Non esisteva Internet, ma passavo il pomeriggio sul cavalcavia di via Vandalino a vedere una 743 che manovrava i carri auto della Fiat allo scalo di Torino S.Paolo e non me ne fregava niente se non riuscivo ancora a fare lo scubidù.

Alle volte capitava sui treni festivi per Bardonecchia di trovarsi su una carrozza col finestrino che si apriva e chiudeva tirando una linguetta in cuoio, finestrino che poteva stare solamento o tutto chiuso o tutto aperto.

Tornando da bambino la domenica sera dalla val di Susa, il treno si fermava a S. Antonino per dare precedenza al Mont Cenis in ritardo e questo passava poi a tromba spiegata: era una RGP francese e, dal treno fermo, la si guardava dall'alto in basso.
Pochi anni dopo le cose erano cambiate solo perchè il Mont Cenis fischiava come i treni normali e le Breda ALn 442-448 erano alte quasi come le carrozze normali.

I computer erano solamente alla NASA, ma l'assuntore di Rosta ci vendeva il biglietto Edmonson per Avigliana anche dopo la mezzanotte.

L'aria condizionata, oltre che nei supermercati Standa e Upim, c'era solo sul Settebello perchè le Ale601 e gli Arlecchino non circolavano ancora.

Sono di Torino, classe 1952, ben oltre i 40 anni, ahimè...

Luigi Cartello

Un vero delitto! La 005 almeno avrebbero dovuto preservarla!

E invece no!
Ci resta solo la 001 prototipo...ferma...ma mirabilmente rimessa a nuovo dalle ex OGR di Foligno!

...noi 40enni che navigavamo sullo Stretto su una delle 15 vetture del Conca d'Oro dopo aver fatto 4 manovre di ingresso e 3 di regresso per infilare tutto il treno sul traghetto...

...Ricordo il mio primo abbonamento ridotto per studenti, Borgomanero-Vercelli, via Novara, costo £ 22.500, anno 1987.

E nei pomeriggi a Vercelli in attesa del treno di ritorno a casa, un diretto Torino PN-Domodossola, (D445, 3 vetture MDVC e una semipilota)
mi incuriosivano le ALn773 in sosta al primo binario tronco lato Pavia.

... e noi che abbiamo visto fare manovre internazionali ad una sogliola a.... Roma San Pietro. Quando ancora la Roma Viterbo era a binario unico e si andava sulle 1400... e c'era il locale del pomeriggio che limitava a Trastevere effettuato con la d341... e la 740 il merci del pomeriggio che manovrava a Monte Mario... ora ci sono i taf...sardinati...

A Cremona c'erano i treni Ibridi E424+2carrozze rimorchiate delle "Fanta" e la pilota 803, con quel miscuglio di colori tra macchina e rimorchiate indimenticabile, e irripetibile! A volte anche le due carrozze erano omogenee con la pilota, creando un complesso molto elegante.

Quando passavi la notte nelle sale di attesa .... in attesa delle prime partenze mattutine dei locali e dei raccoglitori con le macchine a vapore ma quei beati adesso hanno almeno 50 anni..

sbagliato, io nei miei viaggi con biglietto circolare ma anche in occasione di concorsi ed altro ho "dormito" spesso nelle sale d'attesa (Mi c.le, Verona p.n., bologna nei gabbiotti tra i binari, più comodi, e poi trieste, torino, roma t.ni, villa s.g., fi smn, caserta e qualche altra minore) e i 50 verranno tra tre anni... però non ho viaggiato a vapore

Era proprio al vapore che mi riferivo.....

allora ok, io del vapore attivo ho pochi ricordi, solo una 740 in manovra a Trapani quando mancò per qualche settimana la 225 da manovra, e mi ci fecero pure salire per una andata-ritorno sull'asta del deposito. Tornai a casa sporco di grasso, ma felicissimo! Avevamo anche la 625 177, prima sulla piattaforma del deposito, poi su un tronchino del DLF con due vecchi Ghms, ma per sua fortuna fu portata via dal D342, adesso gode di ottima salute... evidentemente non la meritavamo.

Beati noi 40enni e piu'.... che ...Ho avuto la fortuna di guidare tutti i tipi di locomotive FS elettriche e qualche diesel di quei tempi !!!!!
pero' non soffrivo le vaporiere......(peccato)

però... potevi rimediare con un carro riscaldo!

... abbiamo viaggiato ancora sugli ETR 220 del "Rialto" a 160 all'ora sulla Milano-Venezia alle spalle dei macchinisti, che tenvano aperta la porta della cabina di guida. Ripetizione dei segnali e controllo della velocità (quando c'erano gli AV in testa) inseriti. Sembrava di volare.

Beati noi cinquantaquattrenni, che abbiamo comprato la tessera Inter-Rail a 55.000 lire (per poi riconsegnarla in stazione e avere indietro 5.000 lire... mancando quindi il ricordo di un mese meraviglioso...) nel 1974 (secondo anno della creazione di Inter-Rail? non ricordo...) e abbiamo girato l'Europa con il sacco a pelo e la tendina canadese, salendo e scendendo da una moltitudine e varietà di treni che oggi è pura follia immaginare...
Beati noi, che oggi possiamo ricordare con trenini 87 volte più piccoli quale tempo magico ci siamo lasciati alle spalle...