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Penso che ci si riferisse proprio a un paragone con il caso di Viareggio (roulotte a cui si stacca una ruota = vagone GATX a cui si rompe un assile)...
Concordo con Mallet che la perizia sarà fondamentale per capire la dinamica dell'incidente, confido nel Prof. Diana del Politecnico di Milano (Direttore del Dipartimento di Meccanica, che è stato mio professore di Dinamica e Vibrazioni delle Macchine) che già da anni svolge compiti di super-perito in caso di incidenti ferroviari, ed è un mastino.
Detto questo, in seguito all'incidente di Viareggio Antonio Tajani, Commissario europeo ai trasporti, ha voluto che fosse organizzata a Bruxelles una conferenza sulla sicurezza del trasporto ferroviario, che si è tenuta l'8 settembre scorso. In quell'occasione Moretti disse di non avere nessuna colpa riguardo all'incidente, con le note argomentazioni già esposte più volte (le FS noleggiavano carri della cui manutenzione non erano responsabili ecc.) - da notare che in quell'occasione il capo della divisione "sicurezza" dell'Agenzia ferroviaria europea di Valenciennes (che coordina anche le investigazioni sugli incidenti ferroviari in Europa) mi disse che Moretti a suo avviso sarebbe dovuto andare in galera visto che era il capo supremo della società che aveva accettato (tramite la sua componente Trenitalia, in questo caso - RFI non c'entrava) i carri GATX come atti a circolare per suo conto. Fu tanto "coraggioso", devo dire, da ripetere tali affermazioni in pubblico verso la fine della conferenza, ma al momento è stato liquidato con poche frasi di circostanza.
Saluti a tutti
Edelweiss
P.S. Sì, conosco Moretti - di nome da quasi 20 anni (era all'epoca il boss delle FS a Firenze riguardo al materiale rotabile, e ci fece dannare nella progettazione dell'ETR 500 e delle E.402 A), e di persona da 6 o 7: amabile quando vuole, squalo all'occorrenza (cioè spesso), non si lascia mettere i piedi in testa e sa di cosa parla. Ogni tanto vende fuffa (il famoso ordine di nuovi rotabili per treni regionali da qualche miliardo di € in realtà era cosa già in cantiere, sennò col piffero che cominciavano a consegnare già nel 2010!), ma di solito parla chiaro. Tanto per fare un esempio, qualche anno fa in un convegno del CIFI a Napoli ricordò a tutti che quand'anche fosse terminata la costruzione dell'Alta Velocità, ciò avrebbe sì liberato i binari delle vecchie linee per renderli disponibili ad accogliere altri traffici, ma l'effettuazione di questi treni in più (in maggioranza treni dei pendolari) non sarebbe stata per nulla automatica e garantita per due ragioni: la saturazione delle linee nell'avvicinarsi ai nodi (dove AV e vecchi tracciati convergono) e soprattutto il fatto che ogni treno regionale effettuato era (ed è) in perdita, quindi o qualcuno pagava per fare questi treni extra o le linee vecchie sarebbero rimaste vuote. Ergo, non se lo è sognato oggi ma è da tempo che va dicendo che lui deve stare sul mercato e o qualcuno paga per i servizi in rosso oppure lui non li fa. Certo per noi appassionati era più affascinante il sistema di una volta, ove i treni c'erano sempre e poi a fine anno lo stato ripianava il buco nelle casse delle FS... Ma non mi stancherò di ripetere che la DB fa soldi coi treni regionali (e anche coi merci, prima della crisi degli ultimi mesi), ergo il difetto non sta nelle ferrovie come sistema, ma in "certe" ferrovie come impresa.
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