Negli anni 70/80 ed anche dopo erano a prenotazione obbligatoria tutti i TEE e molti rapidi (in 1 classe), in particolare quelli con ETR o 601 (credo qualcuno anche in 2 classe).

Che bei tempi.....
andare al mare con le 100porte e le corbellini tirate dal 428, o col Diretto Roma Torino (non scherzo, c'era davvero) cosi' lungo che usciva dai marciapiedi di tutte le staiozni piccole.
PS una volta l'ho preso (1977) per tutto il tragitto su una 1921 di prima.... che smazzata!

Ma siamo perfettamente in topic !
Io nel 1969 la vedevo sovente passare dal mio paese la "prova carbone" (merci in prestazione con carri L per Chivasso carichi di carbone) trainati dalla 685 scortata dal CD e ti assicuro che sentire una 685 con un treno in prestazione è una bella musica ! Passava anche dal tuo paese... quindi raccontaci pure la "lunga storia"...

Se è per questo allora negli anni 80 c'era anche il diretto Salerno-Milano via Caserta-Cassino con una quindicina di pezzi tra X e 59000, con Caimano in testa.

[quote="CORTIANTONIO-UTENTEACIDO"]Mi ricordo, se può interessare, che con il
''FRECCIA DELLA LAGUNA'' da Roma T.ni a Venezia S.L
espletato con le Ale 601, non era consentito l'accesso
a viaggiatori in piedi.... visto con i miei occhi
a Roma, il treno non partiva finche tutti i viaggiatori
in eccesso non scendevano dal treno!quote]

ci credo, era a prenotazione obbligatoria con assegnazione del posto!

forse perchè sono più energetiche e resistono meglio di altra frutta ai lunghi viaggio con temperature elevate. inoltre non ci si sporca.

Vero, però mettono sete e ai quei tempi se non avevi dietro la scorta eri fritto. Bèh, anche oggi non va poi tanto meglio. Bellissima era anche la traversata dello stretto, rimasta tale e quale, soprattutto in senso sud-nord. Avveniva intorno alle 22/23 o intorno alle 11 nel caso del Peloritano. Noi piccoli, debitamente scortati e con guinzaglio salivamo sul ponte non prima di aver mangiato " l'ultimo arancino" della stagione. Il viaggio di ritorno comunque era pieno di tristezza...anche perchè ricominciava la scuola
Sandro.

per l'acqua ci si poteva rifornire alle (tante) fontanelle funzionanti nelle stazioni di fermata (Gioia Tauro, Lamezia, Paola...), sempre fresca. Oltre agli arancini (giganti) ci metto pure una bella granita di limoni o i cornetti (enormi) che si trovano anche in stazione a Messina. Non conta l'età o quante volte si è fatta la traversata: l'emozione, il groppo in gola e la nostalgia sono sensazioni sempre nuove, uniche, indescrivibili per ogni viaggio. Specie se si è siciliani.

Vorrei vedere una foto di queste fantomatiche "59000"
UP

Vuoi vedere che saranno le tipo 59???

Io le ho sempre chiamate Bz 45.000 oppure tipo 1955/57 oppure Tipo anni 50.
UP

Non siamo in pochi a chiamarle Cinquantanovemila... anche se nei registri FS non esisteva questa definizione.
A proposito, quanto ci metteva un diretto Salerno-Milano o Roma-Torino?

Nel 69 c'erano i rapidi, i direttissimi, i diretti, e gli accelerati... no, forse c'erano già i locali. Io facevo la prima liceo scientifico a Udine, e facevo Udine-Cividale in treno tutte le mattine e poi al ritorno. Al ritorno dopo la scuola annunciavano un (locale? diretto?) che "FERMA A GEMONA, CARNIA, PONTEBBA, TARVISIO" e partiva subito prima di noi.

Dal 65 al 68 abitavo a Bergamo, e tornavamo a trovare i nonni a Bari con l'Espresso del Levante, che era un direttissimo. Faceva giorno verso Vasto, e i miei mi permettevano di bere il caffe' (nel bicchierino di carta, comprato non so dove). Qualche volta prendevamo il rapido, che era un ETR 200... quanti ricordi: infatti quando è uscito l'ETR 242 Rivarossi l'anno scorso l'ho preso immediatamente, fascia verde toppata e tutto. Una volta misero un'ETR 300, e fu impossibile schiodarmi dalla vettura belvedere.

Il castano-isabella delle carrozze non me lo ricordo. Come ricordi ferroviari io sono rigorosamente ardesia! A parte le 668 che prendevo per andare a trovare la mia prima morosa, ma cominciamo a essere fuori periodo (anni 70).

Paolo

Passano spesso a San Giodocco.

Ma le puoi vedere solo se metti il giubbino arancione in 3D.

avete (quasi) ragione, ho fatto un mix tra tipo 45000 e classe 1959, anche se, come a G-master, risulta anche a me la denominazione 59000 in alcuni ambienti.
Il diretto Salerno-Milano partiva il mattino presto e arrivava a Milano C.le nel tardo pomeriggio. Se trovo il vecchio orario cartaceo riporterò con precisione i dettagli di percorrenza. Parlo del 1986, quando, in pieno servizio militare, lo vedevo passare in stazione a Caserta verso le 8, poco dopo l'arrivo dell'expr da Palermo (con carrozze dirette da Trapani) in prosecuzione per Roma via Cassino, proprio a precedere il diretto in questione.

Abbiamo (proprio) ragione !
Ma l'importante è capirsi, poi si scherza.