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 Oggetto del messaggio: Segambiente (Slegambiente?)
MessaggioInviato: lunedì 29 maggio 2006, 19:31 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Non ho mai avuto dubbi che alcune associazioni ambientaliste si occupassero di TUTTO tranne che di ambiente, ma mai avrei immaginato che Legambiente (emanazione "ambientalista" del partito dei DS) arrivasse ad ideare un simile genocidio.
Pensate se una mostruosità simile l'avesse proposta qualche liberista "selvaggio" o del partito dell'automobile...
MEDITATE!

La Stampa edizione di Alessandria

«Aboliamo quella linea Fs». Legambiente: una strada sul tracciato della Casale-Asti

CASALE MONFERRATO - Il progetto di «bretella corta» proposto recentemente dall’assessorato
all’Urbanistica, con l’approvazione della Regione, piace agli ambientalisti, che però avanzano la proposta di abolire la tratta ferroviaria Mortara-Casale-Asti e di sfruttarne il tracciato per ricavarvi piccole circonvallazioni al servizio dei paesi. La «bretella corta» collegherà la tangenziale (che attualmente unisce il casello Casale Sud al sottopasso di corso Valentino) con la zona di Pozzo S. Evasio. Qui saranno realizzate due rotonde. Una, sopraelevata, per bypassare la ferrovia, collegherà la strada per Asti, la bretella e la strada proveniente dall’azienda agricola La Gattola. L’altra farà da collegamento fra la tangenziale e le strada da S. Germano e dalla Mandoletta.
«È un buon progetto - dice Secondo Guaschino in rappresentanza di Legambiente - e siamo lieti che Regione, Provincia e Comune abbiano compreso e accolto le istanze degli ambientalisti, ma la linea ferroviaria Mortara-Casale-Asti, che in media registra 2 utenti per corsa, secondo noi è una linea da sopprimere e da sostituire con bus-navetta ecologici. Si registrerebbe un vantaggio anche per chi abita in collina, che per raggiungere la ferrovia a fondo valle deve usare altri mezzi». La naturale conseguenza dell’abolizione della tratta ferroviaria per Legambiente sarebbe quella di sfruttare la massicciata per realizzare piccole circonvallazioni a servizio dei paesi; per S. Giorgio, ad esempio, e soprattutto per Ozzano, la cui strada d’attraversamento è percorsa da traffico pesante e da automobili che spesso non rispettano i limiti di velocità. Una delle ragioni di contrarietà alla proposta di bretella «lunga» era stata proprio il nodo di Ozzano. L’abolizione della ferrovia avrebbe anche il vantaggio di eliminare i passaggi a livello. «In un momento di crisi economica come l’attuale - aggiunge Guaschino - è inutile mantenere tratte che sono dispendiose e poco sfruttate e bisogna sfatare un altro “mito” e cioè che le Ferrovie abbiano un interesse militare nel nostro territorio, collegato a piani Nato. La cosa è da escludere per tutto il Nord-Ovest». Altro discorso, secondo Legambiente, è il trasferimento delle merci, «ma per questo servizio è necessario avere a disposizione un doppio binario e la linea va elettrificata. In quel caso, non contrasteremmo il progetto, perché il trasporto su rotaia riduce l’inquinamento».
Sull’eventuale abolizione della tratta ferroviaria intervengono anche i pendolari, che in passato avevano espresso lamentele per i continui ritardi e disservizi. «Dopo le Olimpiadi, però - dice Mauro Chiesa, pendolare Ozzano-Torino - le cose sono molto migliorate. Sono stati adottati i treni Minuetto e la puntualità è decisamente osservata. Riusciamo persino ad arrivare sul lavoro alle 8! I passeggeri sono aumentati. Da Ozzano, per esempio, adesso siamo in otto, un numero prima mai visto». Al confronto con il trasporto su rotaia, secondo i pendolari, il bus «ci perde» perché penalizzato dal traffico.


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MessaggioInviato: lunedì 29 maggio 2006, 19:35 
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Effettivamente questi non stanno bene....


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MessaggioInviato: lunedì 29 maggio 2006, 19:39 
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Bus navetta ecologici... Ih ih ih...


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MessaggioInviato: lunedì 29 maggio 2006, 19:41 
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..........


Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 12:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 29 maggio 2006, 21:42 
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Iscritto il: lunedì 29 maggio 2006, 21:34
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Località: Firenze
Potete mandare le vostre garbate :evil: :evil: :evil: osservazioni ai recapiti dell'(Ir)responsabile Segambiente di quella zona:

CASALE MONFERRATO
"Verdeblu""

Pres.: Vittorio Giordano
tel. sede: 0142/455268
mail:
verdeblu@quipo.it
toiogiordano@libero.it
sito: -
indirizzo: Via Balbo, 37 - 15033 - CASALE MONFERRATO (AL)


Saluti.

Stefano


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 0:08 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
Messaggi: 2018
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
Ho già avuto uno scambio epistolare (che non pubblico poichè suppongo la legge sulla privacy me lo impedirebbe) con un grande capo di Segambiente.. che all'apparenza sembrava caprie qualcosa di ferrovie.. poi.. ponendo domande lievemente più precise.. s'è buttato sui conti e quando l'ho messo in difficoltà (diciamo che ci voleva molto poco) non ha più risposto..

Insomma scrivete pure; per quel che mi riguarda a Genova diciamo "g'hemmu xà daetu"..


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 0:52 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Così finalmente si capisce chi c'è dietro: la lobby della gomma.


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 10:30 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 14:45
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Bah, sinceramente ricordo che l'ex capo di Legambiente sta nella Margherita.

E che Legambiente ha spesso pubblicato testi per incoraggiare il traffico su rotaia, quindi che sia una associazione pro-gomma non lo credo.
Che poi abbia sezioni locali "singolari" può essere.

E mi risulta anche che non sia contraria ai generatori eolici.

Mi lascia perplesso poi che ci si ostini su Legambiente, tralasciando altre associazioni alcune (opinione personale) assai equilibrate, altre (ancora opinione personale) assai oltranziste.

Chiosa finale: ma quella linea, quanti viaggiatori ha realmente?


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 11:10 
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Nome: Alessio
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Località: Regno Lombardo-Veneto Königreich Lombardo-Venetien
:!:


Ultima modifica di centu il lunedì 3 luglio 2017, 8:38, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 14:09 
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qalimero ha scritto:
Mi lascia perplesso poi che ci si ostini su Legambiente

Forse perché l'idea di chiudere la ferrovia Asti-Casale è venuta da Legambiente? Certo, fosse venuta in mente ad altre associazioni "ambientaliste" (a chiacchiere) avrei parlato male di loro, giusto no?
Cita:
Chiosa finale: ma quella linea, quanti viaggiatori ha realmente?

Non saprei però i professionisti di Legambiente parlano di due passeggeri a treno. Mi pare ovvio che bisogna fidarsi di loro: sono o non sono i professionisti dell'ambiente, loro?


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 14:42 
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L'orario dà 7 coppie di treni feriali sospesi nel periodo estivo e rimpiazzati da bus...come su molte linee della DTR Piemonte
Cmq i "Professionisti" della rotaia di Legambiente (ma non sono quelli che esultarono a Roma quando tolsero il filobus??) ignorano che la linea arriva fino a Mortara


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 14:50 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
No, quelli che negli anni Settanta esultarono quando eliminarono il filobus (e non solo a Roma), erano un gruppo di nobili e pensionati di lusso che atterrivano al pensiero che nelle nostre belle città ci fossero fili appesi ai palazzi. Cioè quelli di italia nostra. La sede, e questo dovrebbe essere emblematico, è ai Parioli in Roma.
Un intento, quello di eliminare il filobus, ancora più criminoso se si pensa che la maggior parte delle reti italiane scomparve intorno al 1973, in piena crisi del petrolio.
Ma forse c'era da lanciare la 127, e quindi ecco fatti i conti.


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 14:55 
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Torino (1980),Bergamo,Brescia, Como (tutte e 3 nel 1978), Verona (1980) Fermo - Porto San Giorgio (1977) e Bologna (1982, sarà riaperta nel 1990)
Ma nel 1983 ancora c'erano ste linee:
Filobus 1983

1-Sanremo-Ventimiglia
2-La Spezia
3-Milano
4-Cremona
5-Parma
6-Modena
7-Rimini-Riccione
8-Carrara
9-Ancona
10-Chieti
11-Napoli (Atan)
12-Napoli (Ctp)
13-Salerno
14-Bari
15-Cagliari

A propo..ma i segaioli di segambiente han detto qualcosa quando a Cremona han tlto i filbus? Han detto mai qualcosa quando si sopprimevano tranvie e ferrovie? Han detto nulla nel 1985 quando Signorile potava binari un pò ovunque?


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 15:07 
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Tradotta

Bah, a me pare che tu sia particolarmente sensibile su Legambiente.

E che passate prese di posizione le ignori bellamente.

Per non parlare di una categorizzazione politica che assegni loro e che reputo inesatta.

Invece di fare la zitella inacidita, dimmi se quella linea è o meno frequentata: perché a me piacerebeb che restasse, ma se è una specie di ostello per ragnatele ed erbacce è bene che la Regione Piemonte decida che farne.


Gemini

Che c'entra dove arriva.
Loro hanno proposto un intervento sul tratto Asti-Casale.

E invece didefinirli "segaioli" (definizione che secondo me si attaglia perfettaemnte anche a molti di noi feramatori), prospettate un utilizzo più efficace di quella linea.


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MessaggioInviato: martedì 30 maggio 2006, 17:27 
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Le associazioni che hanno a cuore le sorti dell'ambiente hanno intenti nobili, che purtroppo, spesso, si perdono per strada. La causa principale è l'estrema politicizzazione che le rende dipendenti dei partiti (i famosi partiti di riferimento) e quindi legate all'ombelico dei finanziamenti politici: perché, caro qalimero, legambiente, wwf, greenpeace e compagnia cantante, (come del resto il 90% delle associazioni di "volontariato") percepiscono quattrini dalle esauste casse dello stato per la loro valenza sociale, per le loro iniziative, quando non stringono accordi con amministrazioni pubbliche per iniziative congiunte.

Un'associazione di volontariato che campa di soldi pubblici (indipendentemente se fa del "bene" o meno) perde l'autonomia e di conseguenza perde la mia fiducia.

Ciò premesso è fondamentale perché Legambiente ha fatto delle battiglie fortemente ideologizzate, al limite dell'eversismo e che spesso nulla hanno a che vedere con l'ambiente. E qui entriamo nel secondo punto a sfavore di queste associazioni: cioé che per occuparsi di tutto, finiscono per occuparsi di nulla al punto che spesso un gruppetto locale non sa quel che dice il gruppetto centrale. Il caso emblematico ci viene offerto proprio dalla richiesta di chiusura di una linea ferroviaria fatto da una sezione locale, che immagino, contrasti con la linea di tendenza espressa dalla Sede Centrale (almeno voglio sperare).

Tuttavia ci sarebbe da scrivere per ore sul concetto di "difesa dell'ambiente": per me dovrebbe essere slegato e disgiunto dalla partitocrazia, perché si scade nell'estremismo militanti ANTI-TUTTO che tanti danni sta aggiungendo in questo nostro sgangherato paese.

Poi, permettimi un cattivo pensiero: da anni l'intellighenzia italiota ci ha inculcato che l'idea LIBERISTA distrugge le ferrovie (e più in generale i servizi pubblici). Come esempio, lorsignori citano sempre la solita Margareth Tatcher (ne avessimo avuto una, a suo tempo, in Italia... forse non avremmo i conti economici a puttane, ma queste sono altre chiacchiere).
Viceversa CI hanno spiegato (i soliti che sanno tutto) che i servizi sociali sono certamente protetti dalla cultura di sinistra (chiamala come ti pare, non ne faccio una questione di etichette)
Orbene tu, caro Qalimero, come la consideri la bordata anti-ferroviaria di Legambiente che milita espressamente nell'ambito dei DS?

Circa la sorte della povera Asti-Casale: solo come collegamento tra due città di 75.000 e 45.000 direi che potrebbe campare a lungo, per esempio istituendo dei direttini di 35' concorrenziali con qualunque altro mezzo.
Secondariamente io milito nel Modello Svizzero che prevede, anche per le linee secondarie:
- l'abolizione delle autocorse parallele
- l'introduzione del cadenzamento orario o bi-orario (avere orari ferroviari a cazzo e senza coincidenze non aiuta certo l'utenza)
- il collegamento in autobus dei centri più importanti e lontani con la propria stazione
- mezzi condotti da agente UNICO (e per unico non intendo PdM+CT!)
- reperibilità di abbonamenti e biglietti (altro che percorrere 800 m per il primo barrettino che chiude alle 17.30, sennò supermulta di 12 euro per fare 20 km)
- ampia pubblicità del servizio ferroviario nei luoghi di lavoro e di studio

Se queste quattro proposte non dovessero riscuotere il successo sperato sarò il primo a chiedere a Slegambiente di intercedere presso i DS per chiedere al ministro BIANCHI di demolire la Asti-Casale. Nell'attesa chi tocca quella linea è un Bojardo di Stato al soldo del partito della Gomma.

Va meglio così, Qalimero?


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