noboibend ha scritto:
a questo servono le gestioni STATALI, a riequilibrare quello che i privati non possono o non vogliono fare
Permettimi di non essere d' accordo.
Se su una certa tratta e per un certo trasporto la ferrovia costa di più della strada, trovo logico che il privato scelga il sistema più conveniente.
Stà alla ferrovia il cercare di essere competitiva.
Ed il seme del calo all' 8% è stato seminato proprio negli anni '70, quando la competitività della ferrovia era solo nella mente di pochi.
Ho letto su una rivista le operazioni di formazione di un treno merci odierno. Sono eseguite dal macchinista assieme ad un operatore a terra. L' operatore a terra manovra gli scambi, pilota la manovra, aggancia e sgancia, compila i documenti del treno. E' una specializzazione che comprende più branche. Se si mettesse un operatore per ogni specialità, si eliminerebbe la convenienza del treno. Andrebbe tutto su gomma.
Senza questa trasformazione, la ferrovia morirebbe.
noboibend ha scritto:
un treno di merce pericolosa prima che questa tipologia di carico passi al Gommato pesante, a causa di POCHE e SEMPLICI regole partorite dall'ANSF
Quello che citi è un problema serio.
Ma ANSF non ne è la causa. A pagina 39 del rapporto citato in uno dei miei precedenti interventi, ANSF fà affermazioni inquietanti. Evidenzia che ancora c' è una incidentalità dovuta a carenze di manutenzione, a causa di una specie di far west dovuto al fatto che ANSF stessa non ha potere sanzionatorio contro chi fà il furbo.
La tragedia di Viareggio è successa perchè chi ha revisionato un asse non lo ha fatto bene. Credo che su questo sia difficile avere dubbi. Non ci si salva facendo i picchetti in gomma. Se, poi, sull' altro binario fosse arrivato un altro treno...
Altri 4 treni sono deragliati nello stesso anno per difetti agli assi.
Ho letto che la normativa sulla revisione degli assi ha delle falle, forse non grandi, ma tali da consentire procedure che possono avere le conseguenze che si sono viste.
Io sono dell' idea che ANSF debba, casomai, essere potenziata. Non penalizzata.
E sono dell' idea che la ferrovia debba andare avanti con lo sviluppo tecnologico.
Senza le linee AV, avremmo solo linee concepite nell '800. Con le quali far concorrenza alle autostrade, concepite più di 100 anni dopo. Te credo che la quota ferrovia scende all' 8% !
Nei citati anni '70 nacque la tesi dei "rami secchi". Il ministro dei trasporti decise di sopprimere migliaia di km di linee a scarso traffico. Gli attuali dirigenti delle ferrovie erano solo ragazzi.
Gli economisti dei trasporti idearono il coefficiente di esercizio, definito come il rapporto ricavi / costi. Si considerava già un buon risultato un coefficiente di 0.5, ovvero ricavi pari ad almeno metà dei costi.
Molte linee non arrivavano a 0.2 .. 0.3.
Ad oggi non è cambiato molto, per il fatto che al trasporto stradale non vengono addebitati tutti gli oneri che lo stato sostiene. E così sembra molto meno costoso.
Ma anche oggi il trasporto regionale ha un coefficiente di esercizio inferiore a 1. Il deficit viene pagato da chi richiede il servizio : stato o regioni o provincie.
Poi, non è esatto chiamarlo deficit. In realtà succede che i prezzi sono determinati dal CIPE e fissati ai valori che esso ritiene opportuni.
Se tali prezzi sono inferiori ai costi di produzione del trasporto, la differenza la dovrà pagare chi ha richiesto tale servizio a quei prezzi.
Le ferrovie degli anni '70 mai al mondo avrebbero completato l' ammodernamento della Bologna - Verona (forse in un' era geologica). Oggi è funzionante, e si stanno preparando adeguamenti per renderla più veloce senza un attrezzaggio da alta velocità.
Quindi, alla fine, io sono sempre dalle parti del bicchiere mezzo pieno. E mi spiace per chi lo vede addiritura vuoto. Le scelte che si compiono oggi in Italia vengono compiute anche nel resto dell' Europa.
Mi dirai "con più o meno efficienza" : su questo sono d' accordo.
E quì mi fermo per non riempire tutto.
Ma ... dov' è ?
"FRENO DI EMERGENZA - TIRARE LA MANIGLIA SOLO IN CASO DI PERICOLO OGNI ABUSO VERRA' PUNITO"
Ecco !!!
Stefano Minghetti