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MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 18:42 
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Stefano Paolini ha perfettamente ragione. Non basta aver creato un museo dei trasporti a casa propria (Ranco, sperduta località sita sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, alle spalle di Angera) per poter gestire con successo una rete ferroviaria. Anzi, meglio avere un tecnico che se ne frega degli aspetti museali della ferrovia ma che invece sappia far funzionare i servizi ferroviari alla perfezione. Che poi ci siano altri ai quali viene delegata tutta la questione musei/treni storici/recupero dei materiali d'epoca e così via ben venga, ma chi gestisce il servizio ferroviario deve soprattutto dare il migliore che può alla clientela.
Saluti
Anatole


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 11:30 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 12:22
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Località: Lecce
Ma alla fine Catania se ne è andato?
Ho fatto una ricerca con Google ma non ho trovato nessuna notizia fresca.

Anche circa la morte di Gianfranco Legitimo (ex di Trenitalia o FS non ricordo) non ho trovato niente.

Perfino sui siti ufficiali delle Ferrovie la ricerca non porta a niente.
Boh

Ciao
Massimo


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 11:38 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:32
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Se ho capito bene Catania è ancora al suo posto.

Ogliari non lo vedrei bene nemmeno nel settore dello storico.....luminare e museo non mi pare siano due termini che si addicano alla persona in questione.


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 11:58 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 9:09
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Località: Savona
Catania è al suo posto, ma non dura molto.

Il mio "luminare" era in senso quasi ironico. :wink:

Ciao!


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 21:10 
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Iscritto il: sabato 24 giugno 2006, 21:46
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Località: varese
il ministro dell'economia ha nominato la nuova dirigenza fs:
innocenzo cipoletta presidente fs.
mauro moretti amministratore delegato fs.
ora moretti sappiamo chi e,tutto sommato secondo me ad rfi non ha lavorato male, ma cipoletta se ricordo bene era un "pezzo grosso di confindustria"cosa centra con fs?e soprattutto quali sono i suoi compiti visto che se non sbaglio e l'amministratore delegato che "comanda".
comunque spero che appena insediati spazzino via al completo i vertici trenitalia!!(secondo me e li che sta il problema)


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 10:00 
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Iscritto il: giovedì 15 giugno 2006, 23:17
Messaggi: 305
Località: COMO
Paolini.Stefano ha scritto:
Se ho capito bene Catania è ancora al suo posto.

Ogliari non lo vedrei bene nemmeno nel settore dello storico.....luminare e museo non mi pare siano due termini che si addicano alla persona in questione.


Vedo che insisti sul tuo accanimento nei confronti di Ogliari.
Premesso che io con il sig. Francesco Ogliari non ho nulla a che fare non vedo il perche' tanto accanimento. ( andrebbe giustificato )
Ho sempre ammirato questa persona per la sua ( e nostra ) smisurata passione per le ferrovie sia sotto il livello storico che quello tecnico.
Penso che fino ad oggi nessuno sia riusito a eguagliare il suo lavoro svolto in letteratura ferroviaria...
Anche io non so se sarebbe in grado di gestire e rialzare l'azienda piu' malandata del nostro paese ma sicuramente ci metterebbe l'anima per cercare di far diventare l'auto un mezzo alternativo al treno ( o al tram ) al contrario di quello che avviene ora...


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 11:39 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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Aver allestito un museo o scritto libri non credo basti a risollevare le sorti delle ferrovie italiane.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 11:57 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 9:09
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(ANSA) - ROMA - Mauro Moretti sara' il nuovo amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta il presidente. Il Tesoro, azionista unico, portera' i due nomi all'assemblea formalmente necessaria per ufficializzare le nomine: sara' convocata ad horas, forse domani. Elio Catania, presidente ed amministratore delegato dal maggio del 2005, ha lasciato l'incarico in anticipo rispetto alla scadenza del mandato prevista per giugno 2007. Due comunicati del Tesoro, in serata, mettono cosi' fine al balletto di voci che da settimane si rincorrevano sul cambio ai vertici delle Ferrovie. Trova conferma la soluzione di un 'tandem': un profondo conoscitore dell'azienda come amministratore delegato affiancato da un presidente scelto all'esterno dell'azienda. Mauro Moretti guida oggi, come amministratore delegato, la societa' del gruppo Ferrovie per costruzione e gestione delle infrastrutture ferroviaria, Rfi. L'economista Innocenzo Cipolletta e' presidente del Sole 24 Ore, di Ubs Corporate Finance Italia, e dell'Universita' di Trento. E' stato direttore generale di Confindustria tra il 1999 ed il 2000.

Tra i nodi che dovranno affrontare, i conti in rosso (con perdite salite da 125 a 465 milioni nel 2005), le tariffe ferme da anni, il problema storico della qualita' del servizio. Ma anche una possibile ristrutturazione societaria del gruppo Ferrovie, con una separazione piu' netta tra costruzione e gestione della rete e le attivita' di trasporto passeggeri e logistica, gia' oggi divise all'interno tra le societa' Rfi e Trenitalia. Immediati i commenti dei sindacati. Sull'uscita di Catania e' caustica la Cgil: ''Di certo non lo rimpiangeremo'', dice il segretario confederale, Nicoletta Rocchi: ''Le ferrovie hanno raggiunto un punto di non governo. Il problema della sicurezza e della puntualita' sono sotto gli occhi di tutti. Ora anche i conti dell'azienda sono arrivati a livelli di guardia''. Quella di Moretti e Cipolletta e' una ''indicazione azzeccata'' per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: ''Persone capaci, competenti, riusciranno a gestire le Ferrovie facendole uscire dalle difficolta' in cui si trovano oggi''.

Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ''sono due personalita' del mondo manageriale italiano che hanno dimostrato in passato doti di equilibrio e professionalita', con i quali il sindacato spera ora di costruire nuove relazioni industriali nell'esigenza di un rilancio del sistema ferroviario italiano''. Il manager targato Ibm, il gruppo informatico in cui Catania ha trascorso 35 anni della sua attivita' e dove e' stato presidente ed amministratore delegato per l'Italia ed i Paesi del Mediterraneo, chiamato alla guida delle Ferrovie dal governo Berlusconi, lascia nella storia delle ferrovie italiane una mini-rivoluzione, quella dei treni low cost. Lasciando le Ferrovie, Elio Catania ha sottolineato di essere ''orgoglioso di aver avuto l'opportunita' di guidare questa grande realta' del nostro Paese in un progetto di trasformazione cosi' importante'', e di essere ''soddisfatto dei risultati raggiunti in questi due anni, grazie anche al lavoro di tutta la squadra. So di lasciare - ha aggiunto - il Gruppo FS piu' forte sul piano della sicurezza, dei nuovi servizi, dell'efficienza. Significativi progressi sono stati fatti nel campo delle tecnologie e degli investimenti. Sono consapevole che tanto resta ancora da fare''.

Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, lo ringrazia per ''lo spirito di servizio dimostrato mettendo a disposizione del Gruppo FS la sua lunga esperienza manageriale, per i significativi risultati conseguiti e per la sensibilita' dimostrata nel comprendere l'esigenza di un avvicendamento in questa delicata fase di passaggio''. Ed auspica ''che le capacita' professionali e le doti di leadership di questo top manager restino al servizio della crescita del Paese''. (ANSA).

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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 12:01 
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Messaggi: 2935
da Dagospia:

E DI PIETRO SISTEMÒ CATANIA CON LE SPALLE AL MURO
Peccato non esserci perchè il colloquio di cinque minuti nel quale ieri mattina Tonino Di Pietro ha liquidato Elio Catania pare che sia stato memorabile.
Il ministro di Montenero di Bisaccia ha indossato la grinta che l'ha reso famoso in Tangentopoli e guardando fisso il manager Ibm che sente l'efficienza nella pancia, ha usato gli stessi toni alterati con cui ha interrogato i 2.000 protagonisti della sua epopea giudiziaria.
Nei corridoi del ministero raccontano che Tonino abbia detto: "Ingegnere! Io non ho i poteri di Padoa-Schioppa, però penso che sia meglio per lei andarsene e aspetto entro le 13 di oggi la lettera di dimissioni, altrimenti...".

Girano molte versioni sulle parole appese a quei puntini finali dell'ex-magistrato, ma certamente l'ombra cupa della minaccia è servita a sbloccare di colpo la situazione.
Dopo poche ore è arrivata sul tavolo di Padoa-Schioppa e di Di Pietro la lettera che chiude la carriera ferroviaria dell'uomo Ibm che per due anni ha tentato di combattere i disservizi, le pulci sulle carrozze e le richieste sindacali con una visione tecnocratica e personalistica che ha messo in fuga il suo portavoce Silvio Sircana e lo ha esposto a ogni genere di critiche.

Sulla carrozza di prima classe salgono (come Dagospia aveva anticipato a giugno nell'incredulità generale) l'economista-banchiere-editore Innocenzo Cipolletta e Mauro Moretti, il tecnico-sindacalista che quando si incazza fa squagliare i binari.
Cipolletta, l'uomo dalla testa fine e dal naso lungo per il potere, lascerà la presidenza di Ubs Italia, ma ritiene del tutto compatibile con il nuovo incarico quella del Gruppo editoriale "Sole 24 Ore", il quotidiano che d'ora in avanti potrebbe essere costretto ad abbassare la guardia sui drammi dei pendolari perchè in fondo a Confindustria la loro sorte interessa fino a un certo punto.

Con gli amici economisti Micossi e Paganetto, il Cyrano che fino a pochi mesi fa ha messo il suo cervello al servizio di Luchino di Montezemolo, festeggerà il nuovo incarico per il quale ha trovato anche in extremis l'accordo economico, mentre Elio Catania scende dal treno con 3,8-4 milioni di euro.
Nel palazzo obitorio delle Ferrovie Mauro Moretti è pronto a calare il pugno di ferro. Il manager sostenuto dai Ds non vede l'ora di passare dall'efficienza "virtuale" a quella "reale", e nel mirino ha soprattutto Roberto Testore, l'indossatore delegato di Trenitalia verso il quale l'universo interno sa che nutre profondi contrasti.
La birra Moretti e lo stuzzichino Cipolletta preparano rotaie fumanti.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 12:06 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 9:09
Messaggi: 205
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Moretti è anche quello che ha affermato tempo fa che la Tirrenica Sud "andrebbe raddoppiata e elettrificata"...

No comment.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 12:46 
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Sarebbe lunghissimo il discorso da fare sul On.Cav.Avv.Ogliari.....

Riconosco senz'altro il merito di aver pensato, voluto, allestito per primo un museo ferroviario, quello di Milano, che poi si è pietrificato su se stesso. Ma a suo carico invece imputo la perdita di numerosi pezzi già del museo lasciati marcire all'aria aperta (come l'ultimo esemplare di filobus snodato ad asse traslante dell'ATM milanese). Come poi non citare il sezionamento di una rarissima locomotiva tranviaria cabinata per mostrarne il meccanismo? Come poi non citare molti pezzi del museo di Ranco - per il quale lo stato paga una sovvenzione - gestiti con a dir poco fantasia, maltenuti, fatti passare per una cosa che non sono. Lo stile è sempre stato quello di caricare di romanzo e fantasia, prendendo in giro mandrie di persone ignoranti (nel senso che ignorano la materia), mezzi che nulla hanno di storico o che si vedono la loro storia distorta al solo scopo di "avere l'esclusiva". Non crederai davvero che quel povero tram a cavalli di Ranco sia una vettura ex Milano-Monza? Non crederai davvero che la loco tranviaria cabinata di Ranco si chiami Busseto in omaggio a Giuseppe Verdi? Non crederai davvero la storiella del carrello a vela? Tutte queste fantasie insieme a molte altre hanno sempre costellato el opere letterarie del Cav., fra le quali l'unica veramente seria e benfatta e la mitica e introvabile serie a tomi sui trasporti italiani, dietro alla quale c'erano ben altre persone e firme che sono state del tutto tralasciate.... Ma quello che mi urta di più è la malgestione di tutto il ben di Dio presente a Ranco, con l'UNICA edison ATM a sfasciarsi sotto al sole e alla pioggia, con l'ultima vettura della guidovia della Guardia a subire la stessa sorte, l'ultima Abbiategrasso ATM restaurata GRATIS dall'ATM quale dono personale al Ca. mentre era già in odore di altra destinazione, etc..... A me basta.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 12:58 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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L'opera di Ogliari sui trasporti italiani è completa quando si parla del nord, ma a mano a mano che sis cende a sud le notizie diventano sempre più frammentarie...fermo restando che cmq è un'opera unica nel suo genere,talmente introvabile che alla biblio FS mancano uno o due volumi.
Stefano, non te ce fare il fegato marcio per il Museo di Ogliari, quando hai un nome altisonante ti si aprono tutte le porte. e questo vale ovunque. Senza voler nulla togliere a nessuno


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 16:50 
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Iscritto il: giovedì 15 giugno 2006, 23:17
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Località: COMO
Paolini.Stefano ha scritto:
Sarebbe lunghissimo il discorso da fare sul On.Cav.Avv.Ogliari.....

Riconosco senz'altro il merito di aver pensato, voluto, allestito per primo un museo ferroviario, quello di Milano, che poi si è pietrificato su se stesso. Ma a suo carico invece imputo la perdita di numerosi pezzi già del museo lasciati marcire all'aria aperta (come l'ultimo esemplare di filobus snodato ad asse traslante dell'ATM milanese). Come poi non citare il sezionamento di una rarissima locomotiva tranviaria cabinata per mostrarne il meccanismo? Come poi non citare molti pezzi del museo di Ranco - per il quale lo stato paga una sovvenzione - gestiti con a dir poco fantasia, maltenuti, fatti passare per una cosa che non sono. Lo stile è sempre stato quello di caricare di romanzo e fantasia, prendendo in giro mandrie di persone ignoranti (nel senso che ignorano la materia), mezzi che nulla hanno di storico o che si vedono la loro storia distorta al solo scopo di "avere l'esclusiva". Non crederai davvero che quel povero tram a cavalli di Ranco sia una vettura ex Milano-Monza? Non crederai davvero che la loco tranviaria cabinata di Ranco si chiami Busseto in omaggio a Giuseppe Verdi? Non crederai davvero la storiella del carrello a vela? Tutte queste fantasie insieme a molte altre hanno sempre costellato el opere letterarie del Cav., fra le quali l'unica veramente seria e benfatta e la mitica e introvabile serie a tomi sui trasporti italiani, dietro alla quale c'erano ben altre persone e firme che sono state del tutto tralasciate.... Ma quello che mi urta di più è la malgestione di tutto il ben di Dio presente a Ranco, con l'UNICA edison ATM a sfasciarsi sotto al sole e alla pioggia, con l'ultima vettura della guidovia della Guardia a subire la stessa sorte, l'ultima Abbiategrasso ATM restaurata GRATIS dall'ATM quale dono personale al Ca. mentre era già in odore di altra destinazione, etc..... A me basta.


Un secolo di Poggia, neve, grandine, sole ecc. fanno meno danni di un'ora di fiamma ossidrica !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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MessaggioInviato: venerdì 8 settembre 2006, 20:49 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:32
Messaggi: 906
Certo, ma un fabbro di provincia fa più danni nel segare un tetto in legno originale del 1876 per costruirci sopra un baldacchino stile ringhiera di cesso che la fiamma ossidrica......


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 Oggetto del messaggio: Elio catania se ne va
MessaggioInviato: lunedì 11 settembre 2006, 2:23 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32372
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Mauro Moretti sapeva benissimo da tempo che sarebbe diventato AD di FS. In luglio aveva mandato ai dipendenti di RFI il seguente messaggio: "Cari colleghi, ho il piacere di ricordare e condividere con Voi i cinque anni di attività di Rete Ferroviaria Italiana. Cinque anni di lavoro, di impegno, di sacrifici e di gioie che hanno reso RFI una società moderna e con primati in campo ferroviario internazionale. Ringrazio ognuno di Voi per aver contribuito a questo successo, e Vi auguro buon lavoro.". Sinceramente, al momento, quel messaggio sibillino lanciato nel cuore della rovente estate ci aveva fatto pensare che fosse in auge ricordare ogni lustro di attività come si fa con gli anniversari di matrimonio e simili. Adesso ci è chiaro, ma ritengo che la modalità siata stata un brutto biglietto da visita. Personalmente avrei qualche riserva su Moretti, dovuta anche a come ha fatto carriera, ma da dipendente sono costretto a dargli fiducia.
Omnibus
P.S. In merito alla disputa attorno all'avv. Ogliari, proporrei semplicemente di lasciare in pace quell'amabile signore.


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