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Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
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Autore:  Freccia della Laguna [ domenica 11 ottobre 2009, 12:44 ]
Oggetto del messaggio:  Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Ci pensavo ultimamente, avendo visto tra l'altro come sia facile, in caso di guasti/vetture chiuse/sovraffollamento ecc. "trasformare" una carrozza di 1° in una di 2° classe... attaccando dei foglietti sulle porte :lol: ... Ma mi chiedevo, appunto, ha veramente senso la prima classe sui regionali, diciamo ex diretti ed interregionali? Se c'è qualcuno che ancora guarda a queste cose, non credo decida di viaggiare in R, sceglie piuttosto un IC o un ES dove possibile. Se la vocazione principale dei treni R è quella del trasporto locale e pendolare, al massimo sulle medie distanze, non vedo la ragionevolezza nel mantenere per questi treni la prima classe.
Peraltro anche sui treni di categoria superiore, a mio avviso sarebbe più sensata la classificazione che già c'è altrove all'estero, qualcosa del tipo "Business"/"Comfort"/"Turistica".

Autore:  Omnibus [ domenica 11 ottobre 2009, 12:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Hai ragione, al giorno d'oggi non ha più senso mantenere la suddivisone in classi.
Per come la vedo io, qualsiasi treno, pax o reg, dovrebbe avere classe unica con prezzo legato al servizio (comfort, velocità, fermate, collegamenti, ecc.) offerto, distinguibile dalla sua classificazione decisa dalla IF.
Omnibus

Autore:  Dm [ domenica 11 ottobre 2009, 17:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Se le cose stanno come stavano 7-8 anni fa fra TS e VE la prima classe ha ancora un senso. Facevo ogni tanto il tragitto e il ritorno, verso le 17, era rigorosamente su Regionali. A parte la diversità di affollamento, i sedili erano molto piu comodi, larghi e distanziati. Certo il viaggio durava solo due ore, ma quei centimetri si sentivano :wink: .

Autore:  dgmax [ domenica 11 ottobre 2009, 18:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Omnibus ha scritto:
prezzo legato al servizio (comfort, ...
Appunto, l'unica cosa che differenzia le vetture di 1° da quelle di seconda è solo il confort: maggiore larghezza, sedili più comodi, schienali regolabili, tavolinetti più ampi, prese di corrente, ecc. una volta anche carrozze più ammortizzate...
E' però chiaro che questi confort si apprezzano solo su viaggi lunghi, per cui sui regionali è giusto che ci sia una classe unica, come ormai è da tempo.
Quanto al diverso affollamento tra le due classi non è un vantaggio della prima classe, anzi è un punto di debolezza da eliminare, perchè se una prima classe è mezza vuota vuol dire che il servizio è in perdita ed è giusto eliminarla o ridurre i posti.

Autore:  Bri [ domenica 11 ottobre 2009, 18:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

No bè... se devi fare un viaggio medio lungo con la/le valigie la prima classe è il massimo della vita... specialmente se il treno è super affollato!

Io non la toglierei! :lol:

Autore:  saint [ domenica 11 ottobre 2009, 18:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Se dopo una giornata di lavoro devi prendere il Bologna-Venezia in ora di punta ed andare fino in Veneto, la differenza si sente eccome

Autore:  mario di treviglio [ domenica 11 ottobre 2009, 20:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Anch'io personalmente questa affermazione la trovo 'na grande strunzata !
La prima classe è l'unica cosa che fanno rispettare i pochi conduttori presenti sui treni .
Se voglio sedermi in orari da pendolare da Treviglio a Milano ( o vv.vv. ) , con il biglietto di 1^ quasi al cento per cento mi siedo ... perchè duqnue abolirla ?
SalutoNi

Mario

Autore:  Swiss Express [ domenica 11 ottobre 2009, 22:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

ogni paese che si rispetti ha la prima classe sui treni regionali... :wink:

Autore:  Freccia della Laguna [ lunedì 12 ottobre 2009, 14:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Tutti quelli che rispondono che manterrebbero la prima classe dicono: ma come, perché toglierla? Io mi siedo su poltrone più larghe.
Qualcuno aggiunge che la questione è una strunzata.

Ora vorrei capire secondo quale logica si dovrebbe muovere un treno regionale con, poniamo, nove carrozze di cui due di prima. Facciamo il caso: ora di punta, treno pieno, magari gente in piedi nelle carrozze di seconda. Carrozze di prima: semivuote. Chi è che paga di più per andare in prima? Qualcuno, comunque pochi in confronto al resto del pubblico del treno. Perché per un treno composto di nove carrozze tutte con la stessa destinazione, tutte con le stesse fermate, tutte con lo stesso ritardo qualora il treno ne accumuli, sette devono viaggiare piene e due vuote? Perché non si può ottimizzare il carico su tutta la lunghezza del treno? Visto che l'"evento" principale è che io muovo un treno composto da una locomotiva e tot carrozze, e secondariamente accade che alcune siano di seconda e alcune di prima, dov'è il senso nel non permettere a tutti i fruitori del servizio di utilizzarlo nel migliore dei modi, cioè nell'avere un minimo di spazio?

Perché per un servizio sussidiato cioè già pagato in parte dai cittadini, come quello dei treni regionali, ci devono essere differenze di trattamento in quello che dovrebbe essere un collegamento di base, semplice, essenziale, senza fronzoli ma capillare, come un autobus urbano in una città, come un vaporetto a Venezia?

Perché se ho dei bagagli devo considerare l'opportunità di viaggiare in prima classe per poterli depositare meglio? Se ho dei bagagli, così come se non ne ho, secondo logica dovrei avere comunque la possibilità di viaggiare nella miglior condizione possibile, in un treno dove oltre a me c'è altra gente. Se in seconda non c'è posto a sufficienza per depositare bagagli, vuol dire che c'è un errore nella progettazione della carrozza. Se tecnicamente depositarli è possibile, ma difficile in caso di affollamento, vuol dire che quella carrozza non è adatta a quel tipo di servizio. Se c'è affollamento e i movimenti sono difficili, peraltro con aggravio di tempi morti alle fermate, vuol dire che c'è troppa densità di passeggeri su determinate carrozze. E allora perché altre devono avere posti liberi e inutilizzabili?
A dire il vero la cosa logica sarebbe che ci fossero treni più frequenti e più corti, piuttosto che convogli lunghissimi a frequenze basse. Ma visto che i secondi (pare) non si possano ottenere, perché bisogna rendere critica la situazione sui treni esistenti?

Perché dovrei scegliere la prima classe per i poggiatesta più morbidi? Non è che sia un chissà quale lusso, anzi al contrario sono quelli duri della seconda che fanno male alla salute, ti fanno venire male al collo. Eppure non è che i poggiatesta delle poltrone di prima siano tanto più larghi di quelli delle poltrone di seconda. Per quale motivo non dovrebbero essere tutti un minimo comodi e soprattutto non dannosi alla salute, i poggiatesta? Nel costo del biglietto di prima classe è compresa l'assicurazione sulla salute? E' finita l'era delle carrozze di legno, mi pare.

Che senso ha ancora oggi la distinzione fra prima e seconda sui regionali, visto che non è che ti diano il giornale gratis, o i biscottini, o il caffettino? Se ci sono differenze così allora è giusta la distinzione sui treni di categoria superiore, ma sui regionali? Perché, e concludo, devo sentire la necessità di avere un minimo di comfort in più per viaggi di durata media? Se il mio treno fa un tragitto medio, tutto il treno dovrebbe essere attrezzato per un tragitto medio. Se un tale treno viene usato anche per gli spostamenti brevi, vuol dire che non c'è corrispondenza fra richiesta e offerta.

Autore:  Andrea Chiapponi [ lunedì 12 ottobre 2009, 15:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

A mio modesto parere, la freccia ha centrato il bersaglio....

Dopo la battuta scontata, rilevo anche io che si paga la decennale mancanza di un orogetto di sistema.
Non solo nei trasporti, purtroppo.

Spaesati saluti,
Andrea Chiapponi

Autore:  Omnibus [ lunedì 12 ottobre 2009, 17:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

L'analisi di Freccia della Laguna è pressoché perfetta ed è totalmente valida anche per qualsiasi treno di categoria superiore.
Le classi nei treni vanno abolite, le differenziazioni devono esserci solo tra categorie di treni.
Omnibus

Autore:  tobruk [ lunedì 12 ottobre 2009, 18:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Sono d'accordo con Omnibus.

Autore:  Swiss Express [ lunedì 12 ottobre 2009, 18:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

sul treno di nove carrozze con 2 di prima (es Venezia-Bologna), la classe superiore è sempre ben frequentata, per cui cè parecchia gente che preferisce viaggiare più comoda (faccio un esempio, gli anziani...). L'abolizione delle classi è un'assurdità che non si fece neanche dove i treni erano marcati CCCP :lol:

Autore:  sportwagon [ lunedì 12 ottobre 2009, 22:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Per evitare le carrozze semivuote basta mixare bene la composizone, le miste erano state fatte anche per questo.

Autore:  Dm [ martedì 13 ottobre 2009, 17:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?

Il discorso di Freccia della laguna fila ... in linea di pricipio, ma perchè cominciare dall'alto, ovvero togliere la comodità a chi vuole/deve averla ?? Certo sarebbe meglio che tutti stessero più comodi, ma allora il treno dell'esempio invece di 9 carrozze dovrebbe averne qualcuna di più e allora servirebbe un locomotore più potente oppure ci vorrebbero due treni più corti al posto di uno ma servirebbero due locomotiri e due macchinisti.
E' un discorso lungo che non credo si risolva eliminando le carrozze di prima.
Non dimentichiamo che l'abolizione della III classe è consistita, all'inizio, nel semplice cambio di numero all'esterno e che sino a non molto tempo fa anche nei treni a lunga percorrenza i moduli di II erano da otto posti, piano piano arriveremo anche ai treni regionali più comodi per tutti, e a treni di media percorrenza ( interregionali ) più adatti alla durata del loro viaggio.

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