L'autore del thread non accetta che prenda spazio sulla rivista l'attualità più stretta, in quanto non sopporta il panorama ferroviario attuale. Preferisce rifugiarsi nella sua stanza con il suo plastico su cui fa rivivere i fasti andati: niente di male, faccio la stessa cosa anche io in maniera molto "talebana" sul plastico, mentre nel reale non fotograferò MAI un Vivalto e tutto sommato non mi importa nulla dell'AV. Un appassionato però dovrebbe tenersi aggiornato sull'evoluzione del suo mezzo di trasporto preferito, volente o nolente, così come un tifoso di una squadra la segue anche nelle stagioni disgraziate. Ognuno ha le sue preferenze, e la rivista deve dare un quadro completo del trasporto ferroviario di tutte le epoche e per (quasi) tutti i gusti, questo è il suo compito e mi pare ci riesca benissimo.
Buonanotte.

Anche nel mondo dell'auto ci sono dei talebani, quelli che dicono: l'ultima vera auto è stata l'Audi 80. Dopo di questa, nessuno è più stato in grado di fare una macchina. Sarà, se ti sta bene andare a piedi...

s.

Comprai in edicola il mio primo numero di Tuttotreno nel Dicembre del 1997, tornando a casa. Al tempo avevo vent'anni e ricordo bene la mia felicità nel vedere in copertina una Aln 668 ricoperta di neve e la grande sorpresa nel trovare in edicola una rivista che si occupasse del mio mezzo di trasporto preferito e del mio hobby preferito. Poi ho scoperto anche la concorrenza e mensilmente mi recavo in edicola impaziente di trovare quelle che erano diventate le mie riviste. Anch'io come Dadone, oggi non riesco più a trovare l'entusiasmo di una volta nello sfogliare le pagine in cui figurano gli attuali treni super pellicolati dove l'xmpr ha prepotentemente scalzato il rosso fegato e l'MDVC, dove l'eleganza delle E636 e delle E424 ha lasciato il posto all'anonimia e alla standardizzazione delle E464. Purtroppo dobbiamo adeguarci alla modernità, una modernità che migliora il comfort del viaggio, che riduce le distanze ma che ha privato il treno del fascino che da sempre aveva avuto. Per fortuna, come ha detto qualcuno, per i nostalgici come me, qualche pagina delle riviste di oggi rispolvera i vecchi ricordi, e Tuttotreno e Storia ci aliena per un istante dalla monotonia del contemporaneo. Ma la rivista deve giustamente seguire i tempi, documentando ciò che oggi accade sui binari d'italia e che un giorno rileggeremo come storia.