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Reintegrato ferroviere
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Autore:  TaigaTrommel [ lunedì 8 gennaio 2007, 19:28 ]
Oggetto del messaggio:  Reintegrato ferroviere

REINTEGRATO FERROVIERE LICENZIATO PER REPORT

Lunedì Riccardo Poggi, il macchinista ligure licenziato nel 2004 da Trenitalia,riprende servizio in quanto è stato reintegrato al lavoro a pieno titolo. La vicenda era iniziata nel 2003 a seguito di un servizio della trasmissione televisiva "Report" sui disservizi delle ferrovie che aveva coinvolto Poggi e un altro capotreno ligure. I due erano stati licenziati e i sindacati erano intervenuti in loro difesa.Dopo il cambio al vertice del Gruppo Fs, Poggi e altri lavoratori licenziati in diverse situazioni, ha potuto conciliare ieri il suo rientro in servizio,in via extra giudiziale, col riconoscimento del periodo in cui è stato lasciato a casa.

(televideo.rai.it)

Autore:  Loris633 109 [ lunedì 8 gennaio 2007, 21:18 ]
Oggetto del messaggio: 

Finalmente!
Son contento per lui.

Autore:  MALTE [ martedì 9 gennaio 2007, 9:01 ]
Oggetto del messaggio: 

un gesto di civiltà!

malte

Autore:  Paolo Bartolomei [ giovedì 2 ottobre 2008, 20:07 ]
Oggetto del messaggio: 

FERROVIE: TUTTI RIASSUNTI LAVORATORI LICENZIATI A GENOVA. UNO TIMBRAVA IL CARTELLINO PER TUTTI GLI ALTRI

GENOVA ( 02.10.2008 - 16:28 ) - Dopo una trattativa di circa un mese sono stati tutti riassunti gli otto ferrovieri (cinque a tempo indeterminato e tre apprendisti) licenziati l'8 agosto scorso a Genova per cessato rapporto di fiducia.

La conciliazione, presenti le parti (avvocato Paroletti e direttore della holding Braccialarghe per Trenitalia e avvocato Califano per Filt-Cgil) è avvenuto davanti al giudice del lavoro Marco Gelonesi.

Gli otto ferrovieri erano stati licenziati perche' uno di loro era stato scoperto a timbrare il cartellino anche degli altri compagni. Questi ultimi hanno spiegato che, se avessero indugiato, avrebbero tra l'altro perso il treno per tornare a casa al termine dell' orario di lavoro. L'episodio e' stato valutato come una ''perdita di fiducia'' da parte dell'azienda, considerata giusta causa per il licenziamento. ''La vertenza degli 8 dipendenti genovesi licenziati ad agosto da Trenitalia per l'uso improprio del badge e' stata definita oggi avanti il Tribunale di Genova'', spiega il comunicato di Ferrovie.

''A seguito della proposta formulata alle parti dal Giudice del Lavoro, la vertenza ha trovato una composizione sulla base di alcune specifiche condizioni previste nel verbale di conciliazione''. Per Ferrovie ''a fronte dell'iniziale richiesta dei ricorrenti di vedere dichiarato illegittimo il licenziamento adottato nei loro confronti, con conseguente reintegro nel posto di lavoro dal giorno del licenziamento, l'intesa raggiunta si fonda su due importanti presupposti''.

Il primo e' ''il riconoscimento da parte dei lavoratori dell'assoluta gravita' della commessa violazione degli obblighi contrattuali, relativamente all'uso improprio ed illegittimo del badge, sanzionato con il licenziamento''. C'e' poi stata, dice l'Azienda, ''l'accettazione del licenziamento, quale sanzione per il comportamento tenuto e il conseguente ritiro del ricorso''. ''Su questi presupposti Trenitalia ha preso atto della maturazione della consapevolezza da parte dei lavoratori della gravita' dell'inadempimento commesso e ha pertanto considerato ricostituito il rapporto fiduciario precedentemente venuto a cessare''.

Quindi ''al fine di offrire una nuova opportunita' ai lavoratori, Trenitalia ha pertanto ritenuto di poter definire la controversia con l'assunzione ex-novo dei ricorrenti a far data dal 15 ottobre 2008''. ''Conseguentemente, per il periodo di interruzione dell'attivita' lavorativa tra il primo ed il secondo rapporto di lavoro, i ricorrenti non riceveranno retribuzione e saranno privati della relativa contribuzione'': per l'azienda ''di fatto, il lungo periodo di interruzione del rapporto di lavoro si pone per i lavoratori come un provvedimento sanzionatorio che va ben oltre la durata massima di 10 giorni di sospensione dal servizio, prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro''.

http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2214863.html

Autore:  tobruk [ giovedì 2 ottobre 2008, 20:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Reintegrato ferroviere

TaigaTrommel ha scritto:
Dopo il cambio al vertice del Gruppo Fs, Poggi e altri lavoratori licenziati in diverse situazioni, ha potuto conciliare ieri il suo rientro in servizio,in via extra giudiziale, col riconoscimento del periodo in cui è stato lasciato a casa.

(televideo.rai.it)


Mi proporrò come correttore di bozze per televideo

Autore:  Il Basso di Genova [ giovedì 2 ottobre 2008, 21:46 ]
Oggetto del messaggio: 

quindi non c'ho capito un tubo, ma mi par di capire a Trenitalia è convenuto per non sussarsi le copiose multe della Regione Liguria trovare un escamotage (il "mea culpa" dei lavoratori) per reintegrare le maestranze.. già ogni giorno almeno una coppia di regionali è soppressa per default per mancanza di materiale..

Un bel giochetto di convenienze.. non c'è che dire.. :?

Alla fine siamo tutti belli contenti: trenitalia che avrà i suoi treni rattoppati, i sindacati che brindano a spumante, i lavoratori hanno di nuovo il loro posto e i pendolari hanno di nuovo i loro treni..

Peccato solo che se non fosse stato per i $ (anzi.. meglio € che i $ vanno maluccio di questi tempi..), col fischio che sarebbe successo tutto questo.. :?

Autore:  FERROVIANDO [ venerdì 3 ottobre 2008, 5:24 ]
Oggetto del messaggio: 

Paolo Bartolomei ha scritto:
....... ''Su questi presupposti Trenitalia ha preso atto della maturazione della consapevolezza da parte dei lavoratori della gravita' dell'inadempimento commesso e ha pertanto considerato ricostituito il rapporto fiduciario precedentemente venuto a cessare''.

Quindi ''al fine di offrire una nuova opportunita' ai lavoratori, Trenitalia ha pertanto ritenuto di poter definire la controversia con l'assunzione ex-novo dei ricorrenti a far data dal 15 ottobre 2008''. ''Conseguentemente, per il periodo di interruzione dell'attivita' lavorativa tra il primo ed il secondo rapporto di lavoro, i ricorrenti non riceveranno retribuzione e saranno privati della relativa contribuzione'': per l'azienda ''di fatto, il lungo periodo di interruzione del rapporto di lavoro si pone per i lavoratori come un provvedimento sanzionatorio che va ben oltre la durata massima di 10 giorni di sospensione dal servizio, prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro''.

http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2214863.html


Caspiterina, poveretti sti ferrovieri, vivevano in un altro mondo dove posso tranquillamente (a prescindere dalle motivazioni) passare il badge dei colleghi sostituendosi al loro posto.
Però che bel gesto delle ferrovie. Stei stato biricchino a fare le cose che non si fanno......hai capito la tiratina di orecchie........va bene adesso vieni a lavorare...
Ok, dipendneti pubblici e privati di tutt'Italia, tranquilli che se dimostrate di non aver capito la gravità del gesto che state commettendo facendovi pagare per servizi che non state rendendo, non ci sono difficoltà. Tutto nella repubblica dei cachi è ammesso :roll: :roll:

Autore:  Il Basso di Genova [ venerdì 3 ottobre 2008, 6:57 ]
Oggetto del messaggio: 

La faccenda è un po' diversa..

In soldoni sti qui facevano straordinario e per riuscire a prendere l'ultimo treno della sera per tornare a casa, guadagnavano 5 minuti se un loro collega timbrava per loro il cartellino..
La procedura è chiaramente illegale e c'è violazione del contratto quindi trenitalia avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo a licenziarli.. MA..

- Tuttosommato è stato verificato che in virtù di quanto sopra, il licenziamento (voluto dalla linea dura di Moretti, Brunetta & Co. senza sentire "se e ma") è stato un provvedimento eccessivo, anche se tecnicamente possibile.

- MOLTO PIU' IMPORTANTE: ha lasciato l'officina di Genova senza operai.. e dopo pochi giorni non si contavano i treni soppressi; per riparare il materiale si facevano corse fino ad Ancona :shock: Insomma alla fine il rimedio era molto molto peggio del male..

Autore:  comando multiplo [ venerdì 3 ottobre 2008, 8:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Però si è creato un precedente !
Forse non sarebbe male toccare anche nel portafoglio i dipendenti interessati, così dal far eventualmente desistere altri che hanno questo vizietto (e non solo in ferrovia).
Riccardo

Autore:  FERROVIANDO [ venerdì 3 ottobre 2008, 8:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Il Basso di Genova ha scritto:
La faccenda è un po' diversa..

In soldoni sti qui facevano straordinario e per riuscire a prendere l'ultimo treno della sera per tornare a casa, guadagnavano 5 minuti se un loro collega timbrava per loro il cartellino..

Ebbè...potevano fare mezz'ora in meno di straordinario (che non significa indebita integrazione continuativo dello stipendio, quì l'amico Carthago può intervenire).

Il Basso di Genova ha scritto:
............... Insomma alla fine il rimedio era molto molto peggio del male..

Potrebbe essere come dici tu, però così stimoliamo i lavoratori dipendenti a fare cose (non in linea con il corretto comportamento nei confronti del datore di lavoro) dalle quali può scaturire il danno minore del beneficio stesso.. :roll: :roll:

Autore:  tobruk [ venerdì 3 ottobre 2008, 10:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Paolo Bartolomei ha scritto:
Per Ferrovie ''a fronte dell'iniziale richiesta dei ricorrenti di vedere dichiarato illegittimo il licenziamento adottato nei loro confronti, con conseguente reintegro nel posto di lavoro dal giorno del licenziamento, l'intesa raggiunta si fonda su due importanti presupposti''.

Il primo e' ''il riconoscimento da parte dei lavoratori dell'assoluta gravita' della commessa violazione degli obblighi contrattuali, relativamente all'uso improprio ed illegittimo del badge, sanzionato con il licenziamento''. C'e' poi stata, dice l'Azienda, ''l'accettazione del licenziamento, quale sanzione per il comportamento tenuto e il conseguente ritiro del ricorso''. ''Su questi presupposti Trenitalia ha preso atto della maturazione della consapevolezza da parte dei lavoratori della gravita' dell'inadempimento commesso e ha pertanto considerato ricostituito il rapporto fiduciario precedentemente venuto a cessare''.

Quindi ''al fine di offrire una nuova opportunita' ai lavoratori, Trenitalia...


Una esilarante ricostruzione dei fatti. Devo dire che alle Relazioni Esterne e all'Ufficio Legale hanno gente che sa porgere i fatti in modo molto elegante e diplomatico.

Hanno conciliato e li hanno riassunti perchè il licenziamento era illegittimo. Non si concilia quando si ha ragione. Di solito neanche quando si ha torto e tanto meno se si tratta di grandi aziende o enti pubblici...

Autore:  licio [ venerdì 3 ottobre 2008, 11:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Hanno fatto una prima cazzata sull'onda della "lotta ai fannulloni" e si sono resi conto che il giudice avrebbe probabilmente dato ragione ai lavoratori.
Nei vari gradi di punizione, dal richiamo verbale al licenziamento, c'e' per esempio il richiamo scritto o, al limite, la sospensione dal lavoro per qualche giorno ( senza stipendio ) che potevano essere piu' appropriate per una mancanza di questo tipo ( non c'e' stata alcuna assenza dal lavoro ne alcuna truffa: semplicemente uno attraversava il fascio di binari per timbrare per tutti per guadagnare 5 minuti ) Marcello non fare la verginella ! :wink:

E oltretutto hanno fatto una seconda enorme cazzata andando a colpire non dei veri "fannulloni" ma una squadra di operai indispensabile a Genova e nel dipartimento. Evidentemente questi lavorano eccome !

Quindi invece di aspettare l'eventuale reintegro del giudice si sono inventati questa marcia indietro cercando di non perdere la faccia ...

Autore:  FERROVIANDO [ venerdì 3 ottobre 2008, 14:40 ]
Oggetto del messaggio: 

licio ha scritto:
.........( non c'e' stata alcuna assenza dal lavoro ne alcuna truffa: semplicemente uno attraversava il fascio di binari per timbrare per tutti per guadagnare 5 minuti ) Marcello non fare la verginella ! :wink:


diciamo, Licio, che 5 minuti poer 8 dipendneti fanno 40 minuti.
Ma tralasciamo.
Però dire che per guadagnare loro 5 minuti deve prenderla in "tasca" RFI mi pare inopportuno.
Io non ho mai "rubato" 1 minuto all'amministrazione per cui lavoro.
Del resto si configura l'ipotesi del reato di truffa solo perchè è stato uno solo a passare il badge per gli altri, visto che quando si passa il badge in uscita i dati acquisiti per il pagamento del compenso retributivo già sono fissati.

Sono, per contro, d'accordo con Tobruk il quale ha esposto chiaramente, in termini legali, il succo della discussione relativo al principio di conciliazione :wink: :wink:
Ma come si fa a conciliare quando si ha palesemente ragione (a quanto pare dalla documentazione resa pubblica) :roll:

Autore:  FERROVIANDO [ venerdì 3 ottobre 2008, 15:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Voglio concludere per evitare di tediare gratuitamente.

Dal punto di vista umano, mi pare corretto mantenere come forza lavoro chi ha famiglia a carico, ecc.ecc.ecc.

Dal punto di vista della correttezza e dell'impegno al dovere verso il datore di lavoro, mi pare un pochino largo il concetto che vede come vittima colui il quale sta rischiando il posto di lavoro poichè ha commesso una magagna (magari che a termini di contratto si sarebbe potuta risolvere con un richiamo verbale, piuttoso che scritto).
Comunque.....a noi la cosa cui tange poco.... :wink:

Autore:  venanto [ venerdì 3 ottobre 2008, 17:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Resta il fatto che ,da come si è conclusa la vicenda ,
è venuta a crearsi una situazione ibrida ( un’altra delle tante nella nostra storia di repubblica democratica) priva di certezze sia per quanto riguarda la pena da affiggere a chi commette reati ( più o meno gravi) e sia per quanto riguarda l’azione (più o meno pesante ) da intraprendere da parte dell’azienda cui è stato arrecato il dolo.
Quando vengono a mancare certezze nel rapporto azienda/dipendente ,sia per le pene che per le azioni,ognuno poi può arrogarsi il diritto di comportarsi come meglio crede.
Antonio

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