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La separazione contabile tra RFI e Trenitalia è già un dato di fatto, ma non basta. Permane infatti il rischio di un "trattamento preferenziale" da parte di RFI nei confronti di Trenitalia rispetto agli operatori concorrenti.
Per esempio è già successo che RFI non desse accesso al rifornimento diesel (o addirittura ai gabinetti!) ai mezzi e al personale di Ferrovie Nord quando arrivava a Domodossola...
In maniera ancora più grave per la concorrenza, vi racconto un episodio avvenuto all'estero ma riguardante un'impresa privata italiana: quest'ultima si era trovata a fare la migliore offerta per un servizio verso la Polonia, ma chiaramente per determinare il suo prezzo ha dovuto chiedere a DB-Netz quanto voleva di pedaggio, informando il gestore infrastruttura tedesco del percorso, orari ecc. Dopo qualche ora Railion (DB Cargo) ha fatto al cliente una proposta commerciale ad un prezzo globale per tutto il percorso che in pratica corrispondeva al solo pedaggio di transito su DB-Netz per il privato italiano... il quale ha perso il contratto. Cos'era successo? Beh, DB-Netz può aver praticato tariffe più vantaggiose a suo "fratello" Railion, o esagerato le tariffe applicate all'italiano, ma soprattutto ha spifferato delle informazioni commerciali riservate, che hanno permesso a Railion di entrare nella trattativa e ottenere l'affare. Ecco perchè è necessario che il gestore infrastruttura sia separato da tutti gli operatori, e specialmente da quello "storico" al quale fino a poco fa era unito.
Quanto a fare Brescia-Milano con l'AV, a me sembra assurdo (anche solo contando i tempi per uscire da una stazione, accelerare, viaggiare un po' a v max e poi decelerare e rientrare in stazione), persino i tedeschi (che hanno una struttura di urbanizzazione più simile alla nostra rispetto, per esmpio, alla Francia) hanno limitato le stazioni sulle linee AV... I francesi non fanno testo, hanno costruito tante di quelle stazioni inutili (la più famosa è quella tra Parigi e Lilla, battezzata "gare des betteraves" cioè "stazione delle barbabietole") che perfino da loro si grida allo scandalo... E non è finita, stanno ripetendo gli stessi errori (stazioni in piena campagna, collegate al territorio con autostrade ma NON CON FERROVIA !) sul TGV-EST che aprirà l'anno prossimo...
Comunque un appunto, anche se sono assolutamente pro-TAV (chiamatela come volete), va mosso al famoso discorso "con l'AV liberiamo le tracce sulle linee vecchie, le quali resteranno disponibili per tutti gli altri servizi e in particolare per i pendolari". Infatti, se questo approccio resta valido per i merci e gli IC, altrettanto non si può dire per i treni regionali e comunque per i treni sovvenzionati in quanto effettuati in regime di "obblighi di servizio pubblico". L'Ing. Moretti, anche se a volte un po' maltrattato in questo forum, è un ferroviere con lunga esperienza (anche in Consiglio di Amministrazione FS in quota CGIL, perchè no) e ad un convegno CIFI a Napoli giusto un anno fa ricordava che, una volta de-saturate le linee storiche e in particolare i nodi, resta il problema dei SOLDI. Infatti i treni regionali e in generale quelli usati dai pendolari, nonostante siano strapieni coprono coi loro ricavi sì e no un terzo (per la precisione il 36%) dei loro costi. Il resto è a carico dello Stato, quindi affermare che, una volta che le linee saranno libere, saranno riempite di treni per i pendolari è falso, o meglio irrealizzabile, in quanto non ci saranno i soldi per pagare i costi extra che sarebbero generati da ciascun treno extra. E visto che il bilancio dello Stato fa acqua da un sacco di parti, dubito che troveranno i quattrini proprio per mettere più treni sui binari.
Detto questo, altre soluzioni non ce ne sono. Quindi, non resta che continuare a realizzare al meglio quanto è già stato avviato, e cercare di mettere in piedi un servizio ferroviario che ottimizzi l'uso delle infrastrutture che saranno disponibili in quel momento.
Un saluto a tutti
Edelweiss
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