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| Vergogna, vergogna, vergogna, l'indegno Da Vinci. https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=20&t=2758 |
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| Autore: | saint [ domenica 2 aprile 2006, 11:54 ] |
| Oggetto del messaggio: | Vergogna, vergogna, vergogna, l'indegno Da Vinci. |
Venerdì mi sono trovato a Milano a dover aspettare mia moglie, impegnata presso il cliente in via Vico, per alcune ore. O mi parcheggio in un bar o nel micro parco di via Vico per alcune ore o magari provo a passare piacevolmente del tempo nell'indegno della scienza e della tecnica. Ma cosa ti trovo ? Dei tre "marciapiedi" del carcere ferroviario, solo uno non è chiuso al pubblico. La 552 la vedi solo di 3/4, come la P7 e la E430. La E550 030 la intravedi, la E330 la intuisci Ls 470 la riconosci per la carboniera che intravedi. Rimangono ALn 448, cui non è dato alcun risalto, la T3 FNM e la "masenetta" MTB, con relativo materiale rimorchiato -ambedue analoghe a materiale SV-. Il materiale di segnalamento, con tutti i fili di azionamento, non è degnato di un cartellino. Il padiglione ferroviario è uno dei luogni più impressionanti del museo, certo, neanche il più trucido splatter ti impressiona tanto. Non parliamo delle informazioni date alla povera e giovane quida, un sacco di tempo sotto un Texan da addestramento, neanche una frase per la ALn, niente per il carrello italiano... Delusione e disgustorama. Provo a rifarmi col padiglione navale. Bingo!, un intero piano chiuso al pubblico (l'inferiore), puoi vederti una goletta e poco altro (un paio di pezzi contraerei). Riproduzione del Biancamano invisitabile, tanti metri quadrati spesi per il toti shop (a far entrare quella supposta che gli ha lasciato le casse in crisi ce l'hanno fatta, a far uscire la 691...) A ripensarci messi in un posto infelice, ai piani di sopra c'è il reparto aereonautico. Dove ricevo il colpo di grazia. Mi sono guardato le varie motorizzazioni (ma in un motore a stella i cilindri girano con l'elica ????? Affermazione della guida che non ha degnato di una parola la ALn448). Mi volto e vedo uno scheletro appoggiato ad un carrellino le cui ruote sono prive di pneumatici: è il cadavere in avanzato stato di decomposizione del Campini-Caproni CC-2, privo di ali. Non ho parole. Delusione e disgustorama. Portate altrove i vostri figli. Consiglio Monaco e Norimberga. Saranno anche distanti ma sono musei seri. |
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| Autore: | misterx [ domenica 2 aprile 2006, 12:31 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
sarai stato sfigato... E' un gran bel museo, e quando ci sono andato è stato sempre tutto ok... Portateci tranquillamente i vostri figli che si divertiranno e non diventeranno rimbambiti... E mica ci sono solo sti tre padiglioni, ma anche laboratori, percorsi ecc.. Saluti! X |
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| Autore: | gresley [ domenica 2 aprile 2006, 12:51 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
....aaahhh, beh, certo..... con la polvere nelle bacheche e i residui dei tarli nel legno dei modelli....Non ho mai visto tante cose buttate a casaccio in un museo. Un museo deve essere vivo e vissuto dai fruitori..non una collezione di oggetti morti.... |
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| Autore: | TaigaTrommel [ domenica 2 aprile 2006, 13:37 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Vergogna, vergogna, vergogna, l'indegno Da Vinci. |
[quote="saint"] ma in un motore a stella i cilindri girano con l'elica ????? /quote] Era una soluzione in auge attorno alla prima guerra mondiale. |
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| Autore: | misterx [ domenica 2 aprile 2006, 14:50 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Io fino alle superiori ci ho fatto anche degli interessanti laboratori di fisica, andavamo quasi tutti gli anni, gente competente, esperienze interessanti... Mi dispiace gresley che tu non abbia potuto godere di queste esperienze... X |
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| Autore: | gresley [ domenica 2 aprile 2006, 16:42 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
...ma dai.... dimmi che l'hanno ristrutturato......In effetti nel 1994 era andato un po' in malora.... Ah, magari nel frattempo hanno anche tirato fuori la 691...Cazpita, non me ne ero accorto. |
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| Autore: | S685.600 [ domenica 2 aprile 2006, 18:20 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Mi associo pienamente a Saint ; da una visita di due anni fa ebbi la medesima impressione : incuria, degrado, sporcizia e trascuratezza, una cosa indegna per chiunque voglia fregiarsi del titolo di museo......... A mio parere potrebbero tranquillamente chiudere quella polverosa baracca e destinare altrove l'intera collezione ferroviaria : anche la più scalcinata associazione amatoriale se ne prenderebbe cura con più attenzione. ....non parliamo poi della penosissima farsa della 691, ogni commento è superfluo ...(...ma il Sig. Dallai esiste ancora?? ) Buona domenica, Marco |
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| Autore: | gresley [ domenica 2 aprile 2006, 19:43 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Lo so che è difficile , ma provate a dare un'occhiatina oltre confine (anche se non esiste più), vi accorgerete che siamo indietro anni luce rispetto a quello che è la preservazione ferroviaria all'estero. I musei ferroviari sono vivi e vissuti, le macchine vengono accese a rotazione e fatte circolare (York docet), tutti hanno la possibilità di vedre le macchine accese e, vi assicuro è uno spettacolo unico....Saint ve lo può confermare. Un museo o una raccolta ferroviaria silenziosa, è un evento culturale sterile, non regala nessuna emozione, non lascia nessun segno, o peggio , ne lascia ma di brutti. Perchè ostinarsi che il padiglione ferroviario di Milano è meraviglioso? Perchè non ammettere che una macchina lasciata lì , in naftalina, non giova a nessuno a meno che non si parli di preservazione in previsione di....? Purtroppo la miopia continua a portare a ragionamenti sbagliati, a punti di vista da rispettare, ma discutibili. State pur certi che se il sig. Dallai non è riuscito a portare fuori la 691 avrà avuto molte strade sbarrate, ma sbarrate in maniera tale da rimandare sine die l'operazione, e vi assicuro che il pragmatismo è il suo migliore alleato. A prescindere da come è andata a finire con la 691 penso che si debba finalmente cambiare mentalità su come preservare i rotabili storici. I musei sono andati bene fino ad oggi perchè hanno permesso di salvaguardare i mezzi durante un lungo periodo di indifferenza e di violenta rinnegazione del passato, quasi a sottolineare che il mezzo storico simboleggiasse l'arretratezza tecnologica. La controtendenza degli ultimi 10 anni fa intravedere un cambio di mentalità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Di periodi "di magra" ce ne sono sempre, la crisi è in agguato, la mancanza di risorse pure, ma le persone che in silenzio e a testa bassa portano avanti il loro pensiero, alla fine raggiungono l'obiettivo. |
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| Autore: | G-master [ domenica 2 aprile 2006, 23:19 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
L'unica volta che ho provato ad avvicinarmi a quel mausoleo fu nell'85, e della collezione ferroviaria non c'era nemmeno da parlarne: tutto bloccato, per cui gli unici reparti visitabili erano quelli delle macchine di Leonardo e dei primi computer. Ho visto che alcuni pezzi significativi della collezione aereonautica sono stati trasferiti al museo dell'Aereonautica Militare a Vigna di Valle, dove sono stati restaurati in maniera ottimale. Mi auguro che sia un giorno la stessa cosa per la collezione ferroviaria, che annovera dei pezzi incredibili ma completamente trascurati. La vicenda della 691 sarei curioso di conoscerla, tanto per farci due risate su un museo che più che altro è un parcheggio di vecchie glorie del PSI di una volta. |
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| Autore: | G-master [ domenica 2 aprile 2006, 23:19 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
A proposito, indovinate che pezzo della collezione del GMFF è stato richiesto anche a Milano? |
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| Autore: | saint [ lunedì 3 aprile 2006, 6:01 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
I laboratori ci sono ancora oggi, ma il merito della loro riuscita non è del museo, ma dei ragazzi che li rendono vivi e che sono sufficientemente preparati. Ma solo in alcuni laboratori. Quello che ho sentito dire dalla ragazza che conduceva la visita "trasporti" era da fare cadere le braccia per la pochezza. E la gente che attraversava di buon passo il padiglione, quando c'è da parlare per un bel pezzo, attraversando la storia non solo delle ferrovie, ma anche dell'Italia che c'era intorno. Ignorata la ALn448 (un pezzo assolutamente insignificante), ignorato il carrello italiano (anche questo insignificante), 10 minuti persi sotto un Texan/Harvard (fondamentale nella storia dell'aereonautica), con storielle poco verisimili sul perchè delle insegne a coccarda -crollano davanti alle croci nere del Reich-. Fatti un giro a Monaco, Mr. X, e guardati cosa è un vero museo vivo, con la Zuse z3 ancora funzionante ed una sezione dedicata alla marina dove puoi rivivere l'atmosfera di un vecchio transatlantico o osservare come funzionano vari tipi di trasmissione. Fatti un giro a Norimberga, e guardati cosa è un altro vero museo vivo, questa volta dedicato solo a ferrovie, poste e telecomunicazioni. Troverai semafori e scambi non solo completi, ma anche manovrabili. Posta pneumatica di cui segui ogni passo del funzionamento, centrali telefoniche elettromeccaniche in funzione... Vatti a vedere la città della scienza e dell'industria a La Villette, e la visita all'Argonaut (sommergibile analogo al Toti) con tutte le installazioni di contorno. Vatti a vedere il museo dei trasporti di Covent Garden. E poi torna a vedere in che stato è la 818 all'ignobile. O il razzo buttato là in un angolo. Molto meglio andarsi a vedere quello esposto al DIMEG di Padova. Buffonesco. Trovo buffonesco il modo in cui il museo è condotto. Buttare tutti quei soldi per il Toti e non sfruttare e preservare quello che si ha. Dovrebbero togliergli molto materiale per indegnità . |
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| Autore: | ambro [ lunedì 3 aprile 2006, 8:10 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
A proposito del Toti....chissà se il sommergibile è stato bonificato dall'amianto che notoriamente è stato usato in abbondanza per coibentare scafi di navi e sommergibili! |
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| Autore: | G-master [ lunedì 3 aprile 2006, 22:20 ] |
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Meglio non saperlo. Anzi, meglio sostituirlo con qualche gemello del glorioso sommergibile sovietico K-19, purtroppo demolito nel 2002. Risolverebbe sicuramente i problemi di illuminazione del museo, e concorrerebbe sicuramente all'approvvigionamento energetico. Ma soprattutto toglierebbe di torno un po' di personale incompetente e disonesto, a cominciare dalla dirigenza. |
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| Autore: | misterx [ lunedì 3 aprile 2006, 23:25 ] |
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Oh scusa Saint, non parlo più,... Da milanese dico solo che è sempre molto piacevole passare un pomeriggio al museo... X |
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| Autore: | Lirex [ martedì 4 aprile 2006, 7:34 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Vi siete dimenticati di Lucerna !!!.... meraviglioso museo vivo, ma lì siamo in Svizzera.... ciao |
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