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Questo è il testo dell'interpellanza(da cui il CdS un pò confusamente ha tratto l'articolo)sulla situazione della pax,Freccerotte escluse.
C'è solo da piangere...
TRASPORTO PASSEGGERI M/L PERCORRENZA
Il cosiddetto “servizio universale” Passeggeri di Medio-Lunga Percorrenza è disciplinato dal
Contratto di Servizio Pubblico 2004-2005 definito tra Trenitalia e il Ministero Infrastrutture e Trasporti
che, per effetto della cosiddetta “clausola di continuità”, regola il servizio “notte” (trasferiti da Stato, nel
2008, 146 milioni di euro), e, per il servizio “giorno”, dall’intesa del marzo 2008, scaduta alla fine dello
scorso anno, tra Trenitalia e il Ministero dei Trasporti per l’impegno dei fondi previsti dalla Legge
Finanziaria 2008 (trasferiti da Stato 104 milioni di euro).
I treni considerati sono quelli classificati IC, IC Plus, ICN, EXPN, TAA, TH relativi, secondo
Trenitalia, alle tratte Ventimiglia/Torino-Roma (via “Tirrenica”), Roma-Ancona, Ancona-Lecce/Taranto,
Bari-Catanzaro, Salerno-Reggio C., Caserta-Foggia, Salerno-Taranto, nonché i collegamenti tra la Sicilia
(da Messina per Palermo/Agrigento/Siracusa) e il continente e le tratte nazionali Verona-Bolzano e
Venezia-Udine/Trieste.
Attualmente, tali servizi rappresentano circa il 46% dell’offerta della Divisione Passeggeri N/I di
Trenitalia (35,6 milioni di tr km/anno su un totale di 77,4), il cui 60% circa riguarda collegamenti da e
per Puglia, Calabria e Sicilia.
Al momento, Trenitalia ha informato le Organizzazioni Sindacali che lo stanziamento
attualmente ipotizzato per trasferimenti da Stato in conto anno 2009 sarebbe di poco più di 116 milioni
di euro complessivi, che corrisponderebbero ad una riduzione di 134 milioni rispetto all’erogato 2008
(quasi -54%) e di un differenziale di 163 milioni di euro rispetto al fabbisogno 2009, dichiarato da
Trenitalia per 279 milioni di euro (oltre il 58% in meno).
A fronte di tale situazione, Trenitalia ha descritto alle Organizzazioni Sindacali una ipotesi di
sostanziale mantenimento dell’attuale livello di offerta anche per il 2009 (dai 35,6 milioni di tr km/anno
del 2008 a 34,8 per il 2009, pari a circa un -2,2%), ma tale ipotesi appare poco convincente.
Più probabile, a parere delle Organizzazioni Sindacali, si presenta il rischio che Trenitalia, se
confermato tale quadro finanziario, possa impostare per il 2009 una pesante ristrutturazione del
servizio, caratterizzata da una significativa contrazione dell’offerta (tra i 10 ed i 15 milioni di tr
km/anno, pari, cioè, ad oltre un 30% dei 35,6 milioni di tr km/anno prodotti nel 2008), per la quasi
totalità interessanti il Mezzogiorno del paese (Sicilia, Calabria e Puglia).
Appare incomprensibile il motivo per cui Trenitalia non intenda supportare il “servizio
universale”, sì da garantirne la pienezza, mediante gli introiti dell’alta velocità e del trasporto passeggeri
c.d. redditizio. Ricordiamo che tale fu la principale preoccupazione delle Organizzazioni Sindacali nel
momento in cui, nel corso del 2007, si prospettò la distinzione tra trasporto “universale” e trasporto
remunerativo.
La contrazione dell’offerta si ripercuoterà principalmente sugli utenti che chiedono maggiori e
più qualificati servizi, oltre alle inevitabili ricadute occupazionali dirette ed indirette (ristorazione ed
accompagnamento notte).
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