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 Oggetto del messaggio: Frecciarossa fa arrossire CAI?
MessaggioInviato: martedì 10 febbraio 2009, 17:18 
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Ahi ahi ahi.... la concorrenza...

Copio un link da Dagospia...

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-3469.htm


Ultima modifica di Benedetto.Sabatini il martedì 10 febbraio 2009, 17:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 10 febbraio 2009, 17:28 
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guerra tra poveri..
Comunque il non aver praticamente volato per qualche mese (giust'appunto nel periodo in cui si completava l'AV e si dava via al nuovo servizio), ha "convinto" molti viaggiatori a scegliere l'ETR invece dell'ATR (ah ah ah)..
E adesso riconquistare quote di mercato sarà veramente dura, a meno che il Silviuccio nazionale, grande promotore di CAI, ci metta la sua manina ... :roll:


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MessaggioInviato: martedì 10 febbraio 2009, 17:32 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:02
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Il Basso di Genova ha scritto:
guerra tra poveri..
Comunque il non aver praticamente volato per qualche mese (giust'appunto nel periodo in cui si completava l'AV e si dava via al nuovo servizio), ha "convinto" molti viaggiatori a scegliere l'ETR invece dell'ATR (ah ah ah)..
E adesso riconquistare quote di mercato sarà veramente dura, a meno che il Silviuccio nazionale, grande promotore di CAI, ci metta la sua manina ... :roll:


...oppure che qualcun altro non dia una mano "adeguando" le tariffe e peggiorando il servizio...

:roll:


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MessaggioInviato: martedì 10 febbraio 2009, 22:21 
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Ma è ovvio che il treno vinca e non siamo ancora al meglio. Ne riparliamo tra un anno. Il TGV insegna quasi da trent'anni.


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 0:03 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Più che altro, roba per "cafonal".


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 0:10 
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????


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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Beh a me non può fare che piacere sperando che la stessa cosa avvenga anche per il trasporto merci nei confronti dei camion.....ma questa mia è solo un'utopia :evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 18:15 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 18:51
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CAI pensava di fare la furbata: eliminazione della concorrenza sulla Milano-Roma (accorpamento Airone e Alitalia) e il gioco è fatto ...... ma non ha fatto conto con il treno che, nonostante il ritardo di vent'anni o anche trenta, guarda caso è arrivato proprio nel momento giusto per rompere le uova nel paniere.


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 18:40 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 14:18
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Località: VE - vicolo Corto n° 973
il signor (Riva) Rossi ha scritto:
Beh a me non può fare che piacere sperando che la stessa cosa avvenga anche per il trasporto merci nei confronti dei camion.....ma questa mia è solo un'utopia :evil:

Più che altro, di questi tempi, un miracolo! :?


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 18:54 
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non appena sarà veramente redditizio faranno anche i merci.
Certo, da una notizia come questa ci si aspettavano dei commenti più sensati. Il treno ha ancora appeal quando offre un servizio decente, non dico ottimo. Mentre le autostrade vedono una contrazione di traffico nonostante le nuove aperture di varianti.
E qui? E qui leggo le solite battute. Wow...


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 19:17 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Località: Imola
Il discorso dei Merci secondo me è molto più complesso. C'è da dire che con gli errori fatti nel tempo non si può parlare di uno o due concorrenti ma di un'intera nuova economia fatta da molte grosse aziende e tantissimi piccoli imprenditori da "combattere". Per questo penso che sarebbe fattibile, sempre se ci fosse la volontà politica di farlo, solo creare una struttura di trasporto degli autoarticolati su rotaie che tutto sommato non sarebbe poco, altro, oltre a quello già esistente, non penso si possa fare ma se qualcuno riuscisse a smentirmi ne sarei solo contento.
Mauro


Ultima modifica di il signor (Riva) Rossi il mercoledì 11 febbraio 2009, 20:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 19:59 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Per il trasporto merci, entra in gioco il sistema "aree depresse", ovvero la nostra penisola è disseminata di zone industriali costruite in aree spesso deficitamente servite sia da infrastutture che da ferrovie. Il sistema di spedizione a carro singolo risulta perciò ancora costoso, e se anche ci fosse la possibilità da parte della ferrovia di raggiungere più aree, oggi non si può pensare di riattivare ogni singolo scalo, la spesa, credo, sarebbe elevatissima.
Fabrizio.


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 20:19 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Località: Imola
Per le aree depresse sono pienamente d'accordo con te ma per le aree fortemente industrializzate come Imola riaprire lo scalo comporterebbe una riduzione dei costi perchè non ha senso che l'argilla per la ceramica da Ravenna vada tutta via treno a Reggio Emilia per poi tornare indietro via strada fino ad Imola ed altre destinazioni.


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 20:21 
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Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
sarebbe folle!
E' chiaro che a una piccola impresa di carpenteria con 5 dipendenti (conosco personalmente la situaizone), è sufficiente un daily.. altro che carri ferroviari..
Sarebbe già un record che Trenitalia non decidesse di smettere anche con situazioni apparentemente remunerative.

Comunuqe.. Noi siamo appassionati, ma alla gente, che sia rossa, grigia, abbia le ali le ruote o sia un dirigibile.. alla gente interessa arrivare presto e possibilmente rilassati..
Il trasporto aereo è molto meno rilassante di quello ferroviario e se la ferrovia fornisce una valida alternativa.. è chiaro che ne esce vincitrice.. :D


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MessaggioInviato: mercoledì 11 febbraio 2009, 20:34 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
Dico la cosa più scontata del mondo: la ferrovia ti porta direttamente da centro città a centro città! :wink:
Sulle merci, condivido il pensiero di Maurone, occorre un'analisi dettagliata di quello che sarebbe conveniente fare, ad oggi si è ricorsi alla pianificazione di zone di scambio intermodali che purtroppo non sono decollate, ad esempio quella di Jesi (AN) che ad oggi, svolgendo un servizio al 2% delle proprie possibilità reali, rimane una cattedrale, per di più incompiuta, nel deserto.
Fabrizio.


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