Riporto un intervento apparso su "la Nuova di Venezia" del 27 u.s. a firma di Flavio Pavan, segretario generale Fit Cisl Venezia.
Omnibus

Così Trenitalia migliora il servizio: danneggiando i pendolari
La scelta strategica sul futuro ruolo delle Ferrovie è stata già fatta: privilegiare a ogni costo l’Alta Velocità, abbandonare il servizio universale che comprende anche la mobilità dei pendolari del Veneto. Risulta chiaro che tale scelta è strettamente connessa al futuro ingresso della Ntv di Montezemolo e Dalla Valle che dal 2011 con 25 treni nuovi di zecca faranno servizio sulla grande T del Trasporto Ferroviario: Milano Napoli, Torino Venezia. Quindi Moretti corre ai ripari, satura tutte le tracce disponibili per lasciare le briciole ai futuri competitori. La ricaduta immediata si ha nel traffico pendolare che viene compresso fino al punto che qualche treno non ci sta più rispetto all’attuale capacità dell’infrastruttura. L’attuale contratto di Servizio che regola i rapporti tra Trenitalia e la Regione Veneto per il 75% della produzione Regionale, è scaturito da una gara vinta da Trenitalia convinta fino all’ultimo momento che ci fossero ancora in corsa due competitori Citypende (Sncf) e Connex. Per paura di perdere il servizio a parità di risorse Trenitalia si è impegnata in un incremento di offerta pari a un milione di treni/km e in un progetto di rinnovo del parco rotabile senza copertura economica e infine su un ipotetico accordo sindacale mai fatto sull’abbattimento dei costi di gestione del personale. Risultato: settemila treni soppressi nel dicembre nero del 2006 e una miriade di convogli annullati ogni mese da allora. Un’offerta che Trenitalia non è in grado di sostenere. E, viste le previsioni di uscita del personale in pensione da dicembre 2008, la situazione non potrà che peggiorare. I punti di criticità sono sempre gli stessi, ma sui quali non si fa nulla per intervenire: inadeguatezza del management, materiale rotabile obsoleto (24 anni di vetustà media) malgrado gli sforzi della Regione nell’acquisire nuovi treni. Un sistema di appalti per le pulizie completamente fuori controllo, con scarse verifiche sul rispetto da parte delle imprese del capitolato. Equipaggi costretti da anni a fare i doppi turni con una caduta notevole degli standard di sicurezza. Equipaggi trattenuti in servizio per semestri con incentivi di decine di migliaia di euro, e che ora non ne possono più e hanno mandato a quel paese i vertici aziendali. Un ciclo della manutenzione completamente inadeguato, per carenze di organico diffuse, massicci interventi di esternalizzazione a terzi di lavorazioni pregiate: motori, frizioni e pompe dei locomotori con il risultato palese di un significativo abbattimento della qualità dell’intervento tra l’altro visibile a tutti. Una programmazione dell’orario sottoposto a vincoli di ogni tipo: dalle precedenze assegnate agli Eurostar, Eurostarcity, e ai pochissimi Intercity rimasti. E’ una bufala quella detta da qualcuno di Trenitalia che in caso di ritardo di un convoglio di cui sopra il regionale ha comunque la precedenza per transitare. A prova di ciò è quanto affermano alcuni lavoratori preposti al controllo dei treni che confermano di aver avuto indicazioni dai superiori che la priorità è sempre la stessa: prima passano gli Eurostar, poi gli Eurostarcity e se resta spazio, va bene, facciamo passare anche questi straccioni di pendolari. Trenitalia con il nuovo orario in vigore dal 14 dicembre pur di risparmiare sui macchinisti arriva a sopprimere 25 treni sostituendoli con autocorse non per scarsa frequentazione come va dicendo, ma perché secondo la normativa vigente su quelle tratte è prevista la presenza di due macchinisti. Provate a pensare cosa voglia dire per un pendolare servirsi della mobilità su gomma anziché quella su ferro: triplicazione dei tempi di percorrenza. Trenitalia per non incrementare la voce «ritardi» fa un altro giochino: aumenta i tempi di percorrenza e poi dirama comunicati che il 95% dei treni regionali arriva con un ritardo pari o inferiore ai 5 minuti. Balle. Ma le vessazioni dei clienti delle Ferrovie non finiscono qui: se uno possiede un abbonamento Eurostar e questo tipo di prodotto viene soppresso o è in forte ritardo, non può salire su un regionale se non integra il proprio abbonamento con una maggiorazione del 5%. L’ultima grande strategia di Trenitalia sulla vendita dei biglietti è questa: a dicembre vanno in pensione i bigliettai di Cittadella, Bassano, Castelfranco, Terme Euganee, Feltre. Un’impresa seria sarebbe corsa ai ripari programmando il turn-over per tempo. Troppo semplice. Trenitalia fa un’altra scelta: chiude le biglietterie, o ridimensiona fortemente il servizio sempre per «favorire» i pendolari. Ma ora c’è la soluzione per tutto. Il catalogo del Trasporto Regionale: vuoi un servizio? Lo paghi. Non lo paghi? Niente servizio.

volevate un azienda privatizzata che eliminasse gli sprechi! e la avete avuta e ora vi lamentate ancora?? bhe che volevate i treni a gratis?? se paghi hai se non paghi resti a piedi! come in tutte le altre aziende del mondo se la tua non lo applica dimmi dovè che vengo subito a farmi fare un preventivo1!!.... ehhh lo dicevo io qualche anno fa in questo forum che si stava meglio quando si stava peggio!

Caro Leon, se leggi bene, Trenitalia ha fatto una gara d'appalto e deve, dico deve, rispettarne i termini. Punto e basta. Non ci sono se e ma, ma regole, sacrosante per tutti. E' ora che in questo paese di furbetti e mezze tacche si facciano rispettare i regolamenti e le leggi.
Fabrizio.

appunto il numero di km/treno e sempre lo stesso se ne si vuole di piu bisogna sborsare di piu leggevo sul gazzettino che per un minuetto ci vogliono 598 euro l'ora!

Allora impara a leggere: è Trenitalia che si è impegnata per fornire un milione di chilometri in più, non li ha chiesti la regione, ma è stata TI che, per non perdere l'appalto si è allargata.
Basta leggere!
Fabrizio.

io intendo oltre a quelli anche perche si fa riferimento al 2006!!!

Non voglio arrabbiarmi, a parte il fatto che non riesco a capire ciò che scrivi, ma hai letto bene quanto riportato da Omnibus in calce al filetto?
Altrimenti ho come l'impressione che tu mi stia prendendo per i fondelli, e francamente questo non mi va proprio.
Ciao, Fabrizio.

di solito quando interviene il buon leon, finisce così...

Ma è il secondo nome di Loris, Leon?

finisce sempre cosi perchè ho ragione!!!! e ai pendolari quando si parla di tirare fuori i dindini fanno finta di niente e pensano che tutto gli sia dovuto! vedremo quando arriveranno i privati che risate ci faremo quando vi tocchera sborsare molti dindini in piu per avere un servizio uguale a quello che avete gia!

Scusa Leon, ma tu chi sei? Il nuovo portavoce dello "psiconano"?
Scrivi come un quattrenne e parli senza nemmeno leggere quello di cui si parla? Magari sarà contenta alqueida!

Smettila di sparare le solite puttanate, LEON-cojon!!!!!

Nessuno vuole i treni gratis. Qui si parla della pessima GESTIONE del servizio non di COSTI del servizio. L'hai capito?
Leggi le ottime argomentazioni del messaggio iniziale e se non ti piace quel che c'è scritto abbi la decenza di TACERE, almeno per rispetto dei pendolari vittime di Trenitalia
UP

Bisogna però dire che anche chi frequenta i treni AV spesso è un pendolare e magari anche iscritto alla CISL!
Mio cognato abita a Roma e lavora a Milano, e si fa tutte le settimane avanti e indietro...l'altro giorno mi ha telefonato entusiasta dal 9516 Roma -Milano non stop, aveva con sè il satellitare e stava viaggiando a 306 Km/ora.....il treno era pieno.
Ciao, g,.

Sì vabbè, Giovà, ma quanti sono 'sti pendolari "di lusso"? eppoi il tuo intervento, perdonami, non cambia granché la sostanza delle cose, aggiunge poco allo scritto di apertura del thread.

Di lusso sti cazzi. C'e` che per queste persone spesso la trasferta diventa un costo aziendale.

Per il resto sto cercando informazioni che alcune cose dell'intervista mi convincono come una banconota da 3 euro.