Pongo ora un quesito storico-musicale: dopo aver riascoltato con cognizione di causa la canzone in oggetto, peraltro una delle più famose del cantante emiliano, ho collegato alcuni particolari del suo testo che mi hanno portato ad un vecchio articolo sul n.111 della rivista amica (gennaio 1991) relativo ad un brutto incidente avvenuto sulla Porrettana (allora unica Bologna-Firenze, e dal pessimo profilo altimetrico) nel 1915, quando il direttissimo 31, trainato da una 690 (!) e rimasto senza controllo nella discesa tra Pracchia e Pistoia forse per rottura dei freni o per l'eccessiva pendenza, fu spedito nel tentativo di fermarlo sul binario di salvamento della stazione di Piteccio: le vetture si arrestarono, ma la macchina e il relativo personale volarono nel baratro sottostante.
I particolari in comune tra l'evento e il testo sarebbero: "il treno di signori" (era il miglior treno di allora), la "stazione di Bologna" dove avrebbero mandato l'avviso (partenza del treno), e il "mostro strano" (la macchina più grossa e potente dell'epoca) oltre purtroppo alla tragica fine dei guidatori (ammesso che "ancora respirassero" una volta precipitati nel burrone).
Ciò premesso, è verosimile pensare che il cantautore abbia reinterpretato questo stesso incidente a scopo poetico-ideologico, persino trasformando i due sfortunati agenti di macchina in un unico kamikaze ante litteram (circostanza peraltro inverosimile perchè una vaporiera non si può guidare ad agente unico, questi dovrebbe avere 4 braccia come kalì!), o è davvero avvenuto un altro tipo di attentato con la dinamica descritta dalla canzone (circostanza peraltro poco plausibile perchè i pazzi suicidi dovevano essere due)?
grazie molte per eventuali chiarimenti
ciccio

Non è da escludere che il racconto dell'episodio possa aver ispirato Guccini dal momento che ha passato l'infanzia in quel Pavana (PT) presso i nonni... ma Wikipedia la pensa diversamente

http://it.wikipedia.org/wiki/La_locomotiva

Salvo chiederlo personalmente direi che sono buone entrambe
come interpretazioni,pero'in merito alla 690, io mi ricordo
la foto della macchina in bilico, sicuro dell infausta fine del macchinista e fuochista?ricordo male??

Si tratta solo una canzone,sicuramente;colpisce per il significato sociale che si riferisce(ovviamente ognuno è libero di pensare come vuole).Poi uno o due agenti in macchina conta ben poco,tutto sta'nella fantasia che uno puo' avere nell'ascolto di tale canzone che puo' renderla bella o brutta.

per il testo di "La Locomotiva" ho sempre sentito e letto la versione proposta da wikipedia e quindi del macchinista anarchico, mentre per l'incidente occorso in Porrettana se non sbaglio (ricordo di aver visto anche delle foto ma non dove, credo un vecchio numero di MF) macchina e tender precipitarono dopo aver sfondato il tronchino e la macchina finì ruote all'aria nel terreno sottostante, in bilico sul viadotto di salvamento rimase il bagagliaio
salut

Sul forum amico, Alberto Mazzoni, che sta regalando a tutti gli appassionati una miriade di immagini e notizie storiche, ha inaugurato la sua opera con il racconto di questo triste incidente tramandatogli dal nonno

Discussione visibile ai soli iscritti

ach! purtroppo ricordavo male,la 690 in bilico, quindi con il personale sano e salvo era in altro
luogo.

La vera storia de "La Locomotiva" di Guccini è ben narrata e documentata in un bel articolo di Renzo Pocaterra apparso su un numero del mensile "Voci della Rotaia" del 1991 (credo) che tuttora gelosamente conservo.

Potete trovarne una scannerizzazione in pdf qui:

http://www.macchinistiinformati.it/Mate ... motiva.pdf

Buona lettura

Bellissimo documento Diego

Grazie

Bellissimo davvero prezioso e lascia pensare molto la descrizione dei turni massacranti cui erano sottoposti i ferrovieri del tempo...
Belle epoque...ma forse per qualcuno non lo era poi troppo...

Non ti preoccupare, ci torneremo.

Beh, il capoccione (e' zucòu) del ventennio elargì il titolo di "aristocrazia del lavoro" a diverse categorie, tra cui i ferrovieri.
Ricordo male o nella prima metà del '900 l'aspettativa di vita del PdM era di un buon 10-12% inferiore alla media nazionale?

Belle Epoque... Saluti,

Andrea Chiapponi

grazie mille per la condivisione

Credo che già ci siamo... compagnie ferroviarie in concorrenza, e ricorrenza allo straordinario quotidianamente, compressione dei tempi di sosta in stazione; questo per quanto riguarda Trenitalia.
Per le altre compagnie... personale assunto e fornito di tutte le abilitazioni, che copre tutte le figure professionali del complesso ferroviario, e assunzione con contratti da "autoferrotranviere" anzichè "macchinista ferroviario" così si scavalca tranquillamente la normativa sulle notti continuative. E questo solo per quanto attiene il contesto ferroviario.
Credo che lo scenario sia esattamente quello di 100 anni fa, e che questa nuova "bell'epoque" sia appena cominciata.

Già che è uscito questo termine, vi consiglio di vedere lo spettacolo "Miserabili" di Marco Paolini dove si fanno delle interessantissime considerazioni in merito a questo periodo che stiamo vivendo.

Effettivamente il mondo del lavoro in generale sta regredendo...poche sicurezze, tanto lavoro, oggi ci sei, domani no...non è una bella cosa...per niente...