A parte la bontà indiscussa delle macchine, trovo comunque (e l'ho scritto precedentemente altrove) eccessiva la costruzione di oltre 700 macchine Trenitalia. Laddove vengono usate in doppia simmetrica per mancanza di pilotine (il costo di trasformazione di una nB in una npBD dovrebbe essere un po', inferiore...) o con 3 carrozze a rimorchio dove basta un ETR. E purtroppo (insisto su questo punto) manca nella flotta regionale una elettromotrice (anche a due piani) che, come sulle FFS, faccia da motrice a 2-3 carrozze costituendo così contemporaneamente da mezzo di trazione e da vettura ad un costo ben inferiore e con maggiore flessibilità di impiego ed economia di esercizio.

Forse bisognava dare lavoro allo stabilimento di Vado

si ma parliamo di una quantità enorme di macchine... e 15 anni di commesse...

Magari, a qualcuno sfuggono le vere ragioni della genesi della 464:
- macchina che possa circolare ovunque, quindi 18 t/asse
- macchina che non abbia potenza in esubero non necessaria
- macchina con velocità non esuberante, ma buona accelerazione, visti i servizi a cui è destinata
- macchina che con composizioni più pesanti vada in doppia in qualsiasi posizione del treno
- macchina che eviti l'uso del bagagliaio (che poi non si usi è un altro discorso dal quale i progettististi sono esenti)
- macchina da costruire in tanti esemplari in modo da uniformare il parco ( i costi di gestione si abbattono anche dello 80% rispetto ad un parco non uniforme)
- macchina idonea per l'agente unico
- macchina semplice da aggiornare nel corso della vita (come sta avvenendo)
- macchina da rottamare alla fine della vita utile, caso mai si acquista una sorella (al primo inconveniente serio le più vecchie spariranno fin da ora)
- macchina di costruzione modulare
- macchina per portare a termine il servizio, o comunque liberare la linea in caso solo 1/2 di potenza disponibile.
Che poi sono le stese ragioni della genesi di 633 e 632, ma erano altri tempi con altre tecnologie. Nulla c'entra l'unificazione di alcuni componenti delle elettromeccaniche.

Per quanto riguarda i veicoli a due piani, oltre a quelli in consegna, al momento di più non né servono, su tante linee, in particolare quelle con gallerie, o altre opere d'arte datate, non possono circolare per via della sagoma.

Se poi, con l'ordine di tali macchine, si è permesso a tante famiglie di continuare a vivere, non vedo dove sono i problemi.

Esamina esemplare!

Ottima motrice ed ottimo numero speciale di TT. Non è stato specifcato però per quanto tempo alcune unità (quali?) hanno avuto il gancio tradizionale.

non ricordo se anche in macchine di costruzione precedente, ma non c'è il bagno/lavello... anche se lo spazio in zona bagagliaio non manca.

E quest'anno?

Dopo l'ottimo numero sul Settebello, un altro ETR? No, gli ETR tradizionali sono stati trattati e i pendolini pure. Chissà che cosa bolle in pentola.

C'era la copertina con D341, quindi....

Ma dove, che me la sono persa?

sul sito duegi è pubblicata

Wow speriamo allora


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E adesso che sapete che il numero sarà dedicato alle D341 vi è cambiato qualcosa? Non riesco proprio a comprendere la smania di sapere quale sarà l'argomento trattato, per me è del tutto indifferente, o quasi perché preferisco la trattazione di mezzi ormai scomparsi o diventati storici.

Perché la D341 cos'è!?!


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