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| Autore: | Il Basso di Genova [ lunedì 19 giugno 2006, 19:15 ] |
| Oggetto del messaggio: | Et voilà ... |
da LaStampa.it Oggi gli ultimi pezzi di quello che avrebbe dovuto essere il cantiere per lo scavo del cunicolo esplorativo di Venaus saranno rimossi dagli operai della Cmc. Con loro scomparirà anche il presidio delle forze di polizia. Sulla carta si riparte da zero. Forse il modo migliore per iniziare quelle che possono definirsi le due settimane di passione per la Tav. Da oggi e fino al 4 luglio è un susseguirsi frenetico di appuntamenti quasi tutti classificabili come «decisivi» che termineranno a Lione con la riunione della Conferenza intergovernativa. «Per quella data o il governo avrà maturato convincimenti saldi sulle modalità di realizzazione dell’opera oppure credo che cominceranno i problemi a livello internazionale», prevede un osservatore ben informato che preferisce restare anonimo. Già , tutti attendono una risposta da palazzo Chigi. C’è la richiesta di una rapida convocazione del tavolo politico dell’Osservatorio sulla Torino-Lione diretto da Mario Virano. Il centrodestra chiede che il premier Prodi riferisca in Parlamento. Nell’attesa il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, incontrerà i rappresentanti della Val di Susa. Ritorna a farsi sentire anche la protesta di piazza. Sabato sera hanno partecipato in mille ad una fiaccolata a Mompantero e oggi i manifestanti scenderanno a Torino per contestare un convegno organizzato da Transpadana sul futuro della linea storica a cui però parteciperanno come relatori un esperto della Comunità montana della Bassa Val di Susa e il presidente della stessa, Antonio Ferrentino. Domani, intanto, rappresentanti dell’Unione Industriale di Torino, dovrebbero incontrare a Bruxelles il commissario europeo ai Trasporti, Barrot, per discutere dei collegamenti transfrontalieri e per sollecitare un intervento per sbloccare la Torino-Lione. Un pressing iniziato con l’intervento del presidente degli industriali, Alberto Tazzetti al centenario dell’associazione che ha provocato la reazione di Rifondazione Comunista. Per il segretario regionale, Alberto Deambrogio, «gli industriali non possono dettare l’agenda delle priorità al Governo». Il primo degli incontri «decisivi», però, è in programma mercoledì a Roma. La coordinatrice del corridoio V per l’Unione Europea, Loyola De Palacio, incontrerà il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e i ministri interessati alla Torino-Lione. Nei giorni scorsi il premier incontrando il presidente francese Jacques Chirac aveva spiegato che «l’asse est-ovest non deve tagliare fuori l’Italia». Una dichiarazione che difficilmente servirà a soddisfare le domande di una scelta politica certa e chiara che avanzerà la coordinatrice. Anche le regioni del Nord chiedono al Governo «certezze» sul Tav ma anche sul resto delle grandi infrastrutture. Giovedì a Brescia si riuniranno su iniziative del Piemonte, gli assessori ai Trasporti della Val d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e delle province di Trento e Bolzano. L’assessore Daniele Borioli e i suoi colleghi dovrebbe elaborare un documento con l’indicazione di alcune opere prioritarie. Sulla Torino-Lione il Piemonte punta ad ottenere la possibilità di sfilare la valutazione ambientale della linea dalla legge Obiettivo. Borioli, però, si dice convinto che il Governo entro dicembre dovrà sciogliere altri due nodi. I più critici. Il primo: «Dovrà pronunciarsi in merito ai tempi e le modalità per completare la campagna di sondaggi che è premessa fondamentale per dare rassicurazione alle popolazioni rispetto ai rischi sulla salute». Il secondo: «Poi si aprirà una discussione rispetto al tracciato». |
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| Autore: | SAFF [ lunedì 19 giugno 2006, 21:26 ] |
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Quindi calma. La TAV potrebbe essere anche realizzata, ma non in Val di Susa, dove i problemi son già noti. Mi domando però se sarà utile spendere per una linea nuova o per potenziare la vecchia tratta e aggiungere qualche locomotiva, che non farebbe altro che bene... |
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| Autore: | Loris633_109 [ lunedì 19 giugno 2006, 22:26 ] |
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W l'Italia |
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| Autore: | Tradotta [ lunedì 19 giugno 2006, 23:13 ] |
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SAFF ha scritto: Mi domando però se sarà utile aggiungere qualche locomotiva, che non farebbe altro che bene...
Se aggiungi DUE neuroni al Neurone che vaga solitario nella tua zucca, ottieni TRE neuroni che però non sono sufficienti a farTI funzionare alcuni elementi vitali, quali l'intelligenza. Per lo stesso motivo se aggiungi tre locomotive alle 3 necessarie per spingere i merci più pesanti, non risolvi però i problemi d'inefficienza della vecchia linea. Ergo= perché non ti sotterri? |
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| Autore: | PhotoStex [ lunedì 19 giugno 2006, 23:14 ] |
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SAFF ha scritto: La TAV potrebbe essere anche realizzata, ma non in Val di Susa, dove i problemi son già noti.
Scusa, ma per collegare Torino e Lione dove passeresti, da Pietrasanta, forse? Lì ci sarebbe modo di poter passare? Bah! |
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| Autore: | Loris633_109 [ martedì 20 giugno 2006, 0:55 ] |
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Si farà la linea Lione - Nizza - Ventimiglia - Savona - Torino |
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| Autore: | luca [ martedì 20 giugno 2006, 8:27 ] |
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Loris633_109 ha scritto: Si farà la linea Lione - Nizza - Ventimiglia - Savona - Torino
E passare per Palermo? |
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| Autore: | rome express [ martedì 20 giugno 2006, 8:50 ] |
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Resto convinto che l'opera si farà e passerà per la Val Susa. Nonostatnte i mal di pancia isterici e i calcoli politici di bassa bottega! Avanti con il TAV! |
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| Autore: | qalimero [ martedì 20 giugno 2006, 10:01 ] |
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SAFF Tutte le opinioni sono legittime, ma si è mai valutato quanto "impatto" ha il consumo energetico in surplus (al momento di origine petrolifera in massima parte) che impone il mantenere il vecchio tracciato per tutti i merci? E le conseguenze dovute al transito di un numero alemno doppio di treni merci sulla vecchia linea? Oh, non è che poi là si lamenteranno del rumore eh? E i rischi connessi ad una linea che arriva a quasi 1300, e dove la neve non è insolita? Poi si può parlare di qualsiasi tracciato, con rampa al 18 o/oo o al 12 o al 22, di passare dall Val Susa o altrove. A me sarebbe tanto piacituo l'itinerario via Valle d'Aosta-Val d'Isere, ma Torino rimarrebbe fuori. Come la prenderebbero sotto al Mole? |
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| Autore: | Loris633_109 [ martedì 20 giugno 2006, 11:02 ] |
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luca ha scritto: Loris633_109 ha scritto: Si farà la linea Lione - Nizza - Ventimiglia - Savona - Torino E passare per Palermo? L'importante è non disturbare i fancazzisti della Val Susa. |
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| Autore: | Loris633_109 [ martedì 20 giugno 2006, 11:03 ] |
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*****, se ci sei fatti sentire!!! Ah, dimenticavo che ti hanno espulso dal forum........... |
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| Autore: | aln [ martedì 20 giugno 2006, 12:06 ] |
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SAFF ha scritto: La TAV potrebbe essere anche realizzata, ma non in Val di Susa, dove i problemi son già noti. PhotoStex ha scritto: Scusa, ma per collegare Torino e Lione dove passeresti, da Pietrasanta, forse? Lì ci sarebbe modo di poter passare? Loris633_109 ha scritto: Si farà la linea Lione - Nizza - Ventimiglia - Savona - Torino ?
Non vorrei disilludere qualcuno ricordando che i francesi stanno già scavando nel loro versante. |
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| Autore: | Il Basso di Genova [ martedì 20 giugno 2006, 12:24 ] |
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sai che spasso se ci troviamo il tunnel scavato e finito, coi binari che finiscono al confine con l'italia?? |
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| Autore: | luca [ martedì 20 giugno 2006, 12:30 ] |
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Sai che figura di m.... che facciamo? |
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| Autore: | G-master [ martedì 20 giugno 2006, 12:49 ] |
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Sarà . Mi pare che tutto questo interessarsi al tunnel della Valsusa sia un po' morboso, sia in un senso che nell'altro. Mi spiego: personalmente sono d'accordo con l'opera, meno con chi ne ha fatto una malattia. Malattia nel senso di non volere il tunnel a tutti i costi, malattia nel segnalare ogni possibile progresso o vittoria dei favorevoli. Non fossimo quelli che siamo, cioè italiani, del tunnel della Valsusa se ne parlerebbe solo al momento dell'inaugurazione. |
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