CREVALCORE: CON LA FORMULA IPOCRITA DELL'“ERRORE UMANO”
COPERTE RESPONSABILITA DEL SISTEMA

DOPO 5 ANNI, 17 MORTI NESSUN RESPONSABILE Bologna, 6 gennaio 2010 – Per il disastro di Crevalcore, uno dei più gravi della nostra storia ferroviaria, non esistono responsabilità: 17 morti senza un perché. Il nostro pensiero però è oggi rivolto alla memoria delle vittime, ai loro familiari e a quanti rimasero feriti ma non possiamo dimenticare quanto sia stato profondamente ingiusto che le uniche responsabilità siano state attribuite al macchinista Vincenzo De Biase, con la formula dell’”errore umano”dopo che era lasciato solo a guidare nella nebbia, per risparmiare sul secondo macchinista, ancor prima di introdurre dispositivi di ausilio e protezione della guida del treno. Scaricare la responsabilità della sicurezza di un sistema così complesso su una sola persona è stato comodo per tutti: ha consentito di non mettere in discussione l’organizzazione del sistema ferroviario. Il processo penale, dal quale siamo stati esclusi come parte civile, non ha rilevato per le Fs l’obbligo esistente invece per tutte le altre imprese a prevenire con ogni mezzo a disposizione anche gli errori dei propri dipendenti: questo basilare concetto del nostro Ordinamento, inspiegabilmente, non è entrato nel processo Crevalcore.

in primo luogo rinnovo il cordoglio per chi ha perso la vita in quel terribile 7 gennaio...... è evidente che se ci fosse stato l' SCMT attivo e funzionante, tale incidente non sarebbe avvenuto. dico solo questo. adesso vi chiedo: secondo voi è in sicurezza fare viaggiare una ale803 sprovvista di SCMT sulla lecco-sondrio, o sulla lecco-bergamo?? sapete che su tali linee non c'è la RS ma solo l'SCMT, quindi.... se volo una via impedita o decido di prendere una deviata da 30 km/h a 70 all'ora chi potrebbe intervenire??? ciao

Crevalcore è una pagina buia della nostra storia ferroviaria...cordoglio per chi è morto quel giorno sfortunato...si sarebbe dovuto e potuto fare di più...la sicurezza è fondamentale nel trasporto su ferrovia...
Senza nessuna polemica però si è viaggiato per decenni senza scmt...chi guidava i rapidi Milano-Torino negli anni 70 con le E444 lanciate nella nebbia...rischiava tantissimo...
Oggi si rischia meno...certo, doo 40 anni ci si aspetterebbe una sicurezza mooolto più elevata...una proposta provocatoria...magari qualche pellicola xmpr in meno ma qualche scmt in più...e le ALe 803 sarebbero ancora degne dei colori che portavano in origine!

Carissimo Mattia e vero tutto quello che hai scritto ma quando non c'era l' SCMT a quei anni si viaggiava in due in cabina, invece quel giorni purtroppo il compianto collega De Biase si trovava solo in cabina con la nebbia senza SCMT e lasciato solo su una linea con molti rischi , addirrittura non esistevano le tavole di orientameno prima dei segnali e tante altre cose che sono uscite durante il dibattimento, purtroppo però in questo Stato di M........ chi si trova queste situazione paga sempre e se sfortunato con lavita invece gli amministratori pagati fior di milioni quelli non hanno mai responsabilità. Fin che le cose stanno cosi in questa Italia non cambierà mai nulla, i furbi resteranno furbi e i c..... resteranno tali.....

Ciao Etr500...hai ragione anche tu a ricordarmi che gli agenti erano 2...per mia ignoranza non credevo che il povero macchinista fosse solo quello sciagurato giorno...e se come hai scritto poc'anzi non erano presenti nemmeno le tavole di orientamento beh...che schifo...non si da la colpa a chi è deceduto lavorando...
Mi delude tantissimo questa cosa...va "bene" la mancanza di scmt ma non si può non avere nemmeno la sicurezza basilare...questo è davvero troppo!

Se vuoi e mi contatti in privato, se riesco a caricarli ti posso inviare i fascicoli.....
pederzolli.samuele@alice.it

Un classico. Come furono colpevoli i due macchinisti morti nel deragliamento di Piacenza con l'etr 460. Peccato che in realtà ci fosse un difetto nella progettazione dei carrelli, stando a quanto si dice.
Però va bene così: incolpiamo chi è morto e non può più difendersi.