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stazioni di confine: isolamento elettrico
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Autore:  energizer [ lunedì 30 agosto 2010, 15:51 ]
Oggetto del messaggio:  stazioni di confine: isolamento elettrico

Buondì a tutti.
Mi piacerebbe capire come avviene l'isolamento elettrico nelle stazioni di confine tra due sistemi di trazione differenti non chè le operazioni effettuate dal personale di macchina nelle locomotive sia monocorrenti che policorrenti.
Non ho trovato un argomento del genere nei vari topic.
qualcuno mi può aiutare?
Grazie 1000.

Autore:  E652 Matteo [ lunedì 30 agosto 2010, 17:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Per le policorrenti funziona come per il cambio di tensione sulle linee ad alta velocità italiane.
Ad un dato segnale il macchinista deve abbassare il pantografo (mentre è in corsa), passare il tratto isolato per poi alzare quell'altro.
Per le monocorrenti non c'è altro da fare che superare il tratto isolato e passare sotto la diversa tensione con il pantografo abbassato andando avanti per inerzia.
Poi una diesel o una locomotiva atta a funzionare sotto la diversa tensione verrà a prelevarla per riportarla sul suo tratto di competenza (se è una diesel la porterà fisicamente sotto la sua catenaria, se è un'elettrica la lancierà)
I segnali li puoi vedere sul solito sito http://www.segnalifs.it alla voce segnali - altri segnali - linea te

L'isolamento avviene tramite un tratto neutro racchiuso tra questi dispositivi:
http://www.trenomania.org/fotogallery/d ... 47&pos=254

Autore:  comando multiplo [ martedì 31 agosto 2010, 9:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Alcune macchine, che hanno la possibilità di funzionare sia sotto i 3.000 c.c. che sotto i 1.500 c.c., entrano in stazione a pantografi abbassati, per inerzia, poi - dopo aver effettuato una particolare operazione di commutazione - rialzano il pantografo e possono manovrare sotto la nuova tensione. Stessa operazione in uscita dalla stazione verso la piena linea. Es. Ventimiglia.
Riccardo

Autore:  sly [ martedì 31 agosto 2010, 12:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

in Svizzera esistono loco da manovra bitensione.

Autore:  snajper [ martedì 31 agosto 2010, 14:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

In alcuni paesi (sono sicuro in Francia al confine col Belgio, ma dove esattamente non ricordo) esistono dei binari commutabili: la locomotiva in arrivo si stacca e ritorna dalla sua parte autonomamente, si commuta l'alimentazione e la locomotiva subentrante può manovrare per portarsi al treno altrettanto autonomamente.
Perchè questo scherzo non si usi da noi non si sa.
Anche a Pontresina dovrebbe esserci un impianto simile (Bernina 1 kV cc / Stammnetz 11kV 16,7 Hz), mi pare sul binario 3.

Autore:  mario di treviglio [ martedì 31 agosto 2010, 14:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

una curiosità : ma i pantografi bisogna comunque sempre abbassarli , oppure si possono tenerli alzati ( ovviamente escludendo l'impianto elettrico !) ???
SalutoNi

Mario

Autore:  tartaruga_veloce [ martedì 31 agosto 2010, 16:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Guarda:
http://isoweb-filenet.rfi.it/cons_disco ... 401710.pdf
a pag.16

Per quanto riguarda i pantografi, a Modane o XXMiglia, da 1500 a 3000 e vv., è possibile tenere i pantografi in presa ma bisogna sempre aprire l'IR prima di effettuare la commutazione da 1,5 kV a 3 kV o vv.

Autore:  centu [ martedì 31 agosto 2010, 18:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

:wink:

Autore:  The Dark Master [ martedì 31 agosto 2010, 19:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

A Domodossola, se non sbaglio, avviene che molte locomotive vengono "lanciate" per sorpassare la diversa tipologia di tensione.

http://www.youtube.com/watch?v=FprnWtMWTKg

http://www.youtube.com/watch?v=04G_Dm4e ... re=related

Autore:  comando multiplo [ mercoledì 1 settembre 2010, 8:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

A Ventimiglia nessun treno entra o esce con i pantografi in presa.
Riccardo

Autore:  merlotrento [ giovedì 2 settembre 2010, 10:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Stazioni con zone commutabili sono anche Chiasso e Domo II.......la normativa relativa(come del resto quella relativa alle comuni stazioni bitensione) la trovate nei FL delle linee che interessano tali stazioni.....quadro normativo di RFI
http://isoweb-filenet.rfi.it/cons_discom/
buona ricerca :D
pietro

Autore:  Taurus484 [ giovedì 2 settembre 2010, 15:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

comando multiplo ha scritto:
A Ventimiglia nessun treno entra o esce con i pantografi in presa.
Riccardo

capisco che non entra, ma uscire come fà coi panti che non sono in presa ??? :shock:

Autore:  energizer [ venerdì 3 settembre 2010, 14:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Taurus484 ha scritto:
comando multiplo ha scritto:
A Ventimiglia nessun treno entra o esce con i pantografi in presa.
Riccardo

capisco che non entra, ma uscire come fà coi panti che non sono in presa ??? :shock:

appunto...me lo chiedo anche io.
In ogni caso....se un treno arriva "corto"....che fa?

Autore:  comando multiplo [ venerdì 3 settembre 2010, 16:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Intendevo in presa sotto il tratto 3.000/1.500 !
In uscita si parte sotto i 1.500, poi - poco prima del cavalcavia della SS1 Aurelia - si abbassano gli archetti (con tanto di segnalazione sia in entrata sia in uscita) e si rialzano dopo il ponte sul Nervia. Idem per l'ingresso, solo che di solito si arriva in stazione per inerzia. In ogni caso se entrando, dopo l'abbassamento si commuta per i 1.500, i pantografi possono essere rialzati per ridare motori.
Riccardo

Autore:  comando multiplo [ lunedì 6 settembre 2010, 12:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: stazioni di confine: isolamento elettrico

Ovviamente ho omesso che, dopo l'abbassamento archetti in entrata - se necessario - si possono rialzare, dopo aver commutato, per l'entrata in stazione.
Una curiosità: le E 464 hanno la commutazione automatica. Ovvero, dopo l'abbassamento archetti ed il transito sotto il tratto neutro, si rialzano i pantografi, la macchina riconosce il cambio tensione, li abbassa automaticamente, effettua la commutazione, poi li rialza ! Comodo, no ?
Riccardo

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