Mardocche ha ..già fatto molto in Italia, se è per questo, e la concorrenza sui media è spietata.
Primissimi anni2000, in italia c'era D+ (TV satellitare). Notando da consumato e affermato Podestà del satellite, nonchè attratto da £$€ che c'erano milioni(forse un paio, ma bastanti per mettergli appetito) di italici abbonati soprattutto calciofili e il sistema di codifica era semplice da "aprire", ad un certo punto della storia pare si sia improvvisamente illuminato il web con le famose chiavi mensili (0c,0d,0e)diventate così facilissime da reperire (su server extraUE) con un motore di ricerca; e con 50mila lire di spesa per scheda e relativo programmatore oltre a un minimo di conoscenze informatiche, ognuno poteva farsi la schedina tarocca. Poi nacque anche stream, ma con codifica proprietaria dello stesso M. , "aperto" facilmente anch'esso grazie al simulcast e alla applicazione della legge sul decoder unico: legge che ha durato quanto..lo strillo di un gatto. Gli abbonamenti regolari crollarono e M. potè comprarsi D+ e virtualmente il ...competitor per un piatto di lenticchie.
Shilvio (o pierShilvio) un giorno disse: toh, me la fò anch'io la tv a pagam€nto, basta col gratis, ma prima ritocco o fo ritoccare l'iva al canguro e gliela sbatto al 20%: ...bellino lui, in America c'ha Fox(estremamente repubblicana),in UK c'ha 3/4 della stampa gossip-garbage e da noi.. simpatizza e si arruffiana con le sinistre! giù in toscana direbbero "fa da qlo e da potta"
ultimamente sono entrati anche gli scandinavi di dahlia (sempre sul digitale terrestre) che han comprato (pare anche qui a "buon" prezzo, ma per gli scandinavi..) ponti e frequenze da TelecomItaliaMediaBroadcast..tanto per rompere un pò gli zebedei al primo cittadino della Brianza ..e la giostra può ripartire.
Regola universale per tutti i broadcaster: tanto il brodo (contenuti) più o meno è sempre quello, lo riscaldiamo sempre.
versione semiseria, ma dà un'idea.

Ritornando in tema, i bodyscanner sulle stazioni sono una "ca*ata pazzesca" certificata dai numerosi post di replica, qui e altrove, da cui traspare quel buonsenso e quella logica che manca ai nostri Dipendenti del Palazzo.

OK San cassiano so' dov' è(tutti i posti non lontani da binari sono casa o quasi )
ma Razzuolo catapulta eh
PS la domenica sono pure io disperso a lato faentina: Casalfiumanese(niente binari pero' )

Razzuolo è il primo paese che si incontra sulla 302 salendo verso la Colla, dopo Ronta. E' lontano dai binari perché dopo la stazione di Ronta (Roooòntax!) la linea piega a destra e si infila nella prima galleria di valico.
Razzuolo è almeno duecento metri più su, ed è un tranquillo borghetto in mezzo a una stretta vallata.
Da vedere anche Madonna dei Tre Fiumi, con l'antica stazione di posta di epoca lorenese (purtroppo non borbonica, ma fa lo stesso) trasformata in un piacevole ed economico albergo.
Più su ancora incontriamo la Fonte dell'Alpe, nota per la vecchia pensione abbandonata e per la fonte omonima, che attira torme di vecchi a parcheggiare di traverso per prendere l'acqua.
E arriviamo al Passo della Colla.
Purtroppo, l'antica locanda del Passo è stata trasformata in orrendo casamento negli anni Cinquanta. Ma nella sala del ristorante si possono ancora vedere le foto di come era, con le Topolino e le Guzzi dei Carabinieri. Non ci sono binari? Eppure, in una di queste foto appare un solitario carrello decauville, chissà se non l'aveva rubato qualche ladro alla cava di Fornello...
La locanda permette il pernotto (scusate il bisticcio) con quindici euro a notte, ed è meglio di tanti alberghi che pretendono quattro volte tanto.
E' anche un punto di riferimento per i motociclisti della domenica (io sono un vespista feriale), che hanno mostri inguidabili da centotrenta cavalli e poi non sanno andare in curva. In compenso si portano le ragazze, che appollaiate lì sopra esibiscono perizomi infinitesimali.

Quanto a murdòccherduck, spero che sulla Colla non ci arrivi mai, o che caschi di sotto nel tentativo.

Chissà se col Permesso di Mobilità Sostenibile queste gite saranno ancora possibili...
Intanto, dal 2015 la domenica non si girerà più. Voi direte: per andare almeno a Crespino c'è il treno. Eh no! Dato che sulla Faentina la trazione è diesel e ogni tentativo di elettrificazione è finito nel nulla (nonostante che in molte gallerie ci siano ancora i sostegni per il doppio filo del trifase...), questa linea sarà chiusa per ragioni ambientali insieme a tutto il resto non elettrificato della rete italiana. E sarà trasformata in una ecologicissima pista ciclabile.
La 302 sarà percorribile solo con le nuove eco-corriere a batteria, ma siccome la tecnologia delle celle a combustione non è ancora matura, saranno più le volte che i nuovi ecobus si fermeranno a Ronta con le pile finite.
Direte: è sempre possibile per gli amanti del trekking provare a imboccare uno dei numerosi sentieri e farsela a piedi. Peccato che, dal 2013, un'ordinanza regionale impedirà a chiunque non autorizzato di prendere qualsiasi trazzera che non sia percorribile anche da mezzi a motore. Perché la presenza di umani turba la riproduzione dei daini (compreso quello che ho quasi investito con la vespa nell'aprile del 2006) e influisce sullo sviluppo psicomotorio delle femmine di cinghiale (?).
Conseguenza di tutto questo, restare la domenica a guardare la partita su uno dei canali di murdòccherduck, sempre che vada in onda prima della sospensione della corrente alle 23: per contribuire al risparmio energetico, si sa.

OK mi hai fatto venire la voglia di esplorazione(soprattutto la foto del carrello,ci sono state
alcune reti nelle miniere lì intorno)appena posso carico la bici sul treno e mi faccio questo pezzo di 302.

Attenzione, il carrello è stato fotografato alla Colla intorno al 1950!
Se ne vuoi vedere un po', ci sono sempre quelli alla cava sopra la stazione di Fornello, insieme a una decina di metri di binario ancora utilizzabile su cui farli andare avanti e indietro.
Anche un'escursione in mezzo alle foreste per raggiungere Fornello vale la pena.