggere, perchè è importante, solo una cosa scritta Bari S. Spirito, che non c'entra con i treni. Le baracche presenti ancora in gran numero in alcuni rioni popolari di Messina non hanno niente a che vedere con il sisma del 1908, diversamente da quanto i giornalai provenienti da lontano in cerca di scoop si ostinano a dire anche sui tg nazionali.
La faccenda è, se possibile, ancora più squallida.
A Messina c'è una vera e propria cultura della baracca; una consistente percentuale, che non mi azzardo a quantificare, di coloro i quali vivono nelle baracche lo fa per scelta. Sì, avete capito bene: c'è gente che preferisce abitare in una baracca col tetto in eternit, le fogne a vista con i topi in camera da letto e l'allaccio della luce abusivo, pur di potervi parcheggiare, fuori, un bel mercedes fiammante o una moto da 20mila euro. Ovviamente su ogni baracca campeggia una parabola per l'abbonamento a sky. I soldi per acquistare un appartamento, a questa % di baraccati volontari, non mancherebbe, visto che tra spaccio, rapine e prostituzione delle figlie portano a casa più di un dentista, alla fine del mese...
Ma mica è finita qui: man mano che i baraccati vengono a trovarsi in posizione utile per ottenere un alloggio popolare (a Messina, sia pure a rilento, si costruisce edilizia popolare da decenni), o rivendono la baracca a qualcun'altro o addirittura, dopo un certo periodo, affittano o vendono in nero la casa popolare e ritornano nella baracca.
Il 1908 non c'entra niente. Forse ce ne vorrebbe un altro, come si suol dire, con pessimo gusto ma insistenza, da queste parti.
continuo e chiudo l'O.T.
Hei, Frà.....gli eufemismi non sono il tuo forte

In effetti non è che hai torto. Non una sola cosa che hai detto (non ho veramente precise informazioni sulle baccanti e libertine venditrici del proprio corpo) risponde a falso.
Ma è altrettanto vero che i "baraccati" rappresentano un bacino di voti per le amministrazioni comunali che si sono avvicendate nelle ultime decine di lustri.
Vedrai che alla fine qualcosa la si riesce a fare. Vedi l'esempio dell'autostrada Catania-Siracusa (ancora incompleta) però se la percorri ti sembrerà di essere in un altro Mondo. Crederai di essere in un paese così civile che...ops...appena hai percorso quella decina di chilometri servita, arrivi al collo di bottiglia e subito ti svegli ritornando in Sicilia.
La diatriba sul ponte SI o ponte NO non credo che presti il fianco alle discussioni degli ambientalisti. Io credo che sicuramente molti hanno la sensazione che sia un'altra SA-RC, ovvero decenni e decenni di infauste spese e cantieri evergreen.
Marcello