Salve, in riferimento alla succulenta news di TT di questo mese, qualcuno può fornirmi qualche notizia in più riguardo questa lodevole iniziativa?

Puoi consultare questo gruppo su Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=202793452117

Visto che i rotabili in questione sono stati spostati con la nostra "consulenza"chiedi pure....

Max RTVT

sto guardando le foto del gruppo su FB... sono a bocca aperta!!!

Tra i vari scatti ci sono anche immagini di una conferenza sul possibile riutilizzo della linea. Allora, ecco le domande:
- Che intenzioni hanno circa i rotabili recuperati? mi sembra di capire che staranno accantonati all'aperto.
- Da chi è composto sto gruppo di appassionati?
- progetti futuri?

Domande generalissime, per cui... per chi ne sa di più, raccontatemi il più possibile su questa bella iniziativa!!

Mi metto in coda anch'io per delle domande
Il "gruppo" su Facebook è simpatico, interessante e gagliardo, ma la sezione fotografica è un po' caotica con le sue 1600 immagini variamente alternate (Su Facebook succede, mal di poco )
La Rimini San Marino per me rientra nella leggenda (Non possiedo il libro del Turchi, non si può avere tutto nella vita ) spiego il perché.
Nel 1944 "chiude" per cause belliche. Non è l'unica, la FAC sparì rimasero solo dei fabbricati!
Negli anni '80 compare un vagone restaurato (O dove era?).
Negli anni '90 la Ferrovia Genova Casella compra il materiale esistente per portarlo sulla sua linea (materiale esistente di una ferrovia chiusa da 50 anni? ) Ad ogni buon conto dalla stampa si apprende che pochi giorni dopo la vendita bruciò tutto , si salvarono (credo) due carrelli ed alla fine anche un carro chiuso recentemente restaurato.
Ora esce tutto questo "ben di Dio" da questa galleria.
C'è altro?
Queste sono le scarne informazioni che possiedo, è possibile integrarle per dare un po' di senso compiuto? Se "tutto bruciò" cosa fanno ora 2 elettromotrici e 3 vagoni, oltre ai carri ed al materiale minuto a spasso per il Titano?
Comunque ragazzi, grazie per il vostro impegno, continuate così.
Massimo

Rispondo....La ferrovia Rimini S.Marino è un mio vecchio"amore"degli anni giovanili quando a causa di una foto pubblicata dal buon Turchi che mostrava un elettromotrice e due rimorchiate abbandonate nei pressi della stazione di Serravalle,ne realizzai un plastico che venne esposto nel corso di una bellissima e irripetibile mostra nel 1983 a S.Marino.
Successivamente realizzai un nuovo plastico molto grande (circa 15 metri di sviluppo lineare)che riproduceva quasi 1/4 della ferrovia vera. Anche questo venne esposto più volte nel corso di manifestazioni sia a S.Marino che a Rimini.
Mai dimenticata ,questa ferrovia sfortunata che sul finire degli anni '80 si stava per ricostruire, veramente(tanto che i terreni erano gi stati picchettati),è ritornata prepotentemente nei miei interessi dopo la conoscenza con Elisabetta Piccioni che ha fondato il gruppo nato su Facebook.

Sono rimasto esterefatto dal numero di persone(oltre mille adesioni) che in poco tempo hanno aderito a questo gruppo contribuendo con documentazione di ogni tipo alla ricostruzione storica di aspetti assai diversi che altrimenti il tempo e le distruzioni operate nel dopo guerra avrebbero fatto perdere per sempre.

Il dinamismo e l'infaticabile attività di Elisabetta Piccioni,mi hanno consentito di riprendere i contatti con amici vecchi e nuovi. Di contro c'è stata la piena disponibilità delle Autorità sammarinesi che ,comunque,ritengono il treno scomparso,un pezzo importante della loro storia e debbo dire che la partecipazione popolare sia nel corso delle conferenze che si sono succedute che durante i lavori di recupero ne sono fatto tangibile.

Le gallerie della ferrovia già da qualche tempo sono state oggetto di recupero e restauro,oggi a fini pedonali,domani,ipotizzando un utilizzo legato al recupero ferroviario o all'impiego per un vettore di mobilità pubblica.
Dopo l'elicoidale di S.Marino e in parte quello di Serravalle toccava alla galleria del Montale.

Questa galleria ,ancora armata, conteneva buona parte del parco rotabili della ferrovia accantonato nella stazione di S. Marino a seguito del suo bombardamento e nei primi anni'50 poi spinto al suo interno.

Il resto del materiale rotabile si trovava(e in parte si trova tutt'ora,rimorchiata B71) a Serravalle(elettromotrice AB04,Rimorchiate AB 51 e B71 con tre carri merci)avendo fatto servizio fino al 1944 quando poi la ferrovia cessò ogni servizio a seguito del sabotaggio operato dai tedeschi.

Nell'imminenza dei lavori di restauro della galleria Montale,il 17 gennaio con l'ausilio di una squadra dell'Azienda di Stato ,abbiamo eseguito un attento sopralluogo entro la galleria e proceduto alla sfrenatura e spostamento della prima elettromotrice.
Il Montale conteneva due elettromotrici,quattro rimorchiate tre carri merci un carrello di ricambio per elettromotrici e svariati carrelli di servizio.

Si è trattato di un recupero difficile e delicato perchè i rotabili erano frenati su una pendenza del 42 per mille mentre le strutture portanti di elettromotrici e carrozze,risultano alquanto corrose dalla ruggine a causa del clima umido della galleria e degli stillicidi provenienti dalla volta che a poco a poco hanno forato,parte a parte tutto ciò che incontravano.
Quasi tutti i rivestimenti interni sono perduti sia per vandalismo che per l'azione atmosferica . Anche il binario risultava corroso con traversine mancanti in alcuni punti.

Quindi dopo un accurato studio della situazione da parte nostra e dopo aver redatto per ciò che ci competeva, apposita relazione tecnica,a giugno abbiamo proceduto al recupero. Tutto si è svolta alla perfezione e uno dopo l'altro i rotabili sono usciti dalla galleria percorrendone i circa 500 metri di lunghezza.

adesso i rotabili sono al sicuro nell'Azienda di Stato di Gualdicciolo provvisoriamente coperti da teloni. In autunno verrà montato un apposito capannone e partiranno i lavori di restauro.

Infine i carrelli recuperati dalla GC appartenevano alle AB 02 e 04. Quelli della 04 sono finiti,ripristinati,sotto al locomotore B51 ora della Trento Malè. I carri merci della Rimini S.Marino sono già in corso di restauro e quasi tutti esistenti. alcuni sono ancora accantonati a Domagnano in attesa di essere trasferiti a breve all'Azienda di Stato. A S.Marino si è costituita un'Associazione di appassionati della ferrovia che ha per scopo di attivarsi con ogni iniziativa per la conservazione ed il recupero di testimonianze documentali e tecniche inerenti alla Rimini S. Marino.

Max RTVT

I lavori di restauro partono in autunno? wow!
Ci tieni aggiornati circa lo sviluppo dei lavori sui rotabili (ma che fine faranno una volta restaurati) e... a questo punto sulla ferrovia?
Grazie mille per le info

Grazie anche da parte mia
Nel frattempo ho letto anche quanto scritto da Turchi su "la stimata concorrenza".
Se ho ben capito: carri merci e carrozze sono pressoché al completo, mancano due elettromotrici su quattro, oltre minuterie varie.
È una cosa fantastica, anche se vene da chiedersi qualcosa sul "dopo".
Esiste la possibilità di ripristinare un tratto di linea (come a Colonna, ad esempio).
È una domanda da bar, ovviamente, però può essere anche una bella idea da accarezzare.
Chi vive questa realtà senz'altro sa fin dove può sognare tenendo anche i piedi a terra.
In bocca al lupo al trenino bianco azzurro!
Massimo

Ringrazio tutti delle belle parole e dell'entusiasmo sincero. Attualmente "esiste"una volontà di restauro riferita a buona parte del materiale. Un primo carro merci chiuso è quasi terminato con risultato estetico splendido. In realtà si è trattata di una ricostruzione che si potrebbe definire funzionale!

Il restauro di elettromotrici e rimorchiate sarà ovviamente più complesso anche perchè degli interni è rimasto assai poco. Dipenderà molto dalle risorse economiche che lo Stato sammarinese metterà a disposizione. Comunque su questo aspetto sono fiducioso. L'altra questione riguarda la collocazione di quanto recuperato....Io una certa idea l'ho formulata.... Insomma ci sono dei progetti in corso di definizione.

Se continuerà a spirare il vento "buono"potremmo avere qualcosa di più che un altro monumento. Sono anche molto contento delle iniziative a supporto del "progetto"nate a Rimini e San Marino. "il Gruppo di Elisabetta Piccioni e l'Associazione "Treno Azzurro" che sta raccogliendo importanti adesioni è una gran cosa! Terrò volentieri aggiornati tutti coloro che sono interessati al Treno del Titano....

Max RTVT

E' davvero una cosa entusiasmante, specie il sapere che c'è di mezzo anche lo stato di S. Marino...

Maaa... se uno si trovasse a passare da li, come si potrebbe fare per vedere questi mezzi?

Non sono visibili! Si trovano,come scritto,al sicuro in una Azienda di Stato.

Max RTVT

Restaurare i rotabili è un conto, ed è anche possibile che possano riportarli a nuova vita (cose che mi auspico davvero) ma che si riattivi la linea mi faccio grasse risate in quanto ne a Rimini ne a San Marino c'è una vera volontà politica che si riavvii un trasporto così pulito, moderno, veloce e di alto volume di traffico come un treno. (il pendolarismo tra Rn e R.S.M è ogni giorno sempre più sostenuto)
Il fatto è che a Rimini, da Riminese qual sono, l'unica cosa che interessi a chi stà sullo scranno è pappare a più non posso, e non c'è colore di sorta, bandiera o schieramento che tenga ( una volta almeno c'era la scusa che si faceva per "il partito")
Come sempre.... peccato!

Ritengo estremamente positivo che "qualcosa" si muova...soprattutto nella direzione giusta!
Suppongo però che il riaprire la linea, riarmarla ecc. ecc. sia una cosa davvero complicata da fare, certo, l'esempio della Merano-Malles fa sempre ben sperare, ma lì vi è stata una volontà politica ben precisa, come giustamente sottolineato da Paolo nel post qui sopra...insomma per ora direi che...va bene "anche" così!!!

Caro Paolo P.,io eviterei di farmi"delle grasse risate". nel senso che in Italia questo "genere di cose",ha spesso,esiti imprevedibili anche a distanza di "lustri". Firenze,Bergamo,Sassari,Palermo,Messina e altre città,sono tutti esempi recenti di "ritorni"impossibili solo qualche anno fà o di aspettative(vedi Firenze)di cui si "favoleggiava"da decenni. Proprio di Firenze ricordo le prime discussioni sulla reintroduzione del tram che
avevo ancora tutti i miei capelli! (ed erano nerissimi!)Insomma se ne parlava fin dai primi anni "ottanta" e si diceva che di lì a poco il tram avrebbe attraversato il Duomo... Le cose cambiano,malgrado la volontà dei politici e le loro "capacità". Tra S. Marino e Rimini e più in generale,tra i paesi rivieraschi,esiste un evidente problema di mobilità che è destinato ad aumentare a seguito dell'urbanizzzazione in costante sviluppo. Ci devi mettere,poi,che la superstrada che collega S.Marino a Rimini deve (anche velocemente)essere adeguata alle attuali normative in tema di sicurezza stradale. Nel rifacimento della carreggiata,almeno oggi solo,formalmente è già previsto un corridoio per un vettore di mobilità pubblico. Questo è già qualcosa, per il resto vedremo ...e stai pur certo che quando si aprirà la giusta"quadratura"tra politica e finanza i lavori partiranno a ..."missile"!

Un saluto

Max RTVT