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Autore:  MD102 [ martedì 28 febbraio 2012, 20:17 ]
Oggetto del messaggio:  Protesta

L'UNIONE SARDA - Economia: Treni contro il caro gasolio Clivati: «Spese insostenibili per Ottana Polimeri» :

Appello di sindacati e Confindustria per il centro intermodale di Borore «O si fanno degli interventi sui trasporti o Indorama lascerà la Sardegna centrale. Dopo due anni di vane attese credo che le conseguenze siano inevitabili». Lancia un drammatico appello alla Regione Paolo Clivati, socio della società tailandese subentrata alla Equipolymers nella produzione del Pet per bottiglie nell'unica fabbrica chimica sopravvissuta alla fuga dell'Enichem. DOPPIA RICHIESTA L'allarme riguarda nel contingente i costi dei trasporti schizzati alle stelle. Con una duplice risposta - sostengono in un documento congiunto Ottana Energia, Ottana Polimeri, Cgil, Cisl e Uil e Confindustria - da parte della Regione: l'approvazione di un emendamento già presentato alla finanziaria regionale per abbattere subito le diseconomie e l'immediata realizzazione del centro intermodale ferroviario per le merci di Borore collegato alla bretella per Porto Torres. Un'iniziativa per frenare le spese delle consegne su gomma che passa per la riconvocazione urgente del Comitato di vigilanza del Patto per il territorio, sottoscritto nel 2010. CARO CARBURANTE «Bisogna dare, dopo due anni dalla firma, una prima anche se parziale risposta a Indorama, unica multinazionale che ha investito e creduto negli impegni sottoscritti, prima che tragga inevitabili conseguenze», si legge nell'appello congiunto imprenditori-sindacati. Perché la situazione è precipitata negli ultimi sette mesi, con il gasolio per autotrazione che dal luglio 2010 al febbraio 2012 è aumentato del 34 per cento. REGIONE IN RITARDO Al caro-carburante si sommano poi le mancate risposte della politica. Ad oggi infatti non è stato realizzato nessuno degli interventi in materia di trasporto previsti nel Patto per il territorio firmato nel marzo del 2010. Eppure, come ricordano nel documento le due imprese operanti a Ottana (250 posti di lavoro), Cgil, Cisl, Uil e Confindustria «la continuità territoriale delle merci è prioritaria per il mantenimento del tessuto produttivo industriale e l'unica misura in grado di compensare il gap infrastrutturale consentendo alle aziende del Centro Sardegna di competere ad armi pari». L'EMENDAMENTO Una prima risposta potrebbe arrivare con l'approvazione dell'emendamento della Giunta con una dotazione di 7 milioni di euro. «Chiediamo - si legge nell'appello lanciato da Ottana - a tutte le forze politiche il sostegno all'emendamento sulla continuità territoriale delle merci che possa riconoscere il principio della sopravvivenza delle aziende sarde». TRASPORTI INTERNI Con una precisazione arrivata ieri sera da Confindustria e sindacati: «La copertura finanziaria dell'emendamento non deve nascere dal taglio dei trasporti interni che, anzi, vanno potenziati». Francesco Oggianu

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