A seguito dell'ennesima notizia negativa riguardante la futura applicazione di altri 21 Km di MURI anti-treno lungo la linea del Brennero, in seguito alla visione del nodo AV di Novara dove i signori RFi in combutta coi quartieranti di Vignale hanno fagocitato la linea AV che corre presso la tangenziale, una statale e l'autostrada, tutte senza barriere e dopo aver visto lo scempio del nodo di Firenze con barriere che si estendono perfino lungo la campagna di Rovezzano, ho deciso di creare un gruppo anti-barriere che possa esprimere il suo dissenso in ambito RFI onde evitare lo spirito "di emulazione" che pervade la società italiana (ieri hanno fagocitato 30 km di Firenze, oggi fagocitano la linea del Brennero, domani TUTTA ITALIA, nessuno escluso)
Ecco le premesse da cui non è possibile derogare:
- il treno produce un rumore del tutto sopportabile, e discontinuo, a differenza del rumore veicolare, che è continuo e spesso insopportabile
- le barriere anti rumore non danno il risultato sperato, in quanto il rumore si propaga prima e dopo il passaggio del treno nel punto protetto e verso l'alto.
- le barriere anti rumore producono un notevole INQUINAMENTO ESTETICO, il cui problema, invece, viene sempre messo in terz'ordine
- la maggior parte di quartieri, e abitazioni sono state costruite a ridosso delle ferrovie e DECENNI dopo la realizzazione delle ferrovie, pertanto chi ha costruito lungo la ferrovia non poteva non sapere a cosa sarebbe andato incontro
- studi di RFI (a cui poi rimando all'apposito link) spiegano che le barriere producono un buon risultato già ad un'altezza di 1,5 metri in quanto il rumore è prodotto dal contatto assi/rotaia, per cui farle di altezza di 6/8 metri come vorrebbero alcuni ignoranti ed analfabeti non produrrebbe alcun vantaggio ulteriore.
- è stato accertato che si può ridurre il rumore dei treni intervenendo sui ceppi frenanti, sui dischi frenanti, oppure creando barriere vegetali, dune e collinette.
- esiste anche il diritto dei viaggiatori a non "vedere" barriere, muri e immondizie estetiche, per centinaia di Km.
- chiunque desideri barriere può comunque costruirsele a spese PROPRIE, a ridosso del proprio muro di cinta, confini del giardino come ho visto a Castelmaggiore ed in altre località
- è demagogico realizzare barriere anti rumore ferroviario quando a pochi metri esistono arterie stradali di ogni sorta (come lungo la TAV Milano-Torino)
- considerati i costi complessivi dell'installazione ritengo che RFI debba impegnare i quattrini per opere ben più importanti come sottopassi, raddoppi, elettrificazioni, varianti di tracciato, SCC, DCO, RS, blocchi automatici, blocchi contaassi, apparati ACEI ed ACS. Poi, e solo poi, se dovessero avanzare soldi, allora possono impiegarli per muragliare le nostre trafficate ferrovie..
- se passa il concetto FERROVIA= QUARTIERE INVIVIBILE, non potremmo bloccare le esigenze di interramento, varianti di tracciato e barriere anti rumore che giustamente fioccheranno in ogni angolo del paese.
Pertanto occorre passare subito all'AZIONE
Prima di tutto andate in questo sito:
www.tav.it/3/default.asp?id=254&codice= ... odice2=005
Come vedete non si parla affatto della necessità di fagocitare l'Italia, magari con muri di 6 metri, eppure nei fatti la realtà si sta muovendo nella direzione opposta. Occorre dunque muoversi prima di subito. Ho scritto una mail alla TAV e quindi a RFI in cui espongo i miei dubbi sulla muraglizzazione dell'Italia ed in cui faccio notare che alle osservazioni del sito tav corrispondono azioni contrari; invito tutti a fare altrettanto.
Inoltre sarà bene che ognuni di noi che venga a conoscenza che il proprio sindaco, o assessore, o comitato di quartiere chieda barriere anti treno, di presenziare agli incontri e contrastare con forza questa nuova ideologia imperante
E adesso leggetevi l'articolo che mi ha scatenato l'INCAZZATURA
FERROVIE: BARRIERE ANTIRUMORE PREVISTE A SUD DI TRENTO
(ANSA) - TRENTO - Le Ferrovie dello Stato realizzeranno una serie di barriere antirumore a sud della citta' di Trento, lungo la linea ferroviaria Verona-Brennero. Il progetto prevede un manufatto a Mattarello lungo 1253 metri, a Stella di Man 1285 e a Trento Sud 3510. L' intervento - il primo dei trenta interventi previsti per 21 chilometri complessivi di barriere da Rovere' della Luna a Borghetto da un progetto predisposto dall'Appa - ha ricevuto il via libera del Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici. La realizzazione delle barriere fonoassorbenti lungo le tratte piu' sensibili di attraversamento dei centri abitati e' stata fortemente sollecitata dai cittadini e dal Comune di Trento e portera' il livello di rumorosita' percepita a 60 decibel di notte e 70 decibel di giorno. Il costo di questo primo intervento, individuato come prioritario, e' pari a 17,5 milioni di euro, mentre il costo complessivo dell'intero progetto (30 interventi) e' di circa 60 milioni di euro. La Provincia autonoma di Trento, in base alla convenzione sottoscritta con RFI, interviene con un contributo del 35%. A Mattarello le barriere si svilupperanno, non continuativamente ma con ''finestre'' in corrispondenza degli insediamenti produttivi, per 1193 metri sul lato est della ferrovia e 60 metro sul lato ovest, a Stella di Man per 853 metri ad est e 432 a ovest, a Trento sud per 1663 metri ad est e 1847 ad ovest. Complessivamente si tratta di 6048 metri di barriere, rispetto ai 4220 previsti nel progetto preliminare. Le barriere, di forma arcuata, saranno di altezza variabile tra i 4 ed i 6 metri, con una base in calcestruzzo e realizzate in profilati metallici e lega d'alluminio nella parte piu' alta. A mezza altezza, in corrispondenza dei finestrini dei treni, una fascia di materiale trasparente. Sul lato interno le barriere, che rispondono alle piu' recenti norme antisismiche, avranno una superficie corrugata per favorire l'effetto fonoassorbente, mentre esternamente saranno lisce.