Oggi è martedì 23 dicembre 2025, 19:39

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 7 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Un appello contro le barriere antirumore
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2008, 16:47 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 31 agosto 2006, 21:45
Messaggi: 8
Località: Merano (BZ)
E’ da tempo che ho in mente di sensibilizzare i cultori e gli appassionati di ferrovie nei confronti di un problema che personalmente ritengo molto importante. Leggete queste righe e capirete a cosa mi riferisco:

Percorro spesso il tragitto da Modena a Parma lungo l’A1 e ho notato qualcosa di “molto brutto” sull’ormai pressoché finita linea AV da MI a BO.
Mi riferisco alla crescita smisurata di orripilanti muri che delimitano la linea e che costituiscono la barriera antirumore o che comunque sono destinati a reggerla.
Ho notato che dove la ferrovia corre sul piano di campagna, in alcuni tratti vi sono addirittura delle doppie barriere, una costituita da una sorta di “diga” esterna di terra armata ingabbiata, alta circa 3 m, con alla sommità delle pianticelle e più internamente dei muri in c.a. da cui spuntano i montanti destinati a reggere la barriera vera e propria.
Ma non è finita: quando la ferrovia corre in terrapieno, qualche tempo fa avevo notato con sollievo che di barriere non c’era traccia, ma poi mi sono dovuto ricredere perché anche lì ho visto crescere dei muri e, dove non ci sono ancora, alla base della massicciata, si vedono spuntare minacciosi i tirafondi destinati al fissaggio dei montanti che la reggeranno.
Insomma, forse una necessaria (?) soluzione dal punto di vista dell’isolamento acustico ma un vero disastro dal punto di vista dell’impatto ambientale!
Inoltre è facile immaginarsi che tra qualche tempo quei muri saranno un unico graffito da MI a BO !!!

Ma quello che mi lascia sconcertato (ed ora che i lavori sono quasi ultimati ne ho la conferma!) è che le barriere sono state edificate anche dove apparentemente non c’è nulla da “proteggere” dal rumore:
infatti tra la linea e l’autostrada sono presenti anche nei tratti dove, sul lato dell’arteria stradale opposto alla ferrovia, non ci sono ne abitazioni, ne agglomerati urbani o insediamenti di qualsiasi tipo ma solo campagna.
Insomma: totalmente inutili!!!

In definitiva mi sono semplicemente chiesto: ma a cosa serve tutto ciò?
Forse per “proteggere” le orecchie degli automobilisti dal “sibilo” di un treno AV quasi fosse un aereo a reazione?
O forse per non distrarre l’automobilista dal passaggio del treno? (questo potrebbe essere l’unico motivo valido in ragione della sicurezza stradale. Ma a che prezzo!!) ma che purtroppo non sortirà nemmeno quell’effetto benefico sull’automobilista fermo in coda che, alla visione di un treno in corsa a 300 km/h, verrebbe indotto a lasciare a casa l’auto e prendere il treno….
Che significa tutto questo sperpero di danaro pubblico che apparentemente non sortisce nessun effetto?
Dovremo viaggiare su nostri treni superveloci senza il piacere di poter osservare il panorama della campagna padana per “godere” in sua vece di un orribile, continuo e grigio muro?
Ho letto inoltre allarmanti notizie sulle previste nuove installazioni di migliaia di kilometri di barriere antirumore su tutte le nostre linee e non solo su quelle AV e quindi gli scenari futuri saranno linee “murate” e penosi viaggi in treno con vista sul muro?
Mi piacerebbe conoscere le vere ragioni di queste apparentemente assurde barriere, se sono state erette secondo dei precisi studi in materia, secondo delle direttive europee o altro? (per inciso sulle linee AV tedesche e francesi, nei tratti in cui sono affiancate all’autostrada, non ho mai visto nessun muro o barriera, tranne naturalmente dove servono….) e i treni corrono regolarmente e le auto anche….
E poi: perché isolare acusticamente una linea destinata al passaggio di un treno veloce ogni 10 minuti con un rumore tutto sommato contenuto, vista la modernità del materiale, e invece non isolare l’autostrada che produce un rumore continuo giorno e notte?
Non vorrei che fosse una di quelle cose all’italiana, dove in virtù di una ricerca per un benefico effetto sulla gente (attenuazione acustica) e in linea con la politica orientata alla sensibilità e alla protezione dell’ambiente, se ne dimentica un altro, proprio quello ambientale, apparentemente secondario senza però esserlo, visto quelle orribili opere!!!
Confesso che sotto sotto sarei tentato di esprimere una giustificazione per la loro edificazione che nulla a che vedere con l'attenuazione del rumore ma che va cercata in un antico male italiano dagli effetti devastanti e cioè: la “tendenza” orientata più ai profitti illeciti che a rendere servigi ai cittadini, quando si tratta di gestire la spesa pubblica.
Insomma, non vorrei correre troppo ma ho un sospetto: forse un fiume di tangenti scorre già da tempo per facilitare l’edificazione di quante più barriere possibili, anche dove non servono…. (d'altronde non sarebbe certo una novità – qualcuno, non più giovanissimo come me, forse si ricorda lo scandalo delle lenzuola d’oro degli anni 80 ?....- ). O per rimanere più sul generale certamente ricorderete lo scandalo “mani pulite” degli anni 90, nato in seguito all’incontrollata crescita esponenziale della spesa pubblica. Io non voglio pensarlo ne dirlo ma ho l’impressione che forse (speriamo!) prima o poi sentiremo parlare dello scandalo delle barriere antirumore!
Ma non voglio dirlo ...comunque chi ha orecchie da intendere intenda!
Confesso che come cittadino sono fortemente incazzato nel vedere come viene impiegato il mio danaro che mensilmente verso nelle casse dello stato!!!
Personalmente sto valutando se ci sono le condizioni e le possibilità per inoltrare un esposto alla magistratura affinchè possa, se lo riterrà necessario, aprire un’inchiesta su questa “anomala proliferazione”.
Quello che chiedo a tutti, appassionati, interessati alle ferrovie, contribuenti, gente comune ecc., (ma a proposito: i verdi e gli ambientalisti dove sono?) è di attivarsi, nel limite delle possibilità di ciascuno, per cercare di arginare e fermare questo scempio.

La prima iniziativa è quella di inoltrare un reclamo a TRENITALIA a questo indirizzo:

http://reclami-e-suggerimenti.trenitali ... menti.aspx

Io l’ho già fatto più volte inserendo questo testo:

“Basta con le barriere antirumore! E' uno scandalo intollerabile che i nostri soldi vengano buttati per delle opere inutili e orribili.
Limitate la costruzione alle zone dove effettivamente servono e non deturpate ovunque il paesaggio italiano!”

Poi ce ne possono essere delle altre come ad esempio lettere ai giornali nazionali e locali, ad associazioni, ai partiti ecc., insomma chi più ne ha, ne metta!

Grazie per l’attenzione.

Giovanni B. De Zordo (gianni.dezordo@hotmail.it)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Un appello contro le barriere antirumore
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2008, 17:01 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
Messaggi: 1953
Località: Messina
yuri ha scritto:
orripilanti muri che delimitano la linea


definizione calzante

Cita:
Ma quello che mi lascia sconcertato (ed ora che i lavori sono quasi ultimati ne ho la conferma!) è che le barriere sono state edificate anche dove apparentemente non c’è nulla da “proteggere” dal rumore:
Insomma: totalmente inutili!!!


:roll:

Cita:
In definitiva mi sono semplicemente chiesto: ma a cosa serve tutto ciò?


eh... come dire..

Cita:
Forse per “proteggere” le orecchie degli automobilisti dal “sibilo” di un treno AV quasi fosse un aereo a reazione?


acqua


Cita:
Che significa tutto questo sperpero di danaro pubblico che apparentemente non sortisce nessun effetto?


fuochino

Cita:
Non vorrei che fosse una di quelle cose all’italiana, dove in virtù di una ricerca per un benefico effetto sulla gente (attenuazione acustica) e in linea con la politica orientata alla sensibilità e alla protezione dell’ambiente, se ne dimentica un altro, proprio quello ambientale, apparentemente secondario senza però esserlo, visto quelle orribili opere!!!


fuocherello


Cita:
Confesso che sotto sotto sarei tentato di esprimere una giustificazione per la loro edificazione che nulla a che vedere con l'attenuazione del rumore ma che va cercata in un antico male italiano dagli effetti devastanti e cioè: la “tendenza”


fuoco

Cita:
Io non voglio pensarlo ne dirlo ma ho l’impressione che forse (speriamo!) prima o poi sentiremo parlare dello scandalo delle barriere antirumore!
Ma non voglio dirlo ...comunque chi ha orecchie da intendere intenda!


sarebbe già qualcosa


Cita:
(ma a proposito: i verdi e gli ambientalisti dove sono?)


li hanno convinti che è cosa buona e giusta; l'elasticità mentale per valutare certe cose senza fermarsi alle apparenze e ai proclami, non è di tutti...


Cita:
La prima iniziativa è quella di inoltrare un reclamo a TRENITALIA a questo indirizzo:


mah

Cita:
Poi ce ne possono essere delle altre come ad esempio lettere ai giornali nazionali e locali, ad associazioni, ai partiti ecc., insomma chi più ne ha, ne metta!


mah-2

Cita:
Grazie per l’attenzione.


Sono d'accordo su tutto, tranne sull'efficacia dei reclami.

E' un post molto accorato e condivisibile, ma... come dire...

Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2008, 23:41 
Non connesso

Iscritto il: domenica 22 gennaio 2006, 22:25
Messaggi: 124
Località: Linea BO-RN, km 34+056
Ciao yuri, bell'intervento.
Hai mai fatto un giro sulla Bologna - Verona? Anche laggiù tutte le tratte raddoppiate sono diventate il festival della barriera creativa! Muri su muri su muri, anche in aperta campagna, dove non c'è nulla. Il tratto che attraversa Crevalcore è interamente barrierato, di vetro, ma sempre barrierato fino all'altezza di almeno quattro metri...
Ho percorso questa linea una volta, ad aprile, e credo che non lo farò più, dato che viaggiare come se fossi a Berlino Est non fa altro che allontanare chi il treno lo usa per il tempo libero e/o per passione come noi.
Non invidio i pendolari che si fanno tutti i giorni quel percorso.

C'è anche un altro fattore da considerare. Barrierare una linea all'interno di un centro urbano rende dal punto di vista psicologico la ferrovia ancora più ostile alla gente, perché diventa un divisorio invalicabile, che separa irrimediabilmente e deturpa le zone che attraversa, anziché integrarsi nel tessuto urbano come qualunque mezzo pubblico che si rispetti.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 22 ottobre 2008, 6:40 
Non connesso

Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 0:08
Messaggi: 468
Ho inviato anch'io il mio reclamo, anche se c'è da dire che forse reclami di questo tipo andrebbero indirizzati a RFI, non a Trenitalia...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: perchè TRENITALIA e non RFI.....
MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 19:34 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 31 agosto 2006, 21:45
Messaggi: 8
Località: Merano (BZ)
La ragione per cui ho suggerito di inviare un reclamo a TRENITALIA è molto semplice:
se andate sul sito RFI trovate: " RFI > contatti > per reclami e suggerimenti segui questo link > e ti si apre.... TRENITALIA (!!!) e allora: area clienti > reclami, suggerimenti e stato delle richieste > invia un suggerimento ".... e qui potete scrivere il vs. messaggio.
Se qualcuno sa come accedere all'inoltro reclami di RFI, si dia da fare se la cosa gli interessa, e lo comunichi su questo forum.
Come ho già scritto, ci possono essere delle altre strade molto più profique, come lettere ai quotidiani, alle riviste, alle associazioni, partiti ecc. ed è effetivamente questa l'unica via giusta, ma l'importante è non tralasciare niente perchè se nessuno dirà o farà niente, recinteranno tutti i 16mila km della rete!
Non si lascieranno scappare un'affare di dimensioni colossali !!!
D'accordo, è un pò come andare contro i mulini a vento ma quando viaggeremo tra due grigi muri o vedremo passare i treni scorgendone a malapena il tetto, almeno potremo dire di averci provato!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 4 novembre 2008, 11:05 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
Messaggi: 1078
Località: 'Lisondria...
guardate bene che non è colpa di Trenitalia!!!!!!!

Esiste una normativa in materia di rumore...e Trenitalia purtroppo deve adeguarsi.


La colpa datela agli quelle teste di cazzo di ambientalisti che vogliono "tutelare" l'uomo e l'ambiente...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 4 novembre 2008, 11:25 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
Messaggi: 1953
Località: Messina
Giacomo ha scritto:
guardate bene che non è colpa di Trenitalia!!!!!!!

Esiste una normativa in materia di rumore...e Trenitalia purtroppo deve adeguarsi.


La colpa datela agli quelle teste di cazzo di ambientalisti che vogliono "tutelare" l'uomo e l'ambiente...


E' interessante il tuo punto di vista sulla questione e dico sul serio.

Però sarebbe più interessante se ci potessi fornire dei dati che dimostrino che le barriere antirumore sono un necessario ed ineludibile rimedio rispetto a parametri normativi che non conosciamo. Non so se mi spiego.

L'idea che RFI (non Trenitalia) sia "costretta" a realizzare barriere anti-rumore per rientrare nei parametri, fino a prova contraria, è una tua opinione sulla quale io nutro grossi, grossissimi dubbi.

ciao
F.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 7 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl