snajper ha scritto:
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Beh, sono durati fino a una quindicina d'anni fa, ma c'erano anche i "cataloghi stabili", non c'era il terrore di non trovare più lo stesso modello qualche anno dopo.

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OT
Il catalogo stabile c'è anche oggi: basta saperlo/volerlo vedere. La differenza con quegli anni è che si sono accelerati i tempi, i fin dei conti, all'epoca la pausa pranzo era di 2 ore, oggi anche la pausa caffè è una perdita di tempo
Che poi nel catalogo ci siano soprattutto i modelli che usciranno per ultimi, e forse mai, fa parte "delle ansie degli acquirenti" sfruttate fino allo spasimo ai produttori.
Visto l'andazzo, direi che hanno ragione loro!
Fine OT
Ma ora torniamo a Venezia, anche lì sono cambiati i tempi, così come in tutti gli altri luoghi ferroviari.
Quelle foto fanno piacere a chi ha vissuto quei tempi, e quei luoghi, anche se per poco.
Lasciamo stare gli impianti di servizio, che oggi né servono parecchi di meno, e vediamo la varietà dei frequentatori della ferrovia: all'epoca era frequentata da chi aveva necessità di spostarsi (o spostare delle merci) e non aveva altra possibilità che il viaggio in treno (o sul mezzo pubblico in generale), oggi da chi non può utilizzare un mezzo privato per i più svariati motivi.
Se andiamo a vedere, tolto chi viaggia/va per abbandonare la povertà delle terre di origine, ci sono sempre le solite faccie "stralunate" ... a no, oggi ci sono anche quelli intontiti dai suoni nelle cuffiette, o incantati da uno schermo, che si fanno travolgere dal treno dalla "briga" di fare qualche gradino.