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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 19:44 
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Roncola ha scritto:
Io, purtroppo, sono di un'altra generazione, di quella che andava in giro con una tascapanata di carta vetrata fina fina, di coccodrillini, di fusibili, di stecchini del mottarello.
Trova qualcuno che ti spieghi a cosa servivano, digli dell'agente unico e poi vai pure da solo con l'SCMT e l'RS a tenerti compagnia.

Io sarei curioso di sapere a cosa serviva l'ultima cosa elencata, e cosa fosse.
Carta vetrata, coccodrillini (pinze a coccodrillo, no?), fusibili penso si capisca cosa siano e che uso se ne debba fare...


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 20:23 
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E' lo stecchino che ti rimane in mano quando hai finito il gelato.
Con le vecchie loc. poteva servire pure quello, come potevano servire le vecchie cinque lire, o il manico della scopa....
Espedienti da "praticoni" per bloccare ettrovalvole, contattori o relè bizzosi.
Chimavamo coccodrillini quei cavallotti che avevano alle estremità i due morsetti che ricordavano il rettile in questione.
Se mi viene in mente qualche altra cosa, poi la scrivo: da qualche parte dovrei avere ancora il necessaire da viaggio.
Ma chissà dove l'ho infilato.


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 20:52 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Quella della monetina la sapevo: intorno al 1985 mi ricordo di aver sentito che per risolvere non so che inconveniente che ricorreva nelle E.626 con combinatore motori (peraltro, quella del museo di Trieste ce l'ha!)occorreva isolare una condotta d'aria e nelle stesse istruzioni ufficiali al personale si indicava l'uso di una moneta da 10 lire.


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 21:10 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2006, 21:34
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All'estero, dove vanno ad agente solo da anni, oppure, per non andare tanto lontano, sulla Merano-Malles (anche se l'Alto Adige non è Italia...) dove il macchinista è solo solo (nel senso che non c'è neanche il CT), sono tutti marziani? o masochisti? o deficenti?


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 21:16 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:02
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snajper ha scritto:
Quella della monetina la sapevo: intorno al 1985 mi ricordo di aver sentito che per risolvere non so che inconveniente che ricorreva nelle E.626 con combinatore motori (peraltro, quella del museo di Trieste ce l'ha!)occorreva isolare una condotta d'aria e nelle stesse istruzioni ufficiali al personale si indicava l'uso di una moneta da 10 lire.


All'epoca, non circolavano tante istruzioni ufficiali sui guasti da parte delle FS, come oggi invece esistono per le loc. moderne: si trovavano per lo più dispense sindacali fatte da macchinisti anziani che mettevano a disposizione le loro esperienze precedenti. A volte si trattava di veri e propri lavori da amanuense, anche di pregevole fattura, oppure di ciclostilati rilegati.
La monetina (per un periodo ho portato con me anche una di 1 £, che si diceva portasse fortuna) serviva per bloccare le elettrovalvole dei contattori che occorreva avessero una posizione certa e richiesta per risolvere l'avaria che si era presentata in quel momento.


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MessaggioInviato: lunedì 6 ottobre 2008, 15:20 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
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Ho letto sui giornali (addirittura su un quotidiano si poteva inviare una mail per il sondaggio se era giusto o no' il suo lincenziamento) gli articoli del macchinista DE ANGELIS e da ex collega mene dispiace di quello che gli è capitato,posso anche condividire le sue dichiarazioni in riguardo alla sicurezza ferroviaria e gli auguro una riassunzione nei suoi ruoli lavorativi.
Pero'.... e se i panni sporchi si lavassero in famiglia?
PS il discorso dell'agente solo o unico è dagli anni"70 che ne parlano
ai tempi era stato auttuato alle ALe 883/840/540/ALn 668ecc,ecc e senza SCMT ovviamente con delle limatizioni chilometriche e normative.
scusatemi il disturbo


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MessaggioInviato: lunedì 6 ottobre 2008, 15:25 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
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A volte per bloccare alcuni delle E.626/E.636 relè si usava la palettina di plastica del caffe'


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MessaggioInviato: lunedì 6 ottobre 2008, 20:45 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
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Bill ha scritto:
All'estero, dove vanno ad agente solo da anni, oppure, per non andare tanto lontano, sulla Merano-Malles (anche se l'Alto Adige non è Italia...) dove il macchinista è solo solo (nel senso che non c'è neanche il CT), sono tutti marziani? o masochisti? o deficenti?

SPERICOLATI!!! :shock: :shock:
UP 8)


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 18:07 
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Iscritto il: venerdì 12 settembre 2008, 19:38
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Scusa ma non sono d'accordo :) ...le condizioni possono essere precarie fin che vuoi, ma che manchi un punto di riferimento ai viaggiatori credo sia già troppo.
Non voglio fare del sensazionalismo, sia ben chiaro...ma non m'è mai piaciuto l'AU con 464 detto francamente...ripeto, il citofono esiste (sperando funzioni sempre), però non mi convince il CT così "distante" dai viaggiatori...anche fare un biglietto a bordo diventa un problema non da poco. :oops:
Anche perchè (e qui chiedo lumi ai più esperti), non so se in caso di chiamata citofonica il CT sia autorizzato ad aprire il corridoio della locomotiva e farci passare un viaggiatore. :roll:


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 18:12 
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No.


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Grazie...come pensavo. :wink:


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 18:39 
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Località: Grosseto
ALe724 ha scritto:
Scusa ma non sono d'accordo :) ...le condizioni possono essere precarie fin che vuoi, ma che manchi un punto di riferimento ai viaggiatori credo sia già troppo.
Non voglio fare del sensazionalismo, sia ben chiaro...ma non m'è mai piaciuto l'AU con 464 detto francamente...ripeto, il citofono esiste (sperando funzioni sempre), però non mi convince il CT così "distante" dai viaggiatori...anche fare un biglietto a bordo diventa un problema non da poco. :oops:
Anche perchè (e qui chiedo lumi ai più esperti), non so se in caso di chiamata citofonica il CT sia autorizzato ad aprire il corridoio della locomotiva e farci passare un viaggiatore. :roll:


Mi spiace di non essermi spiegato bene e di essere stato frainteso: quello che intendevo dire è che il problema viaggiatore interessa assai poco al core business, se non nell'atto in cui paga il recapito di viaggio, poi se la sbrighi lui.
Molte stazioni, anche di una certa importanza, sono desolatamente vuote, perchè la volontà di tagliare eliminando il personale è stata una delle scelte strategiche, in controtendenza rispetto alle altre amministrazioni ferroviarie.


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 18:40 
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Località: Torino
Roncola ha scritto:
quello che intendevo dire è che il problema viaggiatore interessa assai poco al core business, se non nell'atto in cui paga il recapito di viaggio, poi se la sbrighi lui.
Molte stazioni, anche di una certa importanza, sono desolatamente vuote, perchè la volontà di tagliare eliminando il personale è stata una delle scelte strategiche, in controtendenza rispetto alle altre amministrazioni ferroviarie.

Ahhh...allora in questo concordo in pieno con te. :wink:


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