perfettamente d'accordo, se fossimo in alto adige ci penserebbero sicuramente
forse non avrebbero nemmeno chiuso la ferrovia

100 anni fa, il 18 maggio del 1914 il treno arrivava a Calalzo...
...tutta ieri la linea è stata percorsa da diversi treni speciali, anche a vapore, per celebrare degnamente questo importante anniversario...





A NOI

Consoliamoci con questa.

8 agosto 1912

la linea è ancora chiusa per i lavori di manutenzione dopo le nevicate di quest'inverno?

la linea dovrebbe riaprire in agosto.c'e' un problema di disboscamento ai lati della ferrovia che essendo su terreni privati dicono che e' pertinenza degli stessi.il problema e', a parte il costo si parla di centinaia di migliaia di euro,di molti terreni si sono perse le traccie dei proprietari.la soluzione e' che ci pensino i comuni interessati per poi girare i costi ai proprietari.comunque a mio parere c'e' molta voglia da parte di trenitalia di chiudere la linea.l'unica soluzione sempre a mio parere e' il collegamento con la pusteria con la collaborazione della provincia di bolzano. l'unica che puo' con soldi e interesse a spingere in questa direzione.
P.S. penso di essere stato l'ultimo studente che allora quattordicenne,ha viaggiato regolarmente sul trenino delle dolomiti.preferendolo alle piu' comode corriere.

credo che volendo si potrebbe rifare il collegamento con la pusteria sfruttando il vecchio tracciato.
il problema è che secondo me tra quelli che possono decidere di farlo nessuno vuole

Rifare il collegamento sul vecchio tracciato credo sia problematico, almeno se pensiamo allo scartamento ordinario (opportuno), visti i raggi di curvatura in gioco.

Un progetto interessante (credo risalga agli anni '50) sarebbe quello di prolungare la linea da Calalzo su Auronzo, e con un paio di gallerie di lunghezza non proprio modesta, si sbucherebbe a nord di Cortina e successivamente a San Vigilio di Marebbe, innestando la nuova linea a Brunico.

La valle del Boite ne sarebbe esclusa, a meno di prevedere una sorta di tranvia provinciale a scartamento ridotto sulla sede del vecchio trenno, ma si collegherebbero almeno tre importanti centri montani e turistici, rivitalizzando l'intera relazione.

Ci sono però in ballo i costi....

Inoltre la vecchia sede SFD è stata in parte utilizzata per ampliare la statale mentre in altre parti non sarebbe compatibile con gli standard si sicurezza attuali. Penso per esempio a certi tratti a Peaio o ad Acquabona dove passava sull'uscio delle case.

sarebbe una follia pensare di rifarla ex novo o quasi?