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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 18:27 
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Anch'io sono in sintonia con G-Must, e aggiungo il fondamentale punto K
cioé tutta la pletora dell'elefantiaca macchina statale fatta di scuole, ospedali, acquedotti, infrastrutture viarie e di trasporto, apparati comunali, provinciali, regionali, statali, enti, difesa e sicurezza, ecc ecc.

E a questo aggiungere:
- aiuti a pioggia ad imprese private per "difendersi" dalla concorrenza
- aiuti a pioggia alla marcescente agricoltura italiana
- aiuti a pioggia ed enti ed associazioni "benefiche"
- aiuti a pioggia alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana d'Occidente
- finanziamento pubblico ai partiti, sindacati, patronati e giornali e radio di partito

Per fortuna che nel 2009 l'azienda per cui lavoro sarà privatizzata, così chi ha voglia di lavorare potrà sperare in premi di produttività, e fancazzisti che si mettono in finta malattia e ci fanno lavorare il doppio, non prenderanno più i soldi dello stato... (per fare magari un secondo lavoro in nero)

In queste condizioni si capisce che non ci sono i soldi per il ponte...


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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 22:06 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Dipende: se le cose stessero come ce le raccontano i giornali, potrebbe anche essere come dici tu, premi di produzione, incentivi, etc.
Il problema è che il privato all'italiana spesso riprende i difetti del pubblico e viceversa. A uno che conosco che ha lavorato per la Edilnord erano stati imposti tutta una serie di collaboratori esterni "amici" a cui proprio non si poteva dire di no.
Un altro vizio del privato all'italiana è quello di pagare poco, male, e quando gli pare. Di tenere la gente in formazione-lavoro per decenni e di rinnovare a volte anche di settimana in settimana contrattini da fame.
La flessibilità ci potrebbe anche stare, purché gli stipendi fossero adeguati e comunque ci fosse un ricambio del lavoro sufficiente da poter garantire la sussistenza.
Il problema è che oggi mediamente si danno ai giovani sette/ottocento euri, e gli affitti costano altrettanto.
Che razza di sviluppo è possibile in questo modo?


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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 23:48 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 11:55
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Località: Oderzo
Nessun progresso, si tornerà ai tempi della 850 se non prima. Solo che la 850 sarà made in chissàdove e non avrà il logo di Agnelli.


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 9:20 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Località: Palazzago (BG)
Tradotta, se ci speri davvero io temo che dietro l'angolo troverai delle brutte delusioni... Ha ragione G-Mastro.
Penso a Londra - è solo un esempio - dove il precariato è norma, ma dove se perdi un lavoro ne puoi trovare cento altri. E dove - almeno, questo sembra a me - la meritocrazia vale più del clientelismo.
Bah.


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 11:55 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 21:41
Messaggi: 368
...........


Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 11:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 12:28 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Può darsi Taiga, però non credo che Privato = precarietà, assenza diritti ecc.. viviamo pur sempre in un paese occidentale e di vecchia industrializzazione con antichi diritti (e scarsi doveri, ma questa è una mia opinione).

Il problema è che dove lavoro io c'è gente che resta a casa con scuse da bambini di terza cioé "improvviso funerale" "cagarella" ecc.
Anche qui si potrebbe chiudere un occhio se non fosse che il LAVORO spettante al signore (o signorina) imboscato dev'essere redistribuito entro SEI colleghi CHE SI FANNO IL MAZZO TANTO!!

Per non parlare del fatto che il sottoscritto (assieme ad altri 4 colleghi assunti in maggio) non riesce ad ottenere UNA settimana di ferie, mentre gli imboscati di cui sopra riescono ad ottenere quelle e tanti altri privilegi (coi $indacati che dormono o fanno finta di fare la voce grossa, tanto che gli frega)

E aggiungo che lorsignori commettono anche gravi errori nello svolgimento del loro lavoro (non parlo del ritardo di DUE giorni nel recapitare, chessò, TUTTOTRENO, parlo di dimenticarsi TELEGRAMMI o ATTI GIUDIZIARI spediti da tribunali!!).
Segue lieve incazzatura del responsabile e nulla più. Manco un richiamo scritto. Se poi a commettere errori, gravi, è una bella signora, ah... segue lieve pacca sulle spalle e la raccomandazione " a non farlo più"

Ecco, quando le POSTE saranno privatizzate, SPERO, che queste pagliacciate non accadranno più e che i fancazzisti RECIDIVI vengano licenziati (in caso contrario significa che è tutto il nostro paese ad essere malato e neanche immaginario).

PS= ho fatto il precario per 4 anni: mi erano garantite il doppio delle ferie rispetto ai "regolari", malattie, INPS, sicurezza sul lavoro, tredicesime, quattordicesime e lo stipendio era uguale agli altri. Solo i premi produttività non ci erano corrisposti. Da qui a parlare di DRAMMI UMANI in corso ce ne corre.


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 23:50 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Veramente, non ho detto nulla contro i premi di produzione!
Dico solo che qui da noi, così come il pubblico è stato abbandonato da decenni nelle mani di molti cialtroni approfittatori, nel privato, più spesso che non, si vedono comportamenti simili.
Concorrenza, che poi è la base del mercato stesso? Nessuna, tutti fanno i cartelli e si accordano tra loro.
Qualità? Nessuna, essendoci poca offerta i clienti sono costretti a prendere quello che c'è ai prezzi correnti.
Per quanto riguarda le politiche del lavoro, è chiaro che se da una parte molti dei dipendenti "storici" hanno diritti e garanzie (e li difendono anche a scapito di chi vorrebbe conquistarne un minimo...), è altrettanto vero che i contrattisti a tempo determinato non ne hanno proprio e vengono pagati il meno possibile.
Lo capì la vecchia dc quarant'anni fa: per far sì che l'economia riparta, bisogna mettere soldi in mano alla gente.
Non so se oggi una legge per ripristinare l'Indennità di Contingenza sia fattibile (visto che l'UE ce la boccerebbe subito salvo poi permetterla altrove), ma è un dato di fatto che oggi i consumi si reggono solo sull'indebitamento progressivo e dilagante della popolazione.
Come ai tempi delle prime Vespe Piaggio e dei primi frigoriferi Philco, che senza cambiali sarebbero stati fuori della portata dei più.
Ma forse è proprio qui che si vuole arrivare: a togliere i soldi dalle mani della gente per costringerla a finire nelle mani di quegli strozzini autorizzati che sono le banche.
Un modello già visto nella rossa toscana, dove gli unici settori economici che tirano sono il turismo e tutto quello che concerne l'assistenza sociale.
Oltre naturalmente alla speculazione edilizia.

p.s.
Marco, è meglio che cambi lavoro: tanto dalle tue parti si trova meglio che qui.


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MessaggioInviato: lunedì 6 novembre 2006, 9:45 
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Tradotta, ciò che volevo dire è che dalla privatizzazione non mi aspetterei grandi miglioramenti... magari mi sbaglio, lo spero. Ma in italia ho solo visto privatizzazioni o false - cazzo privatizzi se poi l'azionista di maggioranza resta lo stato??? - o fatte solo per far fare soldi agli amichetti di turno - tipo AEM a Milano eccetera.
C'è poco da aspettarsi da una privatizzazione fatta in questo paese lercio.


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MessaggioInviato: lunedì 6 novembre 2006, 16:12 
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Ah si! ma tanto in Italia TUTTO è fatto a caxxo....
PS= e comunque non ci sono i soldi per il Ponte. Forse meglio così sarebbe costato il doppio rispetto ad un normale ponte per le 1000 richieste di modifica di enti locali, "ambientalisti" e cose così.


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 Oggetto del messaggio: ponte di messina
MessaggioInviato: lunedì 6 novembre 2006, 18:34 
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Vedo solo ora questo thread e sono andato subito a vedere il sito della ponte di messina.
Meno male che il ponte non si fa più, perchè se i progettisti non sanno nemmeno quale mano tengono le automobili, figuriamoci se sanno fare i calcoli strutturali!

E quanto meno avranno progettato tutti gli svincoli all'incontrario!

Poveri noi...

Massimo


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MessaggioInviato: martedì 7 novembre 2006, 9:20 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 9:09
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Località: Savona
Ma ci sei o ci fai?
Tu hai il cervello al contrario altro che svincoli...


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 Oggetto del messaggio: Mafie e Silvio's bridge: che non-sorpresa!
MessaggioInviato: lunedì 19 aprile 2010, 17:44 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... blog=96578

Le mani della mafia sul Ponte sullo Stretto

La prima condanna stabilisce che davvero Cosa Nostra e 'ndrangheta volevano spartirsi la grande opera sponsorizzata da Berlusconi


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: martedì 20 aprile 2010, 14:10 
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Iscritto il: venerdì 14 novembre 2008, 18:23
Messaggi: 1034
Località: S.Martino.B.A. Vr
sly ha scritto:
Vorrei ricordare a quelli che parlano senza mai aver messo piede in Sicilia che i lavori per il raddoppio della Messina-Palermo avanzano, che addirittura c'è un tratto abilitato ai 180kmh e che, anche se i lavori del pone iniziassero domani e procedessero spediti, a costruzione ultimata il doppio binario della linea tirrenica sarebbe bell'e pronto da tempo. Ricordo che l'autostrada è completa, manca un breve tratto di attrezzamento tecnologico. Segnalo che da Messina a Castelvetrano è tutta autostrada (da Palermo in poi senza pedaggio), ma i 300 e passa km non sono colpa dei siciliani, la Sicilia è lunga. Rammento che i calcoli si fanno sulle previsioni di traffico per il futuro a lungo termine, non a quello ipotizzaile per i prossimi due decenni. Obietto che gli aerei e le navi non vanno dappertutto, i mezzi ferroviari praticamente si. Ricordo altresì che gli unici ETR che possono attraversare lo stretto sono il 250 e il 401, un po' poco per una regione di qualche milione di abitanti. Va da sè che non tutti possono o vogliono prendere l'aereo, che non tutte le merci possono viaggiare in aereo, che le navi non sono una soluzione definitiva ma parziale, perchè all'arrivo nei porti generano sempre altro traffico stradale pesante e la velocità di navigazione non sarà quella di un aliscafo.
La CEE in ultimo finanzia l'opera in parte, ma quell'opera, non altre, quindi o si spendono i quattrini per il ponte o tornano nelle casse e saranno resi disponibili per altri progetti di altri Paesi.
Se si stanno spendendo un fracco di miliardi di euro per avere SEI binari tra Napoli e Roma con un traffico AV finora pressochè inesistente, e QUATTRO fra le maggiori città del centro-nord, non vedo come mai devono essere negati DUE binari e UNA strada tra una megaregione e una nazione.
Venite in Sicilia, dove nel raggio di 50 km trovate ciò ce altrove non trovate neanche nel raggio di 500: cultura, archeologia, arte, natura, prodotti naturali, sole, mare, montagna, allegria, bella gente.
Viniti, piccio'!
Straquoto!!
Quello che affermi e che condivido, l'ho visto con i miei occhi..
Parola di un Veronese D.O.C.
Ciao

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Ponte sullo stretto.
MessaggioInviato: sabato 24 aprile 2010, 16:33 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
Messaggi: 1617
Località: bologna
Straquoto andrea e sly :!:
X marcorivola forse io dormo ma è un articolo su le indagini di Perugia,che centra e da dove esce la prima condanna?
PS l' opera NON è sponsorizzata da Berlusconi, ma da Prodi e portata avanti per lustri salvo
disconoscere il tutto quando la possibilità dell' eventuale merito in prospettiva vada al Cav


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 Oggetto del messaggio: Re: Ponte sullo stretto.
MessaggioInviato: domenica 25 aprile 2010, 10:11 
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Nome: Alessio
Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 13:54
Messaggi: 8141
Località: Regno Lombardo-Veneto Königreich Lombardo-Venetien
:?:


Ultima modifica di centu il martedì 4 luglio 2017, 6:48, modificato 1 volta in totale.

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