... ed è la prima volta che ci vado con lui (meno di due anni, giusto per la cronaca). Questo l'esito del pomeriggio:
- arriviamo verso le 14:30, dopo aver fatto abbondante pappa;
- prima di entrare, vede una bambina biondissima e decide che del museo dei trasporti non gliene può fregare di meno,
io lo strattono e gli dico che per quelle cose avrà tutta la vita davanti;
- pagato il biglietto alla cassa (adesso danno un tagliandino col codice a barre, uso skipass), arriviamo al tornello e il
divertimento maggiore di mio figlio è passare il biglietto, vedere il tornello che gira, passarci sotto, ripassare il biglietto...
- avanti così per dieci minuti, alla fine decido che è l'ora di vedere un pò di bei treni (Be6/8II, Ge6/6 402, Ae8/14, etc),
quindi lo trasporto di fianco al coccodrillo verde, del quale rimane affascinato dalle bielle per circa 30 secondi;
- di fronte al coccodrillo hanno messo delle riproduzioni in scala del biellismo dove si possono girare le manovelle e vedere
come funziona, mio figlio decide che la cosa lo diverte e stiamo altri dieci minuti a girare manovelle;
- Dopo tutto sto giramento di manovelle, mio figlio vede la riproduzione della trasmissione Buchli e se la ammira per un cinque
minuti buoni con il nasino appiccicato alla griglia di protezione, fino a che un turista giapponese preme il tasto per attivarla,
alchè decide che il suo mestiere nella vita sarà fare l'attivatore di simulatori di trasmissione Buchli (ci siamo stati venti minuti
a premere quel tastino!);
- Lo trascino di peso all'interno della Ae8/14 (una metà è visitabile all'interno), dove, nonostante la presenza di manigliette,
maniglioni, rubinetti & co, tutti movibili, non rimane particolarmente impressionato e decide di scendere.
- Transitiamo verso l'altra ala del padiglione ferroviario, passiamo dietro la Ae8/14 - mia scelta per evitare di passare
nuovamente di fronte alla trasmissione Buchli, ma ahimè la vede con la coda dell'occhio e stiamo altri 20 minuti a premere
il pulsante.
- Riesco a trascinarlo nell'altra ala, passa a dritto di fronte alla Ae6/6, alla "Roter Pfeil", sta mezzo secondo a guardarsi
la "Limmat", per decidere che la sua prossima destinazione è uno dei carri merce S.N.B. dove c'è del materiale informativo;
- Dopo aver aperto un numero infinito di volte gli sportelli di alcune cassette di legno che simulano il carico, decide di andare
a vedere la "Elephant", dove vuole infilarsi dentro il forno, cosa che mi riesce di impedirgli all'ultimo secondo (aveva già la
testa dentro e stava facendo rumori inconsulti per verificare l'acustica).
- Cerco di portarlo nella fossa di visita che c'è sotto la "Elephant", ma vedere una locomotiva da sotto lo impaurisce un pò,
quindi scappa via;
- Cerco di portarlo a fare un giro tra i tram, che non lo colpiscono più di tanto, ad un certo punto sterza verso la E3/3
sezionata, dove cerca in tutti i modi di spingere le bielle a mano. Vengo redarguito da un addetto del VHS che mi dice (in
schwiizertüütsch
) che non devo far andare mio figlio vicino alla locomotiva, alché cerco di spiegargli con il mio elementare
tedesco che tenere mio figlio al guinzaglio è praticamente impossibile, alchè con un sorriso se lo prende in braccio e se lo
porta nella cabina di guida, dove lo fa giocare col regolatore per un pò;
- Dopo circa due minuti mio figlio si divincola dall'addetto, il quale me lo rende prontamente, salutiamo e andiamo verso lo
spazzaneve Xrot.. mio figlio, che è alto meno di un metro, si deve essere spaventato alla vista imponente dello spazzaneve
e decide che vuole tornare alla trasmissione Buchli. Dopo altri dieci minuti di giramento di trasmissioni, riesco a portarlo a
vedere il plastico del Gottardo, mio figlio inizia ad inseguire i convogli a giro per tutto il plastico, fino a che non si imbambola
di fronte allo schermo con la ripresa in cabina di uno dei convogli... sta fermo lì per dieci minuti, io finalmente riesco a stare
un pò a sedere e mi riposo per un pò.
- finita la dimostrazione del plastico (la fanno ogni mezz'ora), lo porto a vedere i nuovi simulatori di condotta, ma il suo
interesse è pari a zero. Allora decido di andare a vedere il nuovo padiglione dedicato alle automobili, dove stranamente mio
figlio segue una sorta di percorso senza fare "colpi di testa", quindi riusciamo a visitarlo senza particolari problemi in circa mezz'ora.
- Usciti di nuovo sul piazzale esterno, mio figlio scorge una area per bambini dove possono giocare a fare gli addetti delle
costruzioni e della manutenzione stradale... in pratica ci sono macchinine a pedali con una ruspa, altre con una sorta di
tramoggina, in più hanno a disposizione palettine, transenne di plastica con piccole assi di legno, ci sono anche delle colonne
di carico dei materiali con nastri trasportatori da muovere a manovella... incurante di ciò che mi avrebbe detto mia moglie
vedendo mio figlio tornare sporco come se fosse stato in un cantiere, decido di farlo giocare un pò con i nastri trasportatori.
- Ovviamente mio figlio si è calato nella parte dell'operatore che muove il nastro ma anche nella parte del materiale
trasportato (cioè pietrisco).. dopo i primi 20 centimetri da lui percorsi sul nastro, lo ho opportunatamente rimosso e,
completamente esausto (io, non lui), ho deciso che era l'ora di andare a casa.
Che dire, credo che per il suo secondo compleanno gli regalerò una iscrizione a vita all'associazione del museo dei trasporti,
così ci potrà andare quando vuole.
Mia moglie, quando le ho detto della zona cantiere per bambini, anzichè dirmi di tutto perchè ce l'avevo portato, ne è rimasta
altrettanto interessata e ha detto che probabilmente è il posto migliore dove farlo giocare
La prossima volta andiamo al padiglione dell'aeronautica, vediamo come sarà...
Alessandro
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) e dalle vaporiere.....hanno abbruciato il DVD della 740 HR...