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(ANSA) - ROMA - Mauro Moretti sara' il nuovo amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta il presidente. Il Tesoro, azionista unico, portera' i due nomi all'assemblea formalmente necessaria per ufficializzare le nomine: sara' convocata ad horas, forse domani. Elio Catania, presidente ed amministratore delegato dal maggio del 2005, ha lasciato l'incarico in anticipo rispetto alla scadenza del mandato prevista per giugno 2007. Due comunicati del Tesoro, in serata, mettono cosi' fine al balletto di voci che da settimane si rincorrevano sul cambio ai vertici delle Ferrovie. Trova conferma la soluzione di un 'tandem': un profondo conoscitore dell'azienda come amministratore delegato affiancato da un presidente scelto all'esterno dell'azienda. Mauro Moretti guida oggi, come amministratore delegato, la societa' del gruppo Ferrovie per costruzione e gestione delle infrastrutture ferroviaria, Rfi. L'economista Innocenzo Cipolletta e' presidente del Sole 24 Ore, di Ubs Corporate Finance Italia, e dell'Universita' di Trento. E' stato direttore generale di Confindustria tra il 1999 ed il 2000.
Tra i nodi che dovranno affrontare, i conti in rosso (con perdite salite da 125 a 465 milioni nel 2005), le tariffe ferme da anni, il problema storico della qualita' del servizio. Ma anche una possibile ristrutturazione societaria del gruppo Ferrovie, con una separazione piu' netta tra costruzione e gestione della rete e le attivita' di trasporto passeggeri e logistica, gia' oggi divise all'interno tra le societa' Rfi e Trenitalia. Immediati i commenti dei sindacati. Sull'uscita di Catania e' caustica la Cgil: ''Di certo non lo rimpiangeremo'', dice il segretario confederale, Nicoletta Rocchi: ''Le ferrovie hanno raggiunto un punto di non governo. Il problema della sicurezza e della puntualita' sono sotto gli occhi di tutti. Ora anche i conti dell'azienda sono arrivati a livelli di guardia''. Quella di Moretti e Cipolletta e' una ''indicazione azzeccata'' per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: ''Persone capaci, competenti, riusciranno a gestire le Ferrovie facendole uscire dalle difficolta' in cui si trovano oggi''.
Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ''sono due personalita' del mondo manageriale italiano che hanno dimostrato in passato doti di equilibrio e professionalita', con i quali il sindacato spera ora di costruire nuove relazioni industriali nell'esigenza di un rilancio del sistema ferroviario italiano''. Il manager targato Ibm, il gruppo informatico in cui Catania ha trascorso 35 anni della sua attivita' e dove e' stato presidente ed amministratore delegato per l'Italia ed i Paesi del Mediterraneo, chiamato alla guida delle Ferrovie dal governo Berlusconi, lascia nella storia delle ferrovie italiane una mini-rivoluzione, quella dei treni low cost. Lasciando le Ferrovie, Elio Catania ha sottolineato di essere ''orgoglioso di aver avuto l'opportunita' di guidare questa grande realta' del nostro Paese in un progetto di trasformazione cosi' importante'', e di essere ''soddisfatto dei risultati raggiunti in questi due anni, grazie anche al lavoro di tutta la squadra. So di lasciare - ha aggiunto - il Gruppo FS piu' forte sul piano della sicurezza, dei nuovi servizi, dell'efficienza. Significativi progressi sono stati fatti nel campo delle tecnologie e degli investimenti. Sono consapevole che tanto resta ancora da fare''.
Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, lo ringrazia per ''lo spirito di servizio dimostrato mettendo a disposizione del Gruppo FS la sua lunga esperienza manageriale, per i significativi risultati conseguiti e per la sensibilita' dimostrata nel comprendere l'esigenza di un avvicendamento in questa delicata fase di passaggio''. Ed auspica ''che le capacita' professionali e le doti di leadership di questo top manager restino al servizio della crescita del Paese''. (ANSA).
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