Mattia646 ha scritto:
Senza contare la Bribano - Agordo, che toglierebbe tonnellate di merci trasportate via strada...invece è intasata dai camion e dai turisti per raggiungere le località di montagna...
La ferrovia trasportava minerali di una miniera che fu chiusa per esaurimento, e di conseguenza cessata la ferrovia.
Insieme alla Ferrovia delle Dolomiti è uno degli esempi del trattamento "da colonia" che venne riservato al bellunese, col senno di poi sarebbero dovute essere le comunità locali a prendersi in carico le linee e non limitarsi a dire "non chiudetele".
Poi ci sono gli errori. Oggi un ingegnere che progetta una galleria ferroviaria non pensa allo smaltimento di grosse quantità di fumi, e quindi per la galleria che rimpiazza il passaggio per la Busa del Cristo niente treni a vapore. Magari se invece di spendere qualche decina di migliaia di € per acquistare delle automotrici FTV che non si sa dove usare, si fosse provveduto a tenere attivo-per-qualche-treno-ogni-tanto il passaggio per la Busa del Cristo, avremmo ancora le 740 di AVTS che arrivano a Calalzo.
Mattia646 ha scritto:
Il resto...beh, almeno la Regione Veneto ha una società regionale ferroviaria, che potrebbe usare in maniera intelligente, ma la priorità secondo loro rimaneva elettrificare il tratto da Mestre a Mira Buse...anzichè migliorare i servizi implementando le mancanze di Trenitalia sulle linee afferenti, per esempio, il nodo di Padova...comprare qualche convoglio diesel per sostituire le ormai anziane D 445...sempre per esempio...
L'elettrificazione fino a Mira-Buse dovrebbe permettere di creare quello che è in pratica un servizio urbano dell'entroterra veneziano. Se non ci fossero state le solite proteste ma un po' di più di pubblicità (i.e. indicazioni all'uscita dell'autostrada a Oriago) il parcheggio di Porta Ovest sarebbe pieno zeppo. Speriamo che in futuro una cadenza decente dei treni lo renda appetibile