Per i tecnici francesi della Alstom le sagoma limite è un'optional.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 46706.html

Per me "allargare i binari" significa aumentare lo scartamento. Poi, che accidenti significa 1.300 binari?

Luigi Cartello

Mi sembra impossibile che un costruttore coma l'Alstom possa prendere un simile abbaglio eccedendo nella sagoma limite, forse l'errore è stato fatto non tenendo conto del bordo dei marciapiedi che potrebbero essere stati nel mentre rifatti, o in presenza di flessi di inizio o fine che potrebbero impattare con il mezzo. Forse i 1300 si riferisce ai marciapiedi da rifare.
E' meglio attendere in merito notizie più precise.

e poi parlatemi male di Ansaldo...........

Alstom non ha colpa!
Lei produce treni secondo la richiesta del cliente in questo caso sncf!

pure AnsaldoBreda aveva costruito i FYRA secondo le prescrizioni dei clienti (SNCB e NS), come certificato da Società indipendente.

probabilmente intendono allontanare gli ostacoli per la nuova sagoma limite

A me puzza che è un po' che nel costruire i treni regionali si sia giocato d'azzardo con le sagome limite per avere treni più capienti, scommettendo sulle tolleranze. Bene o male mi pare che il Vivalto NON possa circolare in tutta Italia.

Continuando a scommettere mi sa che hanno esaurito i margini di tolleranza.

Guardando al foto, mi pare che il problema siano i marciapiedi. Pertanto c'è da capire chi ha toppato, SNCF RFF, nel non specificare correttamente le reali sagome delle linee percorse, Alstom nel progettare, entrambi nel non tenere conto di variazioni nel frattempo intercorse.

Il caso delle carrozze Vivalto Italiane è diverso, lo si sapeva fin da subito, per tutta una serie di ragioni la sagome della parte superiore è maggiore delle precedenti due piani, pertanto sono escluse da parecchie gallerie ottocentesche. In alcune gallerie è stato possibile intervenire, in altre no.
Ma se è per quello, molti veicoli ferroviari sono esclusi da tante linee, che per varie ragioni non è (e non è stato) conveniente portare ai più aggiornati standard via via intervenuti nel tempo.

Due esempi: Pontremolese e Pontebbana, per via dei terreni attraversati, è più conveniente costruire tratti completamente nuovi a due binari, piuttosto che farne uno solo e poi modificare l'esistente. Caso diverso la ferrovia del Fréjus, dove si fece solo un nuovo binario con minore pendenza, da usarsi in salita.

Non mi sono spiegato bene. Non volevo dire che coi vivalto si son trovati inaspettatamente sagome troppo piccole (dove peraltro mi pare passi tutto il resto del materiale viaggiatori), ma
che hanno fatto un progetto con sagoma più generosa giocando sul fatto che si sapeva che (non dappertutto) ci si passava lo stesso.

La foto non mi pare permetta di dirimere se sono i marciapiedi o le tettoie il problema, e neanche qui http://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303749904579575851220114542 si capisce bene.

Però sul Washington Journal parlano di platform e questo parrebbe proprio indicare un problema di marciapiedi.

La stessa pagina asserisce che Jacques Rappoport "Still, he acknowledged there is a problem with France's system because it separates the track operator from the train operator.", problema di cui potrebbero soffrire tutte le reti ferroviarie da quando si è seguita la via inglese di divisionalizzare (ma in Inghilterra vanno ancora avanti per la maggior parte con materiale ex BR )

scusa malte ma se a me chiedono di fare una casa senza fondazioni non è che la faccio solo perchè il proprietario me lo chiede....
se no smettiamo tutti............

Il paragone non sta in piedi, perché ci sono regole di buona costruzione che devono comunque essere rispettate (non a caso c'è la firma responsabile del professionista), altra cosa invece, sempre per rimanere all'esempio della casa, è se commissiono al mobiliere un armadio lungo cinque metri, quando invece lo spazio è di 4,80. Salvo il caso che non sia lo stesso mobiliere a prendere in situ le misure, il mobiliere costruisce quanto richiesto.

s.

Nelle specifiche tecniche di acquisto di un mezzo ferroviario le prime cose che si trovano scritte sono il peso assiale e il tipo di sagoma limite da rispettare. UIC se internazionale o interna se il veicolo è destinato a circolare solo su determinate linee.

Si ma se poi fanno come alla fermata medio padana della FER a Reggio Emilia, dove la banchina è fuori sagoma in altezza.
Così come in ponte-viadotto di Ciano d'Enza, sempre FER, allora ancora ACT.

In Francia ora c'è chi parla di riaccorpare RFF e SNCF visto che una gamba non sa cosa fa l'altra...