Coccodrillo ha scritto:
Lo scartamento è l'unico problema serio (Spagna e Portogallo).
Gli altri mi sembrano soprattutto politici.
(e comunque il modello a cui ispirarsi dovrebbe essere il km 0)
Ci sono anche i cambi di sistemi di sicurezza, tratte alimentate con diverse tensioni o non elettrificate... Ce ne sono vari problemi tecnici oltre a quelli politici.
Il chilometro 0 va preso con molto molto molto granus salis.
Ovvero, ben venga e sia favorito il consumo di una mercanzia locale o più vicina a favore di una che ha viaggiato. Questo ha tutta una serie di vantaggi di cui uno solo è il risparmio di energia. Ma ci sono cose NON disponibili in loco, penso agli agrumi nel settentrione d'Italia o nel nord Europa, che sono importanti per l'apporto vitaminico e sono certamente più gratificanti delle pillole di vitamine che peraltro sono tutt'altro che a chilometro 0.
Pensa un attimo a quante cose non a chilometro 0 hai impiegato per spedire il messaggio sul forum.
Rame, circuiti integrati, petrolio (sia come materia prima per le plastiche sia come energia), probabilmente gas naturali, carbone e acciaio.
Il chilometro 0 è una grandissima cosa dal punto di vista culturale e delle biodiversità, ma attenzione a non diventare degli ottusi talebani.
La AV serve. Serve perché le idee e le persone devono circolare, ed è meglio farle circolare nel modo più efficente possibile. L'uso dell'aereo al posto su tratte percorribili via terra su ferro (in AV e notturni) è deletereo, ma ci avete pensato a quanti metri cubi di ossigeno brucia un aereo a reazione ?
Una persona che parla di chilometro 0 ed andare a Londra con Ryan Air perché costa poco ed il volo è veloce è uno scrotocefalo che ha delegato ad altri il suo pensiero.