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Il regolamento prescriveva che le targhe rimanessero del colore del metallo, con gli anni ci sono state interpretazioni personali applicate sia dalle officine che effettuavano la "grande", sia dai depositi di assegnazione,
probabilmente tollerate sia dai capi deposito che dai capo compartimento.
Tendenzialmente diciamo che dagli anni trenta, il fondo delle targhe delle vaporiere era nero, mentre la gola all'interno delle bielle era tirata a lucido e non verniciata, i "calzini" sui cerchioni non era altro che biacca data sui cerchi, in fase di riparazione per verificare la presenza di eventuali crepe,
questa vernice bianca dopo qualche giorno di servizio spariva lasciando il fianco del cerchione del colore del metallo.
L'anarchia più totale riguardo a quanto sopra prescritto è iniziata nel dopo guerra, a questo punto si è assistito a personalizzazioni abbastanza pesanti da parte di alcuni depositi, vedi a tal proposito le locomotive di Alessandria,
in questo caso, specie negli ultimi anni di servizio delle vaporiere, è cambiato oltre al colore di fondo delle targhe, anche la verniciatura in rosso delle bielle e del volantino della camera a fumo, inoltre il colore delle ruote è passato dal rosso ossido al cinabro-rosso segnali-, sono comparsi anche i famosi "calzini bianchi, realizzati però con vernice resistente.
A riguardo dell'argomento, potrà comunque essere più esaustivo Zio Beppe, autentica enciclopedia vivente delle ferrovie italiane .
Ciao paolo bartolozzi.
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