Infatti la foto di pagina 28 è stampata al contrario: lo si nota dalla fiancata della Tartaruga.

Letto. E' indubbiamente il frutto di un lavoro di ricerca approfondito con le varianti o l'evoluzione della composizione di alcuni treni inseriti nel testo, ad integrazione dei disegni di Sabatini. Il treno che mi ha affascinato di più è stato l'Expr 689 con la carrozza per Cosenza (ovvio che gli espressi internazionali sono fuori conscorso).

"Temo" che la foto iniziale dell'IC con carrozze arancione Eurofima ed E656 (ripresa a Trabia, non Travia) non sia il Peloritano bensì l'Aurora, anche valutando la luce abbastanza intensa della giornata. Il Peloritano partiva verso le 6.30, quindi quasi buio.

Mi sto "gustando" come si merita questo validissimo numero : dopo il fuoco iniziale , ne ho rallentato la lettura , centellinando i vari argomenti trattati , come un buon bicchiere di vino .
Vi chiedo quindi : nella foto in alto di pagina 11 che inquadra l'IC 575 Adriatico in stazione di San Vito Chietino ... qualche anima buona mi spiega lo schema dei binari di questa , strana , stazione ?
Il convoglio è chiaramente diretto a Sud : dov'è l'altro binario ?
Forse era ancora la tratta a binario unico ?
Grazie mille
SalutoNi

Mario

Certo. La foto è addirittura del 1989, altro che raddoppio.

Perché sarebbe "strana" San Vito Chietino?... mai sentito parlare di San Vito Chietino? Che l'Adriatica fosse in parte a binario unico lo sapevi? News? Notizie? Foto?
UP

come ho detto chiaramente la consideravo 'strana' perchè immaginavo la linea a doppio binario e .. non trovavo l'altro !
SalutoNi
Mario

A corredo del testo, vi riporto una curiosità del periodo: Trapani fu forse l'unica (o una delle pochissime, specie isolana) località capolinea di un servizio diretto raggiunta dalla Capitale da ben due linee: via Milo e via Castelvetrano. Su quest'ultimo itinerario viaggiava una sezione con B, AcBc e due bagagliai (a volte uno era uno in livrea GC con carrelii Md da 200km/h), più in testa una carrozza riservata ai pendolari oltre ad un carro riscaldo a vapore, il tutto trainato da D343/443, in partenza dopo l'una. A seguire, verso le 14:15, partiva la sezione via Milo composto da una mista AB, poi una seconda in servizio fino a Palermo e due postali oppure un postale e un bagagliaio tipo 1959 o X. In testa D443. Al ritorno ovviamente le sezioni erano unite in un unico treno. Raramente in coda al via C.vetrano in andata si trovava una vettura cellulare a carrelli di vecchio tipo limitata a 120.
Quando feci il servizio militare era una pacchia, giacché il treno, che a Palermo si univa alla sezione principale in partenza alle 20:40, era instradato via Caserta, giusto dove prestavo servizio, quindi la grossa comodità di salire sotto casa e scendere a destinazione senza cambi, dato che ai siciliani era consentito il rientro dalla licenza nella prima mattinata anzichè entro mezzanotte.

La carrozza viaggiatori del treno via Castelvetrano a disposizione dei pendolari veniva scartata proprio in quest'ultima località, indi il convoglio proseguiva per Alcamo Diramazione dove avveniva la fusione con la sezione via Milo.
Da Trapani partivano anche due servizi stagionali con carrozze dirette per Milano e Torino rispettivamente, ed i cartelli di percorrenza erano un bel lèggere... ovviamente con carrozze cuccetta, via Castelvetrano.

Ciao ragazzi, davvero un Tema con i fiocchi, la mia domanda però è questa:
il figurino della composizione del Roma-Calalzo non è errata? Mi spiego meglio, la D345 non aveva bisogno del carro riscaldatore per erogare i servizi ausiliari alle UIC-X trainate?
Infatti nella foto il carro appare ma nel figurino...non c'è...era possibile questa cosa?
Chiedo scusa per l'ignoranza...grazie mille!

Domanda interessante. Secondo me non era necessario a priori il carro motogeneratore perché, se le UIC X in composizione non erano climatizzate, le WL (T2S e MU) dei tipi più recenti FS, erano dotate di climatizzazione alimentata da un gruppo elettrogeno costituito da un motore VM da 54 kW e un alternatore Socimi.

Grazie mille Beppe, molto interessante la tua risposta...ah la "mia" Padova-Calalzo un giorno smetterò di sognare e comincerò a darmi da fare per il plastico della stazione di Sedico...

Ma CIWL e pool TEN "pagavano" la corrente alle FS per l'alimentazione elettrica dal REC delle loro vetture, quando il gruppo elettrogeno era spento?

a corredo di quanto su descritto, inserisco alcune foto del 1984/85 della stazione di Trapani e del materiale che la "frequentava":

il treno della sera da Palermo con D445 e mdvc:



la locomotiva D445 di testa:



Aln668 e Aln990 in manovra:



la carrozza X di coda della sezione via Castelvetrano delle 13,25 per Roma:



la carrozza di testa dello stesso treno riservato ai pendolari fino a Castelvetrano:



il convoglio per castelvetrano delle 14.15 per i pendolari:



le foto sono un po' scure (non ci ho molto tempo per ritoccarle, il lavoro incombe!), ma rendono l'atmosfera anni 80 delle stazione medio-piccole.