..sulla Rocchette-Asiago hanno fatto servizio anche delle macchine insospettate...........vedrete sui libri in preparazione !!!
Ed a proposito di locomotive conservate da privati vicino a Torino in un giardino c'è nientemeno che la 829 001 ( prototipo delle future 830 e realizzate in soli 6 esemplari tra cui la 001 venduta negli anni trenta alla FIAT).......poi magari si scopre che da qualche parte è imboscata anche una 745!!! (Magari!!)

Macchine insospettate???
Alludi alle ADe della Sardegna o... c'è altro???
E quali sono questi libri in preparazione??
Alessandro

Per Zio Beppe:
di questa fantomatica 829 ad Alpignano si sa qualcosa di più?
Tempo fa avevo aperto un filetto sull'argomento, ma andandolo a cercare non l'ho più trovato.

Si tratta forse di questo eccentrico editore?
http://www.eartmagazine.com/readart.asp ... nguage=ita
(credo di sì, visto che la media di locomotive in giardino per comune italiano è decisamente più bassa di 2, per cui sono portato a credere che nessun altro, ad Alpignano, abbia dei rotabili parcheggiati tra le ortensie e i topinambur).

Ciao
Andy

Alberto Tallone era considerato uno dei migliori rappresentantìi dell'arte (arte, non attività) tipografica mondiale. Il fatto che possedesse due locomotive lo rende anche simpatico.

http://archiviostorico.corriere.it/2004 ... 1096.shtml

http://www.provincia.torino.it/turismo/ ... pignan.htm

C'è un servizio su TT di giugno 2009 sullo scarico e collocazione della loco nel "giardino": in realtà è stata collocata dove una volta sorgeva il piano binari della stazione, oggi sede del Museo della Guerra. Le rotaie dove è stata collocata la R370 sono originali della linea e recuperati da una falegnameria del luogo che li ha utilizzati tra gli anni '60 e l'inizio di questo decennio per movimentare un'attrezzatura. Il fattoi che la loco abbia il muso rivolto a valle ha un risvolto sociologico per roicordare la direzione che i migranti prendevano per scampare alla fame e cercare fortuna andando verso la pianura.

A proposito di questa ferrovia, questa mattina ho trovato una bellissima foto del ponte sull'Astico, scattata dal basso, nel numero del giugno 1928 della rivista "Le Vie d'Italia", pag. 471. Finora non l'ho vista ristampata in alcuna pubblicazione, però non le ho sfogliate tutte, per cui...

L'autore è un certo Manea di Rocchette.